Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: cui

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

La finestra della stanza in cui riceve affaccia su una piazza dove, dall'alba al tramonto, c'è mercato.

poesia

Finestre di via Paradiso

344631
Zani, Gabriele 1 occorrenze

La nuova ala del cimitero di cui è ancora possibile prenotare i loculi. Una bella parete di mattoni a vista, e in un silenzio, in un verde, sembra un

poesia

Il letto vuoto

344669
Pecora, Elio 1 occorrenze

Anziane e vedove, tornano a vivere insieme nella casa in cui trascorsero una giovinezza allegra e accordata.

poesia

Il letto vuoto

344697
Pecora, Elio 3 occorrenze

, non ai suoni suscitati dalle dita, ma al suono, inudibile, da cui scaturiscono quei suoni.

poesia

, parlano muti dal punto in cui partono le arterie, dove inizia il respiro. Traversamenti veloci. Voci alte e fioche.

poesia

niente che siamo e questo restare, questo seguitare. E la grazia di un gesto, la credulità nella promessa. E il vuoto in cui tutto pencola, e in esso

poesia

Il letto vuoto

344707
Pecora, Elio 1 occorrenze

Gli sposi partiranno prima di notte, per un paese remoto di cui nessuno sa pronunciare il nome.

poesia

Il letto vuoto

344713
Pecora, Elio 1 occorrenze

, spesso cerca nella memoria il momento in cui trovò nella gabbia il piccolo corpo inerte.

poesia

Salva con nome

344755
Anedda, Antonella 1 occorrenze

Una domanda a cui rispondo in fretta: sono in un vento che annuncia un temporale, ascoltando una radio notturna che parla di futuro.

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Racconta che da anni paga la stessa pigione per lo stambugio in cui disegna e dipinge.

poesia

L'ora felice

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Scarabicchi, Francesco 1 occorrenze

, oltre la piazza vuota e il gelo di panchine intirizzite su cui nessuno siede. Chiusi i chioschi dei giornali, chiusi i portoni mentre passa il vento che

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

l'uso del Sud da cui proviene.

poesia

Il letto vuoto

344879
Pecora, Elio 1 occorrenze

donne intonano un canto in cui impetrano perdono: sfiancate, le palpebre pesanti, i piedi gonfi, per un'ora lontane dalle case con le serrande, dai mariti

poesia

Menhir

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Prete, Antonio 1 occorrenze

della fine, ma era solo un immenso lenzuolo bianco sotto cui dormivano bianche moltitudini, qua e là s'affacciavano parvenze vestite di bianco, disfatte

poesia

Salva con nome

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Anedda, Antonella 2 occorrenze

Mi chiedo, osservando le foto più antiche, se tra quei nomi ci siano anche quelli le cui ossa andarono disperse nel trasporto dal vecchio cimitero a

poesia

dietro un vetro che ha molte parti già offuscate, le tibie sono molto più numerose dei minuscoli crani collocati in alto e di cui non sappiamo né il

poesia

Ritorno a Planaval

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Dal Bianco, Stefano 7 occorrenze

Pensando a te ho scritto una poesia, per cercare di spiegare, una poesia a cui non so dare un titolo:

poesia

Dopo che ho preparato da mangiare mi riposo e aspetto, fu- mo una sigaretta, cammino per la casa, sbocconcello dalla tavola qualcosa il cui sapore mi

poesia

la riva del mondo in cui siamo corrisponde al confine di un letto...

poesia

rallentando il passo ciascuno tutti i giomi pro- lunga il suo soggiomo in corridoio, da cui ritorna sempre con un”aria più serena e una luce più

poesia

momento, ed è un momento, un attimo, in cui non voglio dimostrare niente, voglio solo andarmene contento, nella sicurezza di aver parlato con qualcuno, e

poesia

. Sto in bilico tra paura e sicurezza. Sto nella situazione in cui si sogna. Allora scrivo e ogni tanto mi awenturo in terrazza e sollevo l'oleandro e il

poesia

una specie di rigurgito, di cui mi vergogno, un resto di un bisogno di bellezza con in più la paura di dover stare da solo. Prima di andare, vorrei

poesia

Salva con nome

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

di cui non so il nome.

poesia

Il letto vuoto

345052
Pecora, Elio 1 occorrenze

da pranzo, su cui la moglie posava dolci e bevande. Laureato in Cirenaica, ne faceva fede il diploma in mostra nello studio, una volta gli sfuggì di

poesia

La Bufera ed altro

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Montale, Eugenio 1 occorrenze

quanto quello in cui ci muoviamo noi ritardatari, così pazzesco com' è, sembri alla nostra ragione l' unico in cui la divinità può svolgere i propri

poesia

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POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 2 occorrenze

