— Cipí... cipí... — piagnucolò, — ... mi fa male qua, mi fa male qui! Mamma passera lo riportò dentro. — Vedi che cosa succede ai disubbidienti? — Mi
paraletteratura-ragazzi
pomeriggio Palla di fuoco riuscí a mettere un poco di ordine nel cielo devastato. — Ecco che cosa capita a chi si azzuffa! Guardate come siete ridotte
paraletteratura-ragazzi
volta e quelli che sono fuori, quando vedranno «lui» uscire, grideranno: «Pericolo!» Intesi? — D'accordo, — dissero i passeri. — Un'altra cosa
paraletteratura-ragazzi
Per fortuna babbo e mamma arrivarono in tempo e lo riportarono nel nido. — Perché fai il disubbidiente? — disse la mamma. — Io voglio vedere che cosa
paraletteratura-ragazzi
Pagina 11
pronunciare una parola se lo strinse affettuosamente al petto come quando, dentro al nido, gli narrava che cosa c'era nel mondo. — Mia cara Mamí
paraletteratura-ragazzi
Pagina 112
Appena i fratelli di Cipí impararono a volare, mamma passera accompagnò i figlioli a vedere che cosa c'era intorno al palazzo sul quale erano nati
paraletteratura-ragazzi
Pagina 21
: — Cari figlioli, ora che sapete già volare vi devo dire una cosa un po' triste: ognuno di voi dovrà, d'ora in poi, arrangiarsi da solo, cercarsi il cibo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 24
come noi! — Si è fermato! — osservò la passeretta. — Punta il tubo luccicante verso noi! - esclamò un passero pieno di paura. — Dio mio, cosa fa
paraletteratura-ragazzi
Pagina 32
alta delle nuvole! — E piangeva, poverina. Altre volte, sospirando, chiedeva a Cipí: — Raccontami cosa vedi quando voli: il grande albero è ancora
paraletteratura-ragazzi
Pagina 38
... uuuuu... fate largo! Passo io...! — Cosa sarà successo? — ripeté Cipí incuriosito; stava per uscire quando i due venti si scagliarono l'uno contro
paraletteratura-ragazzi
Pagina 44
, — cominciò una nuvoletta ai margini del gregge, — non sentite in voi qualche cosa di strano? — È vero...! — gridarono le altre, — le nostre gocciolane si
paraletteratura-ragazzi
Pagina 62
quella, — ci sono andata subito da lui... — E lui che cosa ti ha detto? — Mi ha detto che i figlioli spesso lasciano la famiglia per andare in cerca della
paraletteratura-ragazzi
Pagina 84
della notte: degli uccellini nessuna traccia. — Mascalzone! — esclamò Cipí. — Altro che nutrirsi di ombre di comignoli! — È incredibile... è una cosa
paraletteratura-ragazzi
Pagina 88
sarà sulla bandierina, trovatevi tutti sulle braccia del grande albero; là vi racconterò quel che ho visto. È una cosa importante, Cippicippi, non
paraletteratura-ragazzi
Pagina 92
in guardia, amici! E facciamo qualche cosa! — Anche l'altro figlio m'aveva detto che aveva un appuntamento, — gemeva Cippicippi, — non ci si può
paraletteratura-ragazzi
Pagina 96
l'abbiamo visto, ma gli altri che cosa hanno visto? Niente! Fin che non avranno prove, non crederanno! — Ma gliel'ho detto io che l'ho visto! - brontolò
paraletteratura-ragazzi
Pagina 99
dunque a dipingere: ma nessuno sapeva cosa, e per chi, e nessuno chiedeva. A parte quella muta ammirazione del mattino, d'altronde, Gentile Bellini non
paraletteratura-ragazzi
di entrare senza paura nella stanza. Lui rimase nell'ombra del piccolo palmeto, da dove poteva vedere ogni cosa senza essere veduto, vicino alla
paraletteratura-ragazzi
Pagina 105
11. Per quella notte, Gentile non fece che guardare e riflettere, senza preoccuparsi di cosa pensasse il guardiano della sua inattività: ma l'uomo in
paraletteratura-ragazzi
Pagina 110
ricordava: piú grande e piú pericolosa. Avverti, come una lama, il desiderio di vederla da sveglia, cosa solo concessa al sovrano, per seguire nei
paraletteratura-ragazzi
Pagina 112
4. Nei giorni seguenti Sakumat e Madurer stettero molto insieme, giocando e parlando. — Che cosa dipingerai, Sakumat? — chiedeva il bambino. — Non lo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 12
, come nei sogni può accadere. «Cosa desideri, potente Sultano?» diceva Gentile. «Io ho tredici favorite bellissime, — rispondeva. — Bellissime tutte
paraletteratura-ragazzi
Pagina 120
fatto la brutta cosa di fischiare, e quelle erano sparite come per un colpo di vento. E lui e Giovanni, colmi della stessa rabbia, lo avevano preso a
paraletteratura-ragazzi
Pagina 123
il tuo ritratto. Con stupore lo vedemmo là: e sebbene la vanità non sia cosa onorevole, mi è sembrato che, piú di ogni altra, egli guardasse me, e ne
paraletteratura-ragazzi
Pagina 135
della morte, il Sultano rivelò ad Amilah ogni cosa. All'inizio, inquieta e sorpresa, la favorita mosse gli occhi verso il volto dell'amante, come per
paraletteratura-ragazzi
Pagina 138
