come dicemmo, se ne tornava a casa cantarellando e colla | coscienza | tutt’altro che aggravata, sicuro com’era dell’assoluzione |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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risveglio di Jetta fu lento ed opaco. Prima della | coscienza | fu desta l'abitudine che le fece allungare la mano a |
Un fatto di cronaca -
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contrarietà aiutò il risveglio e col risveglio vennero la | coscienza | e il ricordo. Non era nel suo letto, nella sua casa. Era in |
Un fatto di cronaca -
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canterano, dove vedevasi ancora il segno nella polvere. La | coscienza | avrebbe voluto che egli lasciasse il nuovo al suo posto |
Il cappello del prete -
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malvagio, che trionfa di piú quando può conquistare una | coscienza | delicata, fatto sta che il buon prete prese ancora il nuovo |
Il cappello del prete -
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suo padrone, sto fresco. Resta a vedersi, - mormorava la | coscienza | incontentabile e schizzinosa, resta a vedersi se il |
Il cappello del prete -
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potrà venire alla canonica a reclamare. Acquietata la | coscienza | in questo pensiero, ne parlò la stessa sera a Martino, |
Il cappello del prete -
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nel sagrifizio, mentre il mio cuore mutato, la mia | coscienza | scossa mi torturano, m'insultano, non mi lasciano in pace |
GIACINTA -
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siano avvisi del cielo, Martino, perché mi son caricata la | coscienza | di roba non mia. Martino aperse le grosse dita in forma di |
Il cappello del prete -
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mi dà l'animo di rivolgermi per un caso in cui la mia | coscienza | naviga come una navicella fra gli scogli in tempestoso |
Il cappello del prete -
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sappiamo sempre trovare un sofisma da mettere in bocca alla | coscienza | che abbaia... Tu, vecchio peccatore, tenti troppo la |
Il cappello del prete -
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e d'onde non si sarebbero piú mossi? ... Oh no, ora aveva | coscienza | di tutto. Era passato! Era passato! E sentivasi addosso un |
GIACINTA -
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assurdo! Come non l'ho preveduto? ... Il suo corpo, la sua | coscienza | si rivoltavano all'orrore di quell'adulterio. - Non è |
GIACINTA -
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troppo: ma, dall'altra parte, di fronte a tutta la gente di | coscienza | ambigua, di carattere equìvoco, di tendenze losche, di |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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Lo pensino: non lascino vacillare un solo istante, la loro | coscienza | di galantuomini: non manchi loro un solo momento la fiducia |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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Napoli sia pronunciato, sia, oramai, per il decoro, per la | coscienza | di chi la rappresenta, unito a quello della più bella |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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in questo elemento più puro e, diciamo, più etereo della | coscienza | sociale, Napoli ritroverà la sua vita, la sua fortuna, la |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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esiste, più: nulla di questo risponde alla rinovellata | coscienza | moderna: nessuna di queste formole, ha più espressione e |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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domani, e già essa sorge splendente come l'aurora, la | coscienza | nova, ha già così capovolto ogni ordine di criteri e di |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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Qualunque sia la veste di cui si copra l'uomo dalla | coscienza | infida, io lo riconoscerò: qualunque sia la maschera che |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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inferiore a tutti gli incolpevoli. E quando la voce della | coscienza | parea placarsi, un'altra voce più lugubre gli rintronava |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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nulla da rimproverare a te stesso? Sei tu disceso nella tua | coscienza | per investigarne le pieghe più occulte? Hai chiamato a |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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più rassicurato e fidente, fu l'Albani. Nella propria | coscienza | egli aveva attinto il coraggio; se qualche cosa gli |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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non solo, ma di seminare il germe dell’emancipazione della | coscienza | che può portare l’Italia ad un nuovo primato, ad una nuova |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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sotto il saio come sotto la rossa camicia può battere la | coscienza | del giusto! In fine i Cesari ed i Napoleoni vengono a |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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da giorni stupendi di sole. Giacomo, che una piú serena | coscienza | avviava a considerare le debolezze umane come nella sua |
Giacomo l'idealista -
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Al disopra di tutti gli avvilimenti parlava in lei alta la | coscienza | del suo ideale. Nel movere qualche passo verso Giacomo, che |
Giacomo l'idealista -
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da sè colla forza del braccio, ed ogni loro ambizione e | coscienza | di giustizia riporre nella maggiore o minore virtù di |
