Negretti! Negretti si svegliò e l'asino disse: — Vuoi venire in Africa con me? Tanto, domani è vacanza. E così il signor Negretti montò sulla schiena
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altre cose che, io, come potrei sapere? Ma insomma basti dire che stava li solo in un canto, mentre passava quel bel corteo, e la bella Maria Rosina cosí
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! — Tutti si voltarono, ma nessuno capiva di dove venisse quel chicchirichí. E cosí ogni tanto il corteo si fermava, e tutti i signori chiedevano: — Ma chi
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specie di re. E chi ti dice che io non sia ricco? Guarda, questo è argento. — No, dicevo cosí, perché il tuo giacchettino mi pareva un po' scucito
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era anche buona. Non parlava mai, e rimaneva sempre in quel cantuccio, senza chiedere mai da mangiare. — E cosí, se n'è andata... — No, non se n'è
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per andarsene, cosí piano che sembrava stanchissimo. Allora la Vecchia Quercia disse all'impiegato:
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: — Infinite scuse, — disse l'impiegato, — ecco il biglietto. Tit parve molto felice, e non cosí pallido come prima. Stava per suonare la sua tromba, ma si
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lo scoiattolo. — Cosí è finita. — E la morale? — s'informò severamente lo scoiattolo. — Probabilmente, — disse la rondine, — sarà questa: L'apparenza
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indignatissima la rondine. — Io trasecolo. — Mah, cosí per dire, — mormorò il povero grillo; e si ritirò nel suo angolo. — È una stupida storia, — dichiarò
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canto di un usignolo; e l'usignolo cantava una storia assai bella, che diceva cosí: — Tutti gli alberi lo conoscono e le foglie ripetono il suo nome
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Caterí gli andava sempre dietro, senza parlare perché non sapeva che cosa dire in mezzo a persone cosí benvestite. Ma Tit guardava tutti dall'alto in
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delle viri della brava Grigia e dissero che avrebbero voluto conoscerla; ma la Regina delle Fate disse che Grigia era cosí modesta che non usciva mai
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pugnale in mano, invece che fra i denti, per poter gridare: — Mani in alto! E cosí gridarono. Terrorizzata, Caterí sollevò subito le braccia, ma Tit non
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grembiule era cosí lungo che strisciava in terra ed ella dovette rimboccarne le maniche, ma per fortuna non c'era nessuno per canzonare la misera
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trovò il coraggio di fare un discorso cosí importante. — La Principessa abita col Principe nelle sue grandi case rosse, — continuò Tit guardando il
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donna di servizio. Ma potrebbe gareggiare in grazia con qualsiasi regina, tanto sono belli i suoi occhiettini. E lavora sempre, ed è cosí riservata e
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mercante, sopra pensiero. — Io da tanto penso di farla mia moglie; cosí mi aspetterà sempre nella casa che fra poco io costruirò per lei. Avrà abiti
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Grigia, non essere cosí modesta, — disse la buona Regina, — e cosí paurosa. Non mi riesce di vedere che uno dei tuoi occhietti rossi, che fa capolino
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ricordava che era notte. Quando distinse Caterí, Bellissima e Tit, Rosetta cominciò a ridere e a piangere, fino ad essere così buffa che anche l'automobile
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pantofoline mi facevano male, e le belve mi volevano divolale. Ahimè! Ahimè! Cosí l'alioplano mio è volato via solo! Ahimè! Vollo l'alioplano!
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soffio di vento che gli fece sventolare i capelli, e Caterina non gli aveva mai visto negli occhi due luci cosí gloriose. Caterina stese le braccia
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di andare presto al Palazzo del Sogno, questa sera; così potrete incontrare tutti. Per questo io vi lascio e vi auguro la buona notte. Eh, che cosa
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rispettabile, il bravo Negretti lo trattava sempre con grandi onori e lo chiamava Eccellenza. Cosí la sera, quando la Marchesa domandò al canino: — Come
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monte, — strillò. E il povero signor Negretti, già così stanco, dové salire sopra un alto monte, fermandosi ogni tanto per asciugare le quattro zampe
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Negretti ricominciò a ballare e a cantare cosí bene, che tutti gridavano: bis! bis! Insieme a lui cantava la signora Negretti Alberelli e potete
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pietre in un forno, e ci faceva l'oro. — Poverini! Cosí é la vita! — esclamai, con voce profonda. E li invitai a colazione nel mio ricco palazzo tutto
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dire così bene: — Ombrellaio, donne! Chi ha ombrellini e ombrellacci da accomodare? Forse passeranno sotto le vostre finestre, amici, se non hanno
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: — Uh! — come per dire che era uno scandalo, e Paolo Pietro rispose per scusarsi che cosí voleva il Re; poi fece sedere Maria Rosina vicino al volante
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. Così ha detto. È strano, scrivere. Le gioie e le tristezze le penso in arabo e le scrivo in italiano. Ma vengono fuori lo stesso, è questo che conta.
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matti. Io un po' mi vergognavo e un po' ero contento di farli divertire, così ho cominciato a fare il pagliaccio, anzi il pinguino, ho camminato in
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. Gli piace molto anche leggere libri italiani. - Tra un po' mi compero la macchina — dice sempre - vedrai! Quando dice così a me viene voglia di ridere
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Quando suona i nostri vicini corrono a sentirlo e ognuno gli porta qualcosa da mangiare, da bere o da vestirsi, così ogni volta Aziz se ne va via con
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carrello, così recupero la moneta da due euro. Le prime volte mi vergognavo un po, adesso sono il più veloce di tutti. Alcuni sono contenti di
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volentieri — gli ho detto. Così l'ho seguito attraverso un tinello, una cucina e un lungo corridoio, poi per due rampe di scale fino in camera. La
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Non mi fissa mai direttamente. Si ferma a quattro passi di distanza e si siede sulla coda. Resta così per un po', poi si alza e raggiunge la
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. Gabriele, e non riesco a concentrarmi. Mi piacerebbe avere un cane così, tutto nero come lui. Lo chiamerei Nerone. - Non so proprio dove hai la testa
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Aziz è stato preso dalla polizia senza documenti, così gli hanno fatto il foglio di via, che significa che adesso deve tornare in Marocco. Questo
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e poi appoggio un momento la borsa sul tetto di una mercedes scura parcheggiata lì vicino, così posso coccolare meglio Nerone.
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? Io? - Bene, benissimo! Ora sentiamo un altro. Mi e proprio andata bene! Torno sempre allegro da scuola. - Bravo, Nadir. Se torni così allegro dalla
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mi conosci? - Eh, così, di fama — sorride Aziz mentre mi lancia un'occhiata complice. - Sei tu quello che dipinge gli accendini? - Sì. come lo sai
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Vicino casa nostra abita una signora magra con gli occhiali, la signora Nasochiuso. È così magra che le zanzare la mancano. I cattivi odori la fanno
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soltanto a guardare. Intanto urla e fa gesti per attirare l'attenzione dei turisti, così a volte versa per sbaglio il tè su un tappeto costoso e urla
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- Posso fare io una domanda? - Certo, Nadir. - Perché gli extraterrestri si chiamano così? - Perché non abitano sulla Terra. Extraterrestri, infatti
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pacchettini. Prendo un carrello ed entro anch'io, così, per scongelarmi un po'. Poi mi viene in mente un'idea fantastica: farò una spesa super! Voglio soltanto
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me e così io cado seduto in una morbida cassata siciliana. Mentre Nerone continua ad ingozzarsi, Maristella ed io ci buttiamo alla disperata ricerca
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cercata dappertutto, grazie e altre cose così. È confusa e imbarazzata. Anch'io non so se dire qualcosa, fare qualcosa. Entrate, entrate pure! — dice
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Ho dieci anni e vengo da Casablanca, in Marocco. I miei genitori non sono bianchi e non sono neri, perché sono arabi, così adesso sono arabo anch'io
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