Tenda d’Attila.
Il campo d’Attila.
Uldino, Odabella, Vergini d’Aquileja, e detti.
Campo d’Ezio. Scorgesi lontana la grande città dei sette colli.
(s’ode internamente il romore dell’improvviso assalto del campo d’Attila.)
Bosco presso il campo d’Attila. È notte; nel vicino ruscello bulicano i raggi della luna.
(Le trombe squillano tutto d’intorno: succede subito ad esse la seguente religiosa armonia di:)
Dalle navicelle, che approdano a poco a poco, escono Foresto, Donne, Uomini e Fanciulli d’Aquilejea, ecc.
La scena è ingombra dalle schiere d’Attila in armi. Fra la moltitudine appare Foresto con visiera calata, Odabella, e detti.
Campo d’Attila come nell’Atto I, apprestato a solenne convito. La notte è vivamente rischiarata da cento fiamme che irrompono da grossi tronchi di
, Odabella gli è appresso in costume d’Amazzone.
Piazza d’Aquileja. La notte vicina al termine è rischiarata da una grande quantità di torce. Tutto all’intorno è un miserando cumulo di rovine. Qua e
Campo d’Ezio. Scorgesi lontana la grande città dei Sette Colli.
(le trombe squillano tutte d’intorno; succede subito, ed esce la seguente religiosa armonia di)
Dalle navicelle, che approdano a poco a poco, escono Foresto, Donne, Uomini e Fanciulli d’Aquilejea.