la malattia facesse il suo corso. Strana malattia! Si, un po' di febbre, un po' di anemia, un po' di alterazione nella circolazione del sangue e quindi
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voleva, cioè: niente. Era rimasto solