tecnica) avrebbe probabilmente ripreso alla scienza il dominio della coscienza; e in qualche modo vi penetra, perché lo spettacoloso sviluppo della
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’esperienza; l’accento assiologico senza orizzonte sarebbe direzionalità astratta, senza alcuna presa sul reale. Non sarebbe spazio, e non sarebbe coscienza
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, così come avevano dovuto scegliere tra Raffaello e Michelangiolo; non hanno potuto fare a meno di accettare e rivivere nella propria coscienza
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infelice, il problema dell’opera incompiuta scompare dalla coscienza dell’artista o si identifica con un altro progetto?
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’eresia, la cui insidia sembra celarsi nel fondo d’ogni coscienza, si predica la pratica devozionale, il culto di massa: poiché il pericolo non è l
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il suo carattere di attività dipende proprio dalle consuetudini di visione ch’essa richiama e riattiva alla coscienza. La colonna, per esempio
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oggettivazione conoscitiva, tra Provvidenza e devozione. Proprio per questa lucida coscienza delle straordinarie possibilità e, nello stesso tempo, degli
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la sua coscienza liberale è, sotto tutti i punti di vista, assai più sviluppata; e se neppure Hogarth, in definitiva, lotta per un’incontrastata
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erano tradizionalmente connessi, come s’è detto, contenuti e presupposti religiosi, che la coscienza religiosa inglese non poteva accettare, ma che la
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’artista si separa da quella società e la disprezza: di fatto è, o si sente, l’anima, la coscienza di quella società, che odia e ama ad un tempo. È solo, ma
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’ambito dell’operazione artistica: è infatti quell’antitesi che apre il moderno sviluppo dell’arte «per tendenze», che chiaramente riflette la coscienza
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Impressionisti, e ai pittori che ne seguono l’indirizzo, è appunto la mancanza di una coscienza artigiana, di una modesta e compunta diligenza nel fare
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coscienza, con orrore, del crimine commesso sognando o credendo di sognare. È, l’emozione, la conseguenza della condizione ambigua dell’uomo
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