: di quel tipo assai raro, che sa e vuole conoscere e vedere in ogni cosa il buono, — diceva Filippo. — Ma pure mi spiace d'esserti capitato io per
paraletteratura-ragazzi
Pagina 158
qualcosa si travide di là, chissà cosa. Poi la stoffa rimase ferma, in quell'apertura innaturale, con solo ogni tanto piccolissimi spostamenti. Suor
paraletteratura-ragazzi
Pagina 167
disturbo. — Di questo son sicuro, e ti ringrazio. — Infine, caro pittore, cosa di pochissimo conto, a suor Marta non sarà concesso vedere, né prima né
paraletteratura-ragazzi
Pagina 171
d'essere ritratta, sapendo di non potere e dover guardare il risultato, quanto la novità della cosa, dell'impegno, la rottura del regolare ritmo delle
paraletteratura-ragazzi
Pagina 174
di poca sapienza, e non so altro latino che quello delle preghiere: ma se tu non parlerai in latino, mi piacerà sentir le storie di ogni cosa, che
paraletteratura-ragazzi
Pagina 178
ferita cola sangue e umore nero. — Che cosa ti fa dire adesso, burban, che il dono a tuo figlio è miracoloso? — chiese Sakumat pacatamente. — Oggi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 18
, perché le consorelle piú vicine non si accorgessero della cosa. Piú tardi, nella solitudine quieta della cella, sedette a lungo davanti alla finestra
paraletteratura-ragazzi
Pagina 183
meglio, — disse lui. — E come, frate Filippo? — Pregheremo. Cosa sarà piú gradito a Dio, e alla sua santa Madre, che ascoltare lodi di lei, mentre
paraletteratura-ragazzi
Pagina 186
gli occhi da una di quelle brevi abluzioni nel buio, lo vide farle un cenno di richiamo, discreto come ogni cosa della mattina, e spostarsi davanti al
paraletteratura-ragazzi
Pagina 188
in silenzio. Il bambino si era fatto molto serio. — Cominciamo da questa parete, — disse poi, — qui, a destra della porta. — Bene. E cosa dipingiamo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 22
colline, cosí, con un largo giro, fino a quel villaggio; oppure possiamo farla andare a destra, verso la nuova parete. — Cosa ci sarà sulla nuova parete
paraletteratura-ragazzi
Pagina 27
nelle mie risposte, — disse il burban. — Cosa desideri che io dipinga nelle stanze del tuo figliolo? — A questo non ho pensato, con precisione, — disse
paraletteratura-ragazzi
Pagina 3
: undici mesi da quando il pittore aveva iniziato il suo lavoro. — Che cosa è quello? — chiese un mattino Madurer, dopo aver osservato a lungo, in
paraletteratura-ragazzi
Pagina 32
non sanno stare fermi; il piede si stanca dell'immobilità. Credo di capire che cosa sentivi. E allora? — Allora mi è venuto all'improvviso, cosí, un
paraletteratura-ragazzi
Pagina 40
. — Questi fiori gialli sono facili da fare... Ne posso dipingere uno anch'io? Sakumat rimase con il braccio sollevato, immobile, e abbassò la testa. — Cosa
paraletteratura-ragazzi
Pagina 45
com'era acerbo il prato? — Si, li abbiamo fatti poco a poco. Piano piano. — E ricordi una cosa ancora piú antica? Che il mondo non fa salti, e non si
paraletteratura-ragazzi
Pagina 49
stanza. — Che cosa vedi, padre? — chiese Madurer indicando con la mano una parte del paesaggio. — La montagna. E sul fianco, la capanna del pastore Mutkul
paraletteratura-ragazzi
Pagina 54
cosa mi hai risposto? — Ho risposto: «Va molto lontano, Sakumat». — Anche la nave va molto lontano. — Però, Sakumat, tu mi hai chiesto: «Ma va verso la
paraletteratura-ragazzi
Pagina 59
, — disse Ganuan, — non vedo piú una sola farfalla in tutto il prato. — Sai cosa prova il prato? Anche la vista del bambino si era indebolita. Madurer
paraletteratura-ragazzi
Pagina 65
l'ultima volta e rimontò a cavallo. A Malatya, due giorni piú tardi, lo riconobbero a stento. Molti domandarono che cosa lo avesse tenuto lontano: a
paraletteratura-ragazzi
Pagina 69
prima della partenza. Il florido veneziano lo guardò e sorrise. — Cosa ti diverte, Jacopo? — chiese Gentile. Sedevano nel portico dell'ampia casa del
paraletteratura-ragazzi
Pagina 77
triste, perché non era quello il tuo dono: ma la seconda cosa, padre mio, è che non sono triste nemmeno un pochino, perché io non avevo pensato mai a
paraletteratura-ragazzi
Pagina 8
Serenissima vi abbiamo convocato. Forse, avrete pensato, vi si vuole affidare un lavoro in uno dei nostri bei palazzi... Invece è cosa diversa, e benché
paraletteratura-ragazzi
Pagina 81
modo opportuno, senza scomodare né interpellare il maestoso soggetto... Smise di porsi quei problemi, rimandando ogni cosa al momento in cui si
paraletteratura-ragazzi
Pagina 94
sguardo non era cosa facile, non perché fosse superbo o arrogante, o pieno di insostenibile autorità, ma perché era assolutamente fermo, intenso e
paraletteratura-ragazzi
Pagina 97