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fotografo avrà dunque  cura  di disporsi in modo a non avere, nelle viste che vuol
uno ad uno alcuni fogli di carta incerata, scacciando con  cura  le bolle d’aria che cercano frammettersi, e lascia riposare
con sorprendente fedeltà ed esattezza. Si deve solo aver  cura  di produrre un combaciamento il più perfetto che sia
azione dissolvente sopra di questo. Perciò l’operatore avrà  cura  di non preparare il sensibilizzatore con maggior dose di
dose di nitrato d’argento di quella sopra indicata, ed avrà  cura  di non prolungare il tempo dell’immersione delle lastre nel
la prova si lava mettendola nell’acqua per 8 ore, avendo  cura  di rinnovare l’acqua nel frattempo. Se si mettesse la prova
di acido solforico del titolo di 1/10000 circa, se si ha  cura  di scegliere una carta di spessore e di colore ben
dell’acido solforico dilungato senza soffrirne, se si ha  cura  di lavarla nell’acqua prima di farla nuovamente seccare;
può far guastare le sue bilancie esatte, quando non abbia  cura  di porle in una cassetta di vetro, contenente un piatto
e si stacca dal vetro per uno dei suoi angoli, si deve aver  cura  di versar via il liquido fissatore per un tale angolo, e
le vene grasse si siano fatte partire con tutta la  cura  possibile. In questo caso sarà ancora possibile evitare le
abbastanza intensa, si toglie dalla pressa, ed avendo  cura  di non toccarla colle dita che nei suoi margini, si porta,
sia praticabile per l’abbondanza della luce. Dovrà avere  cura  che nelle vedute, e soprattutto nei ritratti di gruppi, gli
la lastra nel bagno sensibilizzatore bisogna aver  cura  che la lastra rimanga nel bagno per 25 secondi all’incirca.
di seguito nell’acqua di quando in quando rinnovata, avendo  cura  di comprimere alcune volte colla mano la materia
può mettere in disordine il bagno d’argento, si deve aver  cura  di mettere il vaso che la contiene in un sito del gabinetto
sensibili per tre mesi ed anche di più, ben inteso se si ha  cura  di tenerli ben riparati dalla luce in una cassetta
nè poco, conviene che la prova sia stata lavata con una  cura  e con un’abbondanza maggiore del consueto. Infatti, se
successo su scala più grande del vero, purchè si abbia  cura  di far uso di uno specchio, con cui riflettere della luce

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