Racconti fantastici -
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dei mezzi più potenti della perfettibilità umana; e nella | coscienza | che abbiamo di lei, e della sua forza, e della facoltà di |
Racconti fantastici -
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un dovere - proseguì Rolland - ed ora fate ciò che la | coscienza | v'ispira. Badate che questa legge che voi chiamate di |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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conchiudere se ne andò, pover'uomo, da questo mondo, colla | coscienza | di non aver fatto nulla di male, portando seco l'amarezza |
Giacomo l'idealista -
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di questo ma ... Da un anno a questa parte, la mia | coscienza | è scossa. Io sento forse l'influsso dell'ambiente. Mi |
IL BENEFATTORE -
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se avesse temuto i fantasmi dei morti, via!... ma per una | coscienza | scientifica il mondo è tutto una pasta; e vivi e morti |
Il cappello del prete -
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cappuccino, che amava discutere con don Antonio sui casi di | coscienza | e di liturgia. - Aspettate che il sole abbia prima |
Il cappello del prete -
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a letto soddisfatto del mio lavoro. In verità la mia | coscienza | non poteva rimproverarmi di essermi abbandonato all'ozio |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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è stato che ha fatto cambiar minestra? A noi ci basta la | coscienza | d'aver fatto quel che abbiamo fatto per la felicità di |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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dignità dei due figli di Cervantes, che nasce dalla forte | coscienza | che ognuno di essi (a suo modo) ha del proprio valore: |
L'altrui mestiere -
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vien fatto di pensare che, se Daudet avesse preso | coscienza | di questa vocazione tragica del suo uomo, invece di |
L'altrui mestiere -
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il Piemontese avanzandosi verso il Pretore: - Io ho la | coscienza | tranquilla. L'inchiesta dimostrerà che non c'è stata |
CARDELLO -
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sul luogo; bada a tutto. Non darti pensiero di me. Ho la | coscienza | tranquilla. - Cardello si sentiva accapponare la pelle |
CARDELLO -
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filosofica e morale più forte, una direzione di | coscienza | virile e simpatica durante gli anni giovanili. Oggi tutte |
Vita intima -
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passioni a la volontà, la quale obbedisca a sua volta a una | coscienza | delicata; avere una intelligenza che sia, per cosi dire, |
Vita intima -
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della parola. La miscredenza fredda, risoluta, che ha | coscienza | di ciò che dice e vuole la miscredenza sistematica, per |
Vita intima -
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– ragione per cui esse li ammirano… Poi, egli doveva aver | coscienza | dei suoi vantaggi su di me; poi, con la sua esperienza di |
La morte dell'amore -
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piangente di Maddalena aveva ancora la virtú di turbare la | coscienza | indurita di un uomo, che ormai l'aveva chiusa a ogni altro |
Il cappello del prete -
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rimasta nascosta nell'edificio vecchio e cadente della sua | coscienza | e Maddalena sapeva di non parlare mai inutilmente. Non era |
Il cappello del prete -
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che la terra ritorna alla terra e s'impasta colla terra. La | coscienza | - aveva scritto il dottor Panterre - è un geroglifico |
Il cappello del prete -
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una tavola nera. Si cancella cosí presto, come si fa. La | coscienza | è il lusso, l'eleganza dell'uomo felice. E Dio? Dio una |
Il cappello del prete -
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puntato nel cuscino del cielo... Da questo lato della | coscienza | "u barone" era tranquillissimo. Se avesse creduto di dover |
Il cappello del prete -
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di padre; quel magistrato si sentiva agguerrito dalla | coscienza | del vero. Prima che l'Anziano Inquirente gli ripetesse, |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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respinta ma non strozzata parlava però sempre la voce della | coscienza | onesta e ragionevole. "Che diavolo aveva indosso? e che gli |
Demetrio Pianelli -
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anche questa; oltre al tradimento farsi dei carichi di | coscienza | ... ." E il piú bello era questo, che si accorgeva soltanto |
Demetrio Pianelli -
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del vero, e allora, caro figliuolo, pensa al carico di | coscienza | che stai per assumere. Senza cattiva intenzione tu ti fai |
ARABELLA -
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vaghe aspirazioni ed in sogni grandiosi; quando alla lenta | coscienza | che si addorme volentieri nell'ammirazione sarà subentrata |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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volentieri nell'ammirazione sarà subentrata l'operosa | coscienza | che tenta vie migliori e di niuna s'appaga e cerca |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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inferno né paradiso.» «C'è la legge, fin dove può; c'è la | coscienza | umana che ci dice: Non fare agli altri quel che non vuoi |
Il Marchese di Roccaverdina -
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accaduto! Ed egli non si sarebbe trovato un delitto su la | coscienza | - gli sembrava quasi incredibile! - e Agrippina Solmo |
