vociava forte: - Lucia! Lucia! — e appariva subito su l'uscio a vetri la portinaia, levando la testa a domandare che cosa volesse da lei chi l'aveva
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tristo sospetto. - Che cosa hai fatto che sei così pallida, dimmi? - le domandava cento volte all'ora. — O negli occhi che ci hai di torbido? - Tinuzza si
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. Osservò tutto attentamente, e più a lungo d'ogni cosa un piccolo termometro clinico, che segnava quaranta gradi e nove. Strinse le labbra ed inarcò
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! — Cosa strana! Matilde non ha mai voluto convenire d'esser lei la mia piccola vicina della soffitta a Porta Genova. Quando io, talvolta, gliene ho
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avete da fare un pegno? - - Vi servo io? - - Che cosa mi comanda? Venga, venga qua! — Molte donnicciuole con fagotti sotto il braccio, avvolti dentro un
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. Fuori, seco, egli non l'aveva mai condotta; tranne all'estero dove ella era ignota. Ma di che cosa avrebbe potuto rammaricarsi la bella ragazza? Aveva la
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. Il giorno volgeva al tramonto. S'era dato via quasi ogni cosa. Il sole, stupendo sole di mezzo maggio, proiettava i suoi bagliori estremi verso il
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più oscuro de' responsi sfingeschi della scienza: — Fin che c'è fiato, c'è speranza — la qual cosa vale a significare, per le persone assistenti un
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un'efflorescenza di rime appassionate dov'era l'oblio d'ogni cosa umana. Limpida e colma, già la luna allagava il piccolo balcone dal parapetto basso
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convulsi. In queste ore egli prendeva macchinalmente qualunque cosa gli si mettesse in bocca; in altre, invece, era lui che, con un fil di voce rauca e
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glielo accompagnavi con una tua carta? O almeno perchè non hai parlato quando la cosa è andata come è andata? Ci voleva tanto! - Mio caro, non è da oggi
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sono andato alla stazione; il treno partiva in quel momento, e sono rimasto in terra, ecco la cosa. Emma ripigliava con un fil di voce: — Taci, taci, so
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