Il legislatore fiscale tra intolleranze e necessità di affermare una cultura conciliativa. Riflessioni di diritto comparato
Il discernimento dei fanciulli: il tema dell'imputabilità dei minori nella cultura giuridica contemporanea
Francesco Remotti tra critica dell'identità e difesa della cultura
Nella recente raccolta di saggi "Cultura. Dalla complessità all'impoverimento", Francesco Remotti si impegna in un'analisi critica e in una proposta
l'atto primitivo e fondativo della costruzione sociale e dei legami di solidarietà, oltre che un indicatore di cultura e civiltà. Nell'era globale, però
Dagli anni '70 in poi, la civilistica italiana ha conosciuto una scissione, sempre più marcata, tra cultura del contratto e cultura dell'obbligazione
non subordini l'individuo al pubblico potere. Le rinnovate istanze giusnaturalistiche che hanno attraversato la cultura giuridica europea hanno
alla valorizzazione di un'adeguata cultura assicurativa. Infatti, all'obbligazione principale dell'agente di assicurazioni di promuovere la conclusione
L'introduzione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRIS) nell'Unione Europea ha imposto a imprese di paesi con una cultura contabile
investigative, una tematica che neppure la cultura giuridica italiana può permettersi di continuare a trascurare.
Impresa, cultura, bene comune
Dopo aver tratteggiato le caratteristiche della cultura moderna, connotata dal trionfo del soggetto e dal primato della scienza e dopo aver
La scuola napoletana del diritto pubblico: cultura giuridica cattolica e unità d'Italia
L'AIAS è la più importante associazione tecnico-scientifica italiana che si occupa di diffondere e sviluppare la cultura della sicurezza nei luoghi
tendenze della politica moderna. La riflessione su Danton, nel contesto della cultura contemporanea, è in definitiva evocatrice di questioni che
tipica della legislazione e della cultura amministrativa brasiliana.
La cultura giuridica del lavoro di fronte alle nuove forme organizzative e alla dimensione transnazionale delle attività economiche
diretto a mostrare come la centralità tuttora riconosciuta dalla cultura giuridica del lavoro alla legge statale e alla protezione individuale del
formata una cultura dell'agire pubblico orientata alla razionalizzazione della normazione ovvero alla realizzazione della cd. better regulation.
La violenza dei genitori verso i figli. Orientamenti della cultura giuridica e dei saperi esperti
Nella cultura giuridica, così come nei saperi esperti, in particolare quelli sociologico e psicologico, il dibattito internazionale sulla violenza
analizza alcuni casi che hanno come protagonisti clienti silenziosi, ricercandone in parte le spiegazioni nella "cultura" di provenienza del cliente (e
di attivare dinamiche di valorizzazione fondate sulla cultura - asset centrale e catalizzatore dei processi di sviluppo - da misurare in un'ottica di
a una cultura politica di certo establishment che considera i valori cattolici come "mondo contadino" e di un maggioritario di stampo "classista" che
di consolidamento dell'UE, evidenziando come l'approccio seguito sia il risultato della combinazione della cultura contabile dell'Europa continentale
potenzialità offerte dall'evoluzione della tecnologia e del nuovo modello produttivo di informazione, cultura e conoscenza caratterizzato da
" della nostra cultura giuridica. Nel presente contributo, lasciando da parte una disamina della dottrina, si intende ''fare il punto" dell'evoluzione
, sebbene integrati con l'urbanistica, la mobilità, gli spazi pubblici, che presuppone un approccio esteso anche a residenza, cultura, istruzione. Nel sistema
Il funzionamento coordinato del sistema commerciale e artigianale integrato con gli altri servizi (cultura, accoglienza, turismo, ecc.) è il
integrante della cultura propria della Galizia. Questa sensibilizzazione si è tradotta, giuridicamente, nell'approvazione della Legge 7/2008, del 7
principi ma anche la stessa cultura della penalità. Quest'ultimo è, ad esempio, il caso della retroattività "in mitius" e delle complesse questioni
sempre più verso la quotidianità, poiché la tensione verso una verità quotidiana appartiene al destino della cultura occidentale.
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È straordinario come, pressoché contemporaneamente e nella stessa cultura protestante olandese, sia stato possibile concepire una luce esattamente
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caratterizza non solo l’arte figurativa, ma proprio il pensiero, si può dire l’epistemologia, occidentale, e che non si riscontra in nessun’altra cultura del
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: semplicemente, è il destino della nostra cultura, è il suo marchio e la sua storia.
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sarà a lungo, il cuore pulsante di sangue e di vita terrena della cultura europea. Il cavaliere in rosa di Giovan Battista Moroni (fig. 53) è il
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raggiungimenti nella nostra cultura. Non è un caso che proprio a cavallo dell’anno 1600 vengano pubblicati a Napoli i due testi fondamentali di Giovan
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. Nella storia della cultura occidentale, la pittura diventa racconto contemporaneamente alla nascita, in letteratura, del romanzo modernamente inteso. Il
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speculazione economica, la perdita di valori, la cultura che langue. Si fantastica che, insieme a un critico e a un gallerista compiacente, si possa
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comprendiamo la lingua e dalla cui cultura siamo stati lungamente lontani. Perché un artista pachistano o afghano entri nella classifica dei cento più
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un paese o di una cultura specifici, e se il senso di appartenenza sia ancora di qualche interesse in una società dove prendono sempre più piede la
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comunicare la cultura. Dopo lo sviluppo economico, si ritiene importante recuperare quel senso identitario che la rivoluzione culturale aveva inteso
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, la cui utopia era che la cultura brasiliana potesse nutrirsi della cultura altra assorbendola, introiettandola e digerendola. Antropofagia significa
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si devono infatti tenere in considerazione anche i differenti approcci dovuti a una specifica educazione, personalità e cultura. Come è stato più
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futuristi ne combatterono «il patinume», ma è diventata normativa da quando si è incominciato a vedere la cultura come uno dei tanti ambiti di
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L'architettura, la scultura e la pittura sono da quattro millenni dati stabili di questa cultura mediterranea che trae le sue origini ataviche nella
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Nei primi mesi del 1830, a Parigi, nel clima greve del regno di Carlo X, una generazione di artisti e uomini di cultura esprime il proprio dissenso
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È curioso quanto l’affermarsi o il mutare della cultura visiva possano anticipare la formazione delle identità sociali, come se talvolta addirittura
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, posseggono in realtà una magia ipnotica. Van Gogh vuole darci uno shock visivo. D’altra parte, nella sua cultura che ha radici nel realismo di
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, degli Istituti italiani di cultura nel mondo di realizzare Paolo Giorgi, Il risveglio di primavera, 2011. una “Biennale democratica”: non dei critici o
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