Alano. - Non è seccante? L' hai detto tu stessa a Leonia. - Io? - protesta Maria. - Sì, tu. Il giorno in cui la mamma parlò di partire, dicesti a Leonia
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perdono, ma non farlo più. - Tuttavia essi hanno avuto una forte emozione, di cui però l'uscita di Maria li compensa assicurando loro due ore di
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Questo libricciuolo, scritto pei fanciulli delle scuole primarie rurali, parla ad essi dell'arte, cui già sono avviati, e che eserciteranno, fatti
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, e diventa sterile. Il suo magazzino di viveri a poco a poco si vuota, come si vuota una cisterna, da cui sempre si prenda acqua, senza che ne venga
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, ed il cattivo coltivatore, si conoscono principalmente dal modo con cui governano il concime. DOMANDE: 1. Qual è il miglior concime? Quali vantaggi
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rende più soffici; per terre torbose, o di brughiera, cui neutralizza l'acidità, e rende proprie ad una buona coltivazione. 2. Non si adopera allo stato
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sparire i giunchi, e le piante acide, che l'umidore vi fa crescere. Le ceneri correggono efficacemente le terre argillose, fredde; le torbose cui tolgono
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scomposizione, e crescere la efficacia di queste materie concimanti, giova farne composte entro una fossa, in cui si dispongono a letti alterni di calce
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necessarie alla buona nutrizione delle singole piante, e mancanti, o scarse nei terreni, su cui queste si vogliono coltivare. Così nel concime per le
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, gli organi che le compongono: la radice, il fusto, le gemme, le foglie, i fiori, il frutto. Poi ne studiasti la vita nei tre periodi in cui si
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, si attaccano con forza ai piedi, e agli strumenti con cui si lavorano. Seccando si spaccano in ogni senso; le zolle induriscono assai. Sono quindi
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5. Terreni sabbiosi. 1. I terreni sabbiosi, in cui cioè predomina la sabbia, hanno caratteri opposti a quelli dei terreni argillosi: ti è dunque
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6. Terreni calcari. 1. Si chiamano calcari i terreni in cui prevale la pietra da calce. Questa vi è ridotta in polvere finissima, molto più sottile
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8. Varietà di terreni. I terreni ora descritti dànno luogo ad altre varietà, secondo le proporzioni, in cui la loro materia principale trovasi unita
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guardatura, o esposizione, e non l'avrai esaminato anche addentro, per conoscerne la profondità, e la qualità del letto su cui riposa. Non fermarti dunque
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delle proporzioni, in cui la sostanza principale è mescolata alle altre, risultano le varietà di terreni argillosi, calcari, sabbiosi, ecc. I terreni
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, per turare i buchi, da cui esce la fiamma. L'argilla va bruciata umida, perchè si polverizzi facilmente; bruciandola secca, s'indurisce, e fa mattone
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; poi con tavole, o coi piedi, comprime, e rassoda il terreno. Questa compressione assicura ai semi, e alle piante, la freschezza di cui han bisogno per
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aiuta meglio a comprenderlo non proviene dai seri scaffali di una Biblioteca per ragazzi, ma da un film di Fellini, quello in cui si vede Federico
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si aspettava. Era quasi finito il pranzo, quando Tonino volle correre in cucina per vedere se il pasticciere aveva portato un certo dolce di cui aveva
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d'argento. Quel fianco delle montagne, su cui spargevasi il pieno chiarore della luna, pareva circonfuso dalla vaporosa luce d' un incantesimo, e ne
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Cadeva l' autunno del 184*. Sull' imbrunire d una di quelle care e malinconiche giornate, in cui le memorie dell' amore e dell'amicizia risvegliano
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, delle persone, e degli utensili che adoperi per esso. Quindi le secchie in cui mungi il latte, i filtri, i cucchiai, le terrine e le zàngole in cui si
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bollente, e rimestando con cucchiaio di legno. Quando la poltiglia diviene untuosa, la distende sopra uno straccio di cui ripiega gli orli
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esso soffreghi la macchia. Spesso ti fanno arrabbiare le macchie di vino, cui il bucato non leva di pianta. Le torrai, immergendo la parte macchiata nel