Il Marchese di Roccaverdina -
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nel suo spirito la pace dell'uomo vittorioso. Nella | coscienza | del suo dolore cercava di misurare le forze, come chi sa |
Giacomo l'idealista -
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sé: perché il bene che fai è quello che ti porta. In questa | coscienza | dell'uomo buono e benefico, insieme alla pace, siede la |
Giacomo l'idealista -
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I quattro amici, freddi e tranquilli, come chi ha la | coscienza | della forza e dell’anima intemerata, contentavasi di |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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né allo zio prete di accettare tutto quel che nella sua | coscienza | di prete credeva onesto d'accettare, né alla Lisa di |
Giacomo l'idealista -
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essere di piú grottesco, in queste rattoppature della | coscienza | coll'avarizia, non aveva la virtú di farlo sorridere. È |
Giacomo l'idealista -
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nemmeno le fiamme del purgatorio, tanto è bianca nella sua | coscienza | che non piú questa neve che viene dal cielo. Lo so io il |
Giacomo l'idealista -
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non avevano ridestato il vecchio uomo, se non per dargli la | coscienza | della sua vergognosa incapacità. Angiolino, sí, parlava |
Giacomo l'idealista -
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dal cuore: ma fin che resta in mezzo al male un filo di | coscienza | e di ragione, c'è sempre qualcuno dentro di noi che si |
ARABELLA -
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e sconvolta, tornava a riprendere d'assalto la debole | coscienza | della monachella e diceva: "Vergognati! hai lasciata la tua |
ARABELLA -
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senza potere raggiungerlo. Ora è agitato; comincia ad aver | coscienza | della sua nuova condizione ... Voi non potete intendere; |
Il Marchese di Roccaverdina -
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con voi.» «Perché?» «Ve l'ho detto. Egli comincia ad aver | coscienza | della nuova condizione. In questo caso, tutto quel che |
Il Marchese di Roccaverdina -
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«Ha voluto evitare di scontrarsi con voi! Comincia ad aver | coscienza | della sua condizione!». Ormai! Che doveva importargli delle |
Il Marchese di Roccaverdina -
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gli pesava come se fosse cerchiato di ferro; lasciò che la | coscienza | nel ritornare gli riportasse a poco a poco il nome delle |
Giacomo l'idealista -
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poco a poco e, insieme, andava crescendo, al tornare della | coscienza | del suo stato, il terrore e la vergogna dell'oltraggio |
Giacomo l'idealista -
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suo altare, dove tutto gli rammentava i doveri che la sua | coscienza | gli rappresentava inviolabili. Del resto egli non |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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severità, quel che fate non istà bene, e io non posso in | coscienza | farmi complice vostro. Il suo viso si contrasse |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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Si dice, io vivo. Non basta: nel sonno non si ha | coscienza | dell'esistere - e nondimeno si vive. Questa coscienza |
Racconti fantastici -
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si ha coscienza dell'esistere - e nondimeno si vive. Questa | coscienza | dell'esistere può non essere circoscritta esclusivamente |
Racconti fantastici -
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ad affetti, ad idee di cui non possiamo conservare la | coscienza | nella veglia; viviamo in altro mondo e tra altri esseri che |
Racconti fantastici -
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individui in me, all'uno apparteneva l'azione, all'altro la | coscienza | e l'apprezzamento dell'azione. Era una di quelle |
Racconti fantastici -
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in quel luogo, ma non sapeva quali fossero; non aveva | coscienza | del loro valore, della loro entità, non l'aveva che dalla |
Racconti fantastici -
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posato su questo pensiero, non era appena discesa in me la | coscienza | di quella voluttà, che sentii compiersi in lei un'orribile |
Racconti fantastici -
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di chi piange, di sollevar le anime depresse, di ridare una | coscienza | morale a coloro che l'ebbero distrutta, dal loro destino. |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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forse voscenza che non sentissi repugnanza? ... Che la | coscienza | non mi rimordesse? ... Che importava? Ero nel peccato |
Il Marchese di Roccaverdina -
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l'avevano frugata ne le più intime profondità della | coscienza | dove ella stessa non osava di guardare; e le sembrava che |
Il Marchese di Roccaverdina -
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chiaramente appariva, come, non tanto le dèboli voci della | coscienza | morale, quanto le fìsiche necessità, avèsseli spinti al |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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sfinita dallo sforzo fatto e quasi sgomenta della piena | coscienza | di sé stessa acquistata in quel punto. |
GIACINTA -
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Nulla più spaventoso di una sìmile notte, fuorchè una | coscienza | colpevole. Senza vento, il mare è grosso, è inquieto, è |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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