, poderoso eterno ragione e forza a tutto l'universo salve o superba! Te nel silenzio gravido di suoni te nel piano profondo o palpitante cui nuovi germi

poesia

forte risponde l'impeto selvaggio e giovine del fiume rapido cui le corrose ripe trattengono: il suo possente muggito al sibilo della procella

poesia

Il paradiso sui tetti

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Pavese, Cesare 1 occorrenze

chiusa, dal battuto di terra, dov'è entrato una volta ch'era scalzo il bambino, e ci ripensa sempre. Sei la camera buia cui si ripensa sempre, come al

poesia

Penombre

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Praga, Emilio 7 occorrenze

Quando ti parlo,come uno sparviero sono leggero ; come l'augel che bee l'aure remote in cui le note vibran forse degli angioli d'Iddio! Sul cranio

poesia

castagne, empiono i rami a cui cascan le fronde, e i nidi abbandonati son circondati - di testine bionde. La casicciuola e la castalderia colman la

poesia

! Guardate: è l'uom che sanguina da una terribil piaga; è l'uom cui l'astro suscita e cui la mota indraga; è l'uom cui l'irco secolo disse: - Per me

poesia

maledissi gli angeli per me, per tutti gli infelici, a cui avvelenò la giovinetta vita il contemplarli, e la manìa precoce delle parole dette a bassa voce

poesia

: " Fingi, ridi, pensaso buffon! La moneta dell'uomo infelice non ha corso, nè luce, nè suon! " - Gote mie cui non seppero i baci mascherar del sol velo

poesia

pallida cui l'oro non monta; fratello, racconta, l'affronta senz'or! - - Son muto, son gelido, scordai la mia vita; è nebbia, è caligine la landa

poesia

di giornate regali il don mi offria. Un giovin Sire senza scettro d'oro, ma cui nutrian d'aromi e terra e cielo, e una corte di sogni e di speranze

poesia

TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 4 occorrenze

Vi conterò la storia della morta per cui suonano adesso la campana - era una tosa piccolina e smorta che abitava vicino alla fontana. Toccava appena

poesia

eterea, oh a te, dall'alto, cui di notte agogno, una ultrice tempesta urli sul viso e spenga col tuo raggio ogni mio sogno!

poesia

Come fra nebbia nei boschi caduta, io dell'età vissuta, rammento i giorni sacri al primo amore; quelli in cui sbuccia il core come dai chiusi petali

poesia

dolce di noi ricordar! E se Napoli, giunti, vi chiede che novella Milano le dà, voi cui mesce l'italica fede alla gioia un'immensa pietà: dite a lei

poesia

Trasparenze

679571
Praga, Emilio 10 occorrenze

corrente in cui si specchia la ricciuta fanciulla oppur al vecchia che ti guarda ridente. Aneli alla mestizia solitaria per cui l'arte respiri insiem

poesia

mio, molte sciagure di cui farai tesoro: esse valgono - sai? - nell'ore oscure oh! molto più dell'oro! Ti lascio i sogni e le illusïoni, mille imagini

poesia

nostro invito: fu certo un cenno della mia sorella che di me ti ha invaghito, o un sospir di mia madre! - Ero un intruso di cui dicean " morrà presto

poesia

È l'ora in cui gli augelli accovacciati la testolina ascondon sotto l'ala; le lucciolette ricamano i prati, e canta a vespro la fulva cicala

poesia

Coronato di rovi e di pruina ecco il Febbraio. Buone madri, cui desta alla mattina la pioggia che vien giù rapida e fina, e il canto del rovaio

poesia

mondo è un rachitico fratello, di cui ti stanca la elegante posa; e tu cali il telone, schiudi i tubi, lasci la folla vana e vanitosa agli ombrelli

poesia

occaso, e par che inviti colle fiamme estreme le razze a unirsi insieme! Addio sussurri di cui Dio soltanto ha la profonda chiave; addio lene compianto

poesia

troppo superba! - Mai non volle fermarsi per cinguettar coll'erba! - Sdegnò sempre dell'orto la procace verdura! - Del limo in cui cantiamo pareva aver

poesia

tugurio a capanna d'intorno che susurro, che ciancie, quel dì! Che dirà questa povera gente, cui repente - il miracolo appare ? Vecchierelli, aspettate

poesia

nostra cortina da cui, stanchi e lividi, ci assal la mattina! Tu dici: " O amatissimo, sei Giove, e io son Frine!... " scotendo sugli omeri le chiome

poesia