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delle patata, da cui s'è ricavato lo spirito; i resti dei grani di segala e d'orzo, che han servito alla fabbricazione dell'amido; i panelli delle ulive
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che saccheggiano, e del letame che sparpagliano; se conti le spese di mantenimento nell'inverno, nel tempo delle messi e delle vendemmie, in cui bisogna
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essere una brava fanciulla. Ma un po' di buona creanza è necessaria a tutti, per farsi voler bene dalle persone con cui si tratta. Chi ha maniere incivili
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gente sucida, e sporca, mette schifo, e non inspira fiducia. Che dici di una pianta, la cui corteccia sia coperta di muffe, e di piante parassite
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6.Avvertenze sull'uso dei funghi. Ad evitare funeste conseguenze dall'uso dei funghi, segui queste norme: 1°«Non mangiar funghi, della cui bontà non
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, correnti; quelle di pioggia, raccolte in cisterne aperte; quelle di fonti, e di pozzi. Son malsane le acque stagnanti; nocivissime quelle, in cui s'è
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profonda rivoluzione dello spirito, una di quelle travolgenti crisi da cui l'uomo esce disfatto o rinnovato, da cui l'uomo esce talvolta un altr'uomo. Gli è
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Se v'è un momento in cui la poesia meditativa di Maurizio Maeterlinck può essere di guida, di conforto, d'aiuto, è proprio questo che attraversiamo
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è passata con un cestino colmo dei frutti rossi e succosi: erano ciliegione carnose, lucide che invogliavano subito a mangiarle. Mario, a cui ne erano
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pensare che l'acqua del ruscello che essi bevono facendo conca dalle mani, è spesso ancor quella in cui, poco più su, una massaia sciacquava i suoi panni
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sparge invece l'odore del fieno di cui son colmi i fienili, l'odore acuto delle ultime acacie in fiore e delle piante di tiglio, profumi intensi che
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. Forse però non alla macina fredda verrai portato, ma restituito alla terra da cui sei uscito. Sarà l'autunno allora e le mani che ti spargeranno nel solco
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: sono i tratti di terreno in cui si coltivano le erbe che saran date ancor fresche ai buoi, invece del fieno che dovran mangiare tutto l'inverno.
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la luce perpetua loro risplenda. Riposino in pace. Così sia». I bambini, a cui piace tanto giocare e muoversi, non capiscono perchè sia bello l'eterno
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. D'autunno, quando cade la nebbia, quella cascina mette addosso una grande malinconia. Anche la cucina, in cui si entra per una porta bassa, è uno stanzone
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spalle. Porte appesa da un lato la fisarmonica e dall'altro una bisaccia di tela turchina in cui mette i tozzi di pane che le buone massaie gli dànno
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colla cappa del camino, dalla gola del quale pende una catena, al cui gancio è attaccato il paiuolo. Sul fuoco basso c'è un treppiede sopra il quale
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ai bambini, in altri si fanno focacce in cui si nasconde una fava. Chi la trova nella sua parte comanda per tutta la serata i giochi da farsi. In altri
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cui combattono le loro utili battaglie. Ecco i badili lucidi, le vanghe e le zappe, che devono rompere le zolle indurite nell'inverno; ecco i bei
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apposta per lui e per la sua famiglia. Di settembre vi si vedono ancora i cumuli di cartocci e di tutoli di granturco che odorano e su cui è piacevole
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per cui vorrebbe compiere qualche atto che lo distinguesse fra i compagni. I suoi occhietti si fanno più vivaci, le sue guance si avvivano, la sua voce
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alberi già ricchi di foglie verdi: sono peri, meli intorno a cui volano avide le api. In riva alle correnti fresche e chiare fioririscono anche i
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desideroso di ravvedersi, gli lasciò scegliere la pianta a cui doveva venir impiccato. Si prepara la corda, si prepara il confortatore e il contadino è
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punto opposto a quello da cui mi sono levato la mattina. Si direbbe ch'io scompaio per non più apparire. La mattina dopo sono di nuovo il primo a levarmi.
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NEL FRUTTETO Sempronio e Sempronella non avevano mai veduto un frutteto. Immaginate la loro letizia il giorno in cui maestro Saverio li condusse a
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