CREDO CHE IN QUESTO MOMENTO VI STIATE PONENDO MOLTE DOMANDE...
MMM... BEH, CREDO DI AVER ESAURITO LE DOMANDE...TRANNE UNA: ADESSO CHE INTENDETE FARE?
PRENDI IL CLARINO... NON CREDO CHE AVRÒ OCCASIONE DI SUONARLO. TI SEI RICORDATO DI PORTARE LA PISTOLA?
NO. E LUI RICAMBIAVA. CREDO CHE ABBIAMO COMINCIATO A DETESTARCI UN MESE DOPO LE NOZZE. ME L’HAI CHIESTO PERCHÈ PENSI CHE MI SIA INVENTATA TUTTO E CHE
DOVUTO ALLONTANARLO, E PER QUESTO CREDO ALLA VOSTRA VERSIONE DEI FATTI. NATURALMENTE SARÒ LIETO DI TESTIMONIARLO AL PROCESSO.
Credo che il cosmopolita Dorfles, aperto a tutto ma non a tutto indifferente, voglia ricordarci, con struggente saggezza, che quel «passato tonale» è
Sordillo ha tagliato corto:«Enzo Bearzot riscuote ancora la mia fiducia e, credo, anche quella dell'intero consiglio federale. Quanto al tipo di
«Dal punto di vista giuridico - replica Cassese - non credo al pericolo di una maggiore lottizzazione. Le amministrazioni del Mezzogiorno sono dotate
sorriso. Li seguono, a una certa distanza, Gaspare e Zuzzurro, che in Drive in hanno trovato congeniale spazio. Bè, credo si tratti di una conseguenza
l'ambiente, penso che l'europeo per noi italiani sarà allo stesso tempo sia una tappa sia un traguardo. Quindi non credo che si possa smantellare tutta la
della vita contemporanea non e ascrivibile al solo tabacco. Ma credo che per il Feldmaresciallo Degan il tabacco sia più da colpire, ad esempio
, c'è parecchio da dire in prò e in contro. Tuttavia credo che un filo, se non sempre d'oro almeno rosso, se ne possa ricavare, per ricucirne gli atti
questo, il record lo batterà il mio compagno di banco - ci interrompe Federico, 18 anni -. Credo che si fosse confuso con domani, quando faremo la versione
«Non so cosa sia successo, - dice - ma credo che Carlo sia stato il primo a diradare gli appuntamenti epistolari. Dai discorsi che faceva con altri
soltanto per questi motivi. Io credo innanzitutto che la ragione principale della sconfitta contro la Francia sia dovuta alla precaria condizione
posto. Non credo che una squadra nasca dalle rivoluzioni. I cambiamenti dovranno essere graduali».
, eccessivamente consumistica dei dolciumi, oppure c'è dell'altro? Credo che una sigla come questa cambierà molto nella storia della Rai e delle private.
ambientato. Credo che il signor Piontek se ne sia accorto e la sera prima della partita contro l'Uruguay andai a rincuorare Qvist. Avevo sentito che il tecnico
così la vostra lingua. Trovo interessanti i vostri sketch pubblicitari: sono molto istruttivi, e credo di essermi reso conto di come mangiate e di quello
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maestro-discepolo, che è discendente, veniva a conflitto con rapporti ascendenti: io ebreo e lei ariana, io sporco e malato e lei pulita e sana. Credo che
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abitui a ricevere un giudizio. Sarebbe forse un' istituzione caritativa e assistenziale, ma solo a breve termine: non credo che ne uscirebbero cittadini
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degli evviva e degli abbasso, e per cimentarsi con un problema concreto. Credo che in primo luogo occorra forzarsi di essere imparziali, dirlo e
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riguarda la linea che ho tenuto nel rendere il testo, sia sui motivi che mi hanno spinto a dichiarare in tutte lettere che "non credo che Kafka mi sia molto
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anni dopo la Sua morte, ha predicato cose importanti e ha spazzato via gli dei dell' Olimpo; che del resto non credo Le stessero tanto a cuore. Adesso
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istituto culturale conviene, può detrarne l' importo dalla dichiarazione delle imposte. Non credo che ci sia solo questo. C' è sete di cultura e rispetto
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sono naturali. Non credo che esista un aggettivo più biforcuto che "sintetico". Per i critici letterari è laudativo, equivalendo a denso e conciso. Per
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prego il lettore di notare l' agglutinazione del pronome personale enclitico con il participio passato: fra le cento parlate neolatine, credo che la
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