Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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i raggi che producono i colori, si trovano altri raggi, di  cui  alcuni producono delle alterazioni chimiche sui corpi che
delle alterazioni chimiche sui corpi che incontrano, per  cui  vennero chiamati raggi chimici, raggi fotogenici ed anche
ed anche raggi attinici, ed altri producono del calore, per  cui  vennero chiamati raggi caloriferi.
di intensità. Lo stesso si può dire dei colori, di  cui  spesso basta una traccia per colorire sensibilmente una
sensibilmente una grande superficie, o una grande massa con  cui  si mescoli.
oncia di acqua distillata, a  cui  si aggiunge
proporzione di peso, si combina con tutti gli altri, con  cui  abbia affinità, nella stessa e medesima proporzione, senza
Determinando coll’esperienza queste proporzioni di peso con  cui  tutti i corpi si combinano, e designando le quantità
col mezzo di numeri, avremo i numeri proporzionali con  cui  tutti i corpi si uniscono chimicamente tra loro.
che la composizione dell’acido nitrico a 40° è 7HO,NO5, per  cui  il suo equivalente chimico è solo 117, e che la
dell’acido solforico è HO, SO3 coll’equivalente 49, per  cui  8 equivalenti di esso danno solo 392, e che perciò le
rotondi; è così che si può procedere nella pratica, in  cui  una certa latitudine è sempre tollerabile, perchè le
denso, e suppongasi che x sia quella parte dello spettro in  cui  i raggi visuali hanno la loro massima intensità, e che y
la loro massima intensità, e che y sia quella parte in  cui  i raggi attinici hanno la loro massima intensità, e sia:
lente si comporta come il foco degli specchi sferici, di  cui  abbiamo parlato (a pag. 60); cioè esso non è un punto
è un punto variabile colla distanza dall’origine della luce  cui  la lente si presenta. Se un punto luminoso si avvicina alla
questo punto si allontana dalla lente, ed inversamente, per  cui  se si mette il punto luminoso alla distanza presso cui
per cui se si mette il punto luminoso alla distanza presso  cui  dapprima si formava la sua immagine, il foco va ora a
immagine, il foco va ora a formarsi alla distanza presso  cui  si trovava dapprima il punto luminoso. Questo effetto si
di incidenza, sotto  cui  si fa la polarizzazione della luce, è vario pei diversi
tra l’indice di rifrazione e l’angolo di polarizzazione, da  cui  si può dedurre uno di questi elementi quando si conosce
queste condizioni sono soddisfatte nello stereoscopio di  cui  ci rimane a trattare nel seguente capitolo.
a foco coincidente. — Quando si ha un oggettivo, il  cui  foco chimico coincide col foco visuale, l’operatore ha
risultati. Tuttavia molti dei più celebri fotografi, tra  cui  posso citare il signor Clandet di Regent Street,
sferici. Gli specchi sferici sono quelli, la  cui  curvatura forma parte di una sfera. Lo specchio concavo
li riceve nella parte esterna. Il centro della sfera, di  cui  lo specchio è parte, si chiama centro di curvatura, o
oggettivi di  cui  si serve il fotografo, non bisogna però rendere troppo
un’inflessione, diffrazione, di raggi luminosi, per  cui  sarebbe resa confusa l’immagine, principalmente nel copiare
tanto più facile a farsi sentire, quanto più l’oggettivo, a  cui  si applica il diaframma, venne costrutto per essere
l’idrogeno e l’ossigeno del legno nella proporzione con  cui  questi corpi formano l’acqua, e rimane il carbone, sopra di
questi corpi formano l’acqua, e rimane il carbone, sopra di  cui  l’acido solforico è privo di azione alla temperatura
sono tre composti di acqua con acido cloroidrico, in  cui  i rapporti tra la quantità dei due componenti sono fissi.
come la sua denominazione lo indica, è quella, per  cui  si veggono gli oggetti coi due occhi contemporaneamente.
successive possono formare una progressione continua, in  cui  la quantità di colore, che forma ciascuna gradazione di una
gradazione precedente. Vale a dire, ogni termine o numero,  cui  si fa esprimere la quantità di colore, sarà eguale a quello
oscure, sarà realmente una serie di proporzioni continue,  cui  si possono applicare tutte le proprietà delle serie
in piccolo, ed ottenerlo abbastanza puro pegli usi,  cui  lo destina il fotografo.
per Girolamo Brioschi, Milano, 1862. incoloro, per  cui  ora basta filtrarlo per ottenerlo della massima purezza.
