(Dimitri timidamente si avanza, rigirando il berretto fra le dita: a un cenno di Grech, mette la mano sulla croce di Fedora, indi si segna
(Si fa il segno al modo ortodosso; indi bacia la croce, e se la ripone in petto. Tutti i servi si segnano insieme a lei. – Breve pausa.)
(Fedora s’è strappata dal collo la croce bizantina: ne apre vivamente il castone, e ne versa il contenuto nella sua tazza da thè, rimasta ancor piena
(Grech, inchinatosi, siede alla scrivania a sinistra. – Fedora vi depone una croce bizantina incrostata di gemme, togliendosela dal petto: indi
(Borov, che ha raccolto da terra la croce di Fedora, ne mostra il castone vuoto a De Siriex, mentre Olga asciuga la fronte a Fedora e Loris la copre
(Fedora, staccatasi la croce dalla collana, la consegna a Rouvel, che la esamina insieme a De Siriex e ad altri signori; mentre Olga si cerca d
La massaia quella sera aveva detto: - La tacchina non si è smarrita; è stata presa. Sospettava della moglie del mezzadro di Poggio Don Croce là
la rincorsa. - Ooh, Ooh, ragazzo! Lasci indietro la tacchina coi pulcini! Scurpiddu credette che il mezzadro di Poggio Don Croce, venuto ad attingere
accorsi che le gambe non c'erano. E mi feci segno della santa croce e passai via. - Corbellerie! - ripetè il massaio. - Diciamo piuttosto il santo
quello scomunicato? E si fece il segno della santa croce. *** Scurpiddu tornava per l'ultima volta coi tacchini alla masseria. Aveva indugiato lassù