Storia sentimentale dell'astronomia
Offizio vehementemente sospetto d’heresia, cioè d’aver tenuto e creduto dottrina falsa e contraria alle Sacre e divine Scritture, ch’il sole sia centro
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gli arrivata una corrente d’aria.
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zona d’ombra si collocano gli studi alchemici e teologici.
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Telescopio e microscopio per Kircher sono oggetti d’intrattenimento che servono a trastullarsi con quei giochi di luce che tanto lo appassionano e
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. È suo il primo tentativo di misurare le dimensioni dell’atomo. Ricavò un filo d’argento e lo ricoprì con uno strato di oro il più possibile sottile
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equinozi di primavera e d’autunno e dei solstizi d’inverno e d’estate. Queste misure, come si è detto, servirono da fondamento alla riforma gregoriana
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Sole il 21 dicembre è di circa 21°, pose il foro d’ingresso dei raggi a 27 metri dal pavimento. Il diametro era un millesimo dell’altezza, cioè 27
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L’esito delle misurazioni si legge nel saggio Specimen observationum bononiensium quae novissime in D. Petronij templo ad Astronomiae constitutionem
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’imperatore d’Austria. Tra quelli che progettò per le proprie ricerche alcuni ebbero caratteristiche eccezionali.
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Cristo. Sopra ci sono trenta cerchietti d’oro che raffigurano stelle (forse le Pleiadi), una falce di Luna crescente, una Luna piena e due archi. Questi
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Stonehenge resiste e ad ogni solstizio d’estate fanno da scenario a riti New Age celebrati da migliaia di fedeli.
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tutto l’anno, a individuare l’inizio della primavera, prevedere le fasi della Luna e le eclissi, stabilire i solstizi d’estate e d’inverno.
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giorno del solstizio d’inverno.
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osservazione. La precisione raggiungeva il secondo d’arco, contro i 10 secondi degli strumenti precedenti. Sulla superficie curva della Terra, un secondo d’arco
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’ordine di un secondo d’arco: l’angolo sotteso da un oggetto di un metro posto a 206 chilometri dall’osservatore. Ipparco nel secondo secolo avanti Cristo
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comporta una parallasse di 22 millesimi di secondo d’arco. Non c’era speranza di poterla misurare tre secoli fa. Ma dato che Eltanin si avvicina a noi
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secondo d’arco. Dalla trigonometria sappiamo che un angolo di 0,3” corrisponde a una distanza pari a 680 mila volte la base, cioè 680 mila Unità
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dica la teoria: 38,3 secondi d’arco in più. Senza rendersene conto, Le Verrier si imbatte in una scoperta filosoficamente molto più importante di quella
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perielio di Mercurio di 280 secondi d’arco, la Terra di 83, Marte di 2,6, Giove di 152, Saturno di 7, Urano di 0,1. Sommando il tutto, in un secolo si
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secondi d’arco per anno, una quantità ben superiore a un eventuale rotazione dell’universo nel suo insieme ma molto piccola per uno scienziato che
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“metodo dei minimi quadrati”. Ed ecco che cosa tirò fuori Schiaparelli: Quando trovar piaccia il baricentro D’un orinale, oppur d’una padella, ai minimi
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«Canale d’America», pensando probabilmente a un braccio di mare (e infatti in italiano la parola canale si usa anche in questo significato). Padre
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Legion d’Onore. Morì il 10 febbraio 1944, venti giorni prima di compiere 74 anni. La sua vista non era più quella perfetta dei bei tempi ma fino al 1941
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Il medico e chimico tedesco Johann Heinrich Schulze nel 1727 mise in evidenza la proprietà del carbonato d’argento di annerirsi se esposto alla luce
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ricoperte con uno strato di argento di 25-50 millesimi di millimetro, successivamente trasformato in ioduro d’argento; dopo l’esposizione nella camera
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Mentre il bitume di Giudea usato da Niépce richiedeva pose di alcune ore in pieno sole, con lo ioduro d’argento il tempo di esposizione si riduceva a
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corrispondenza fitta e amichevole. La sua fama divenne tale che poté conservare il suo posto anche quando Roma divenne capitale del regno d’Italia. Si
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Janssen sul tetto d’Europa
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di un rifrattore da 83 centimetri che è tuttora il più grande d’Europa e il terzo del mondo.
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A questa domanda rispose Eratostene, nato nel 276 a.C a Cirene (nell’attuale Libia) e morto nel 194 ad Alessandria d’Egitto. Pare che, depresso per
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Eratostene aveva notizia che a Siene, oggi Assuan, città posta molto più a sud di Alessandria, nel giorno del solstizio d’estate a mezzodì il Sole si
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secolo dopo che un certo Richard Hubble, ufficiale di carriera, aveva avuto oscuri contrasti con il re d’Inghilterra Carlo I. Un altro antenato aveva
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, con un diametro di 76 metri. Ma la capacità risolutiva rimaneva sempre bassa in quanto dipende dal rapporto tra la lunghezza d’onda captata e il
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milionesimi di secondo d’arco. Ciò corrisponderebbe, nelle lunghezze d’onda ottiche, a vedere un pallone da calcio sulla Luna. Per questa impresa ci si
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Tolomeo nasce ad Alessandria d’Egitto verso il 100 dopo Cristo e vi muore intorno al 170. Della sua vita non sappiamo altro se non che da giovane
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L’ultravioletto accessibile dal suolo va dal confine della luce visibile alla lunghezza d’onda di 310 nanometri. L’ozono diffuso nella stratosfera e
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del computer. In effetti il segnale superava di 15 decibel il rumore di fondo sulla lunghezza d’onda di 21 centimetri, la stessa che aveva scelto Drake
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diffuso nell’universo. Intorno ai 18 centimetri emette la molecola dell’acqua: sembra logico pensare che una civiltà scelga tale lunghezza d’onda.
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Un proverbio insegna che, se la parola è d’argento, il silenzio è d’oro. Forse il signor E.T. è più saggio di noi. Ma se un giorno riusciremo a
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Nella sua storia dell’astronomia antica John Louis E. Dreyer afferma che, diversamente da Tommaso d’Aquino e Ruggero Bacone, Dante Alighieri non
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Dove si collocano Dio e le sfere angeliche, dato che sono fuori dall’universo aristotelico? Dice Dante: “questa altra parte dell’Universo d’un
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eventi, il solo breve periodo di tempo che non conobbe guerre, soprusi, scontri sociali (ma neanche gesti generosi, scoperte scientifiche, opere d’arte).
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del sistema eliocentrico. Accanto alla scritta brilla un Sole d’oro circondato da sei pianeti tra i quali c’è anche la Terra, definitivamente spodestata
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, che pure non era certo bigotto: “Quegli stolti preferivano essere in disaccordo con il Sole piuttosto che trovarsi d’accordo con il papa”. In Russia
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Il naso d’oro di Tycho Brahe
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Concluso il periodo di formazione, Tycho era tornato nella sua terra d’origine. Vicino al castello dove era nato, nell’abbazia cistercense di
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quadrante dal raggio di sei metri con il cerchio scandito in primi d’arco: almeno in teoria, permetteva di apprezzare i 3 secondi, cioè l’angolo
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trovarono d’accordo: quella luce enigmatica non brillava nel corruttibile mondo sublunare ma nel cielo più remoto, quello delle stelle fisse.
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, laureando in Medicina, trova un finanziamento per pubblicarlo postumo, dedicandolo a Filippo, landgravio d’Assia.
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Qui si tocca con mano l’influsso del libro che William Gilbert, medico dei reali d’Inghilterra, aveva pubblicato nel 1600, tre anni prima di morire
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