grammi di acido tartarico, a  cui  si aggiunge tanta ammoniaca quanta è necessaria per
l’altezza comparativa a  cui  questi tre fluidi salgono in uno stesso tubo capillare è
umidità. Mescolato coll’acqua produce un forte calore, per  cui  si raccomanda di non mai versare l’acqua nell’acido
delle proiezioni del liquido, e della frattura del vaso in  cui  si opera il miscuglio. Il calore che si produce è dovuto ad
è dovuto ad una contrazione che subisce il miscuglio, per  cui 
le lastre introducendole in questo recipiente in  cui  si pose l’aceto-nitrato, perchè è facile immergerle in esso
priori la parte del cielo nella prova che sarà la parte per  cui  si prende il vetro per introdurlo nel bagno.
punto luminoso dell’oggetto deve essere formato al punto in  cui  l’asse del pennello incontra il parafuoco focusing screen.
Havvi una posizione intermedia, per  cui  l’aberrazione e la trasfigurazione si mantengono entro
alcoolico, mentre si chiama collodio etereo quello in  cui  l’etere predomina.
pratica della formula qui sopra, ed i risultati a  cui  essa conduce, ci permettiamo di discutere tre casi
si adopera l’acqua. Essa serve di principale veicolo in  cui  si eseguiscono le composizioni e decomposizioni dei corpi.
circostanze più favorevoli, presso  cui  i metalli si combinano coll’ossigeno, sono quasi sempre una
sia assai grande in proporzione della lunghezza focale per  cui  l’angolo del cono di raggi è molto ottuso, ed il foco che
che sopra un sol piano perpendicolare all’asse, per  cui  dopo una lunghezza assai ristretta si fa subito sentire un
qualche tempo si fabbricano torchietti a copiare, in  cui  le quattro viti sono rimpiazzate da due molli elastiche
estremità comprimono nei punti stessi della tavoletta, in  cui  le viti esercitavano la loro pressione. La forza degli
unione così intima e così forte, per  cui  due corpi sacrificano se stessi per generare un terzo corpo
esattezza rapportata alla quantità di acqua, in  cui  così poco acido si trova disseminato, mi pare
negative, o a meglio dire si hanno varie sostanze sovra  cui  riceverle, le quali sostanze necessitano manipolazioni
modo di natura, secondo l’esigenza degli altri corpi con  cui  si combinano.
Esposte all'aria, si ricoprono con una pellicola gialla, da  cui  continuamente se ne precipita una parte.
equivalore, che si ripete in tutte le altre combinazioni in  cui  l’idrogeno e l’ossigeno possono trovarsi, è dunque la causa
e l’ossigeno possono trovarsi, è dunque la causa per  cui  i chimici chiamarono quei numeri che lo rappresentano col
chimica è dunque quella forza per  cui  due corpi di diversa natura, dotati di proprietà contrarie,
viene cambiato in prussiato di potassa rosso, K3F2,6Cy, il  cui  equivalente è 332.
dalla luce e dall’umidità, oppure dentro di un cartolaro in  cui  ciascun foglio sensibile vuole essere posto separato dagli
di luce R che cade sulla faccia AC di un prisma, di  cui  la figura adiacente rappresenta una sezione principale, si
sempre col foco attinico, vale a dire, che i punti in  cui  si riuniscono dietro la lente i raggi visibili non sono gli
la lente i raggi visibili non sono gli stessi punti in  cui  si riuniscono i raggi invisibili che impressionano la
intaccabile dagli acidi, ed inetto a conservare il vino,  cui  comunica un sapore dispiacevole.
precauzione che l’operatore deve prendere nel fissare, e da  cui  dipende in gran parte la perfetta riuscita, è questa che si
per la facilità, che esso ha di ossidare i corpi con  cui  viene a contatto.
dallo specchio, e diventa più grande. La causa, per  cui  l’immagine si avvicina anche essa al centro, dipende da ciò
C, l K C, e questi angoli si conservano sempre eguali, per  cui  diminuendo od accrescendo gli uni, coll’avvicinare od
o si accresce gli altri nella stessa proporzione, per  cui  l’immagine si forma o più lontano, o più vicino allo
più forti quanto più elettro-positivo è il metallo con  cui  si combina. Combinandosi invece coi metalloidi produce
una combinazione di ciano e di potassio in  cui  il ciano, benchè composto di carbonio e di azoto C2N, ha la
un’eccezione alla legge delle combinazioni chimiche, per  cui  il semplice non si combina che col semplice, il composto
un miscuglio, il  cui  volume non è 100, ma solo 97. La contrazione poi è dovuta a
ed in proporzione della loro concentrazione, per  cui  la polarizzazione è diventata un importante ausiliario

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