Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: cui

Numero di risultati: 20 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Penombre

679432
Praga, Emilio 20 occorrenze

Penombre

Quando ti parlo,come uno sparviero sono leggero ; come l'augel che bee l'aure remote in cui le note vibran forse degli angioli d'Iddio! Sul cranio

Penombre

castagne, empiono i rami a cui cascan le fronde, e i nidi abbandonati son circondati - di testine bionde. La casicciuola e la castalderia colman la

Penombre

! Guardate: è l'uom che sanguina da una terribil piaga; è l'uom cui l'astro suscita e cui la mota indraga; è l'uom cui l'irco secolo disse: - Per me

Penombre

maledissi gli angeli per me, per tutti gli infelici, a cui avvelenò la giovinetta vita il contemplarli, e la manìa precoce delle parole dette a bassa voce

Penombre

: " Fingi, ridi, pensaso buffon! La moneta dell'uomo infelice non ha corso, nè luce, nè suon! " - Gote mie cui non seppero i baci mascherar del sol velo

Penombre

pallida cui l'oro non monta; fratello, racconta, l'affronta senz'or! - - Son muto, son gelido, scordai la mia vita; è nebbia, è caligine la landa

Penombre

di giornate regali il don mi offria. Un giovin Sire senza scettro d'oro, ma cui nutrian d'aromi e terra e cielo, e una corte di sogni e di speranze

Penombre

! E anch'io, crisalide forse di un astro, da un sassolino a te m'inchino: luna cornuta che mostri muta l'anel reciso nel paradiso, di cui lo sposo

Penombre

. Tu, biondo e malinconico compagno di visioni, cui palpitando mormoro le torbide canzoni, tu sai le mie battaglie, le mie superbie sai, e presto mi

Penombre

Giacobbe. Giacché, pensando alla cruenta via per cui fe' vela l'angelo Pensiero, mi persuade la tristezza mia che non la tema il demone Mistero. E più

Penombre

numeri, e batti la misura, mentre per l'aria pura movono a danza il vol, ov'è il tuo cielo? il Satana ov'è per cui bestemmi? Qual raggio il folto illumina

Penombre

domestico cielo cui della pioggia il velo imperla la beltà! Le gonne allor bisbigliano come selvette in maggio, e se il capo ti aggravano nuvole di passaggio

Penombre

a migliaia i giovinetti su cui proietti, passando, un occhio d'angelo e di sfinge, occhio che pinge e monti e mari d'inudite ebbrezze! O donna piena

Penombre

spagnuolo di cui l'ossame nel mortorio ho visto: il Redentore pianger di venti secoli ti sembra la stanchezza e il dolore, e insanguinar sul fianco

Penombre

cui dietro l'umile cortina distesa, fra i vaghi riflessi che veggonsi in chiesa, la candida infanzia capì la madonna, la buona, la santa, la povera

Penombre

Perchè sei pallido o mio bambino? Perchè il tuo lucido occhio azzurrino, su cui di un dubbio non scese il velo, infaticabile s'affisa in cielo? Non

Penombre

; e chi ci guida ancora in mezzo ai triboli è il tuo concento! Noi gli diremo: additaci la pietra ove la bella tua defunta giace presso lo sposo; cui

Penombre

mestamente i contrabbassi, quasi vecchioni affannati a seguire giovani passi. E gli immensi sognai lussi di pelle in cui la faccia scioccamente prava

Penombre

insudici il sen. Ed ecco un incolpevole bimbo che il capo ha tronco, e inonorati Scevola dall'esil braccio monco, ed orbi crani, e faccie cui sul lercio

Penombre

inossati; è la palma ove bee la carovana dei desiderii oscuri e sterminati; è il sacro Ver per cui l'idea s'inciela, è la Materia, la divina antica, l'eterna

Cerca

Modifica ricerca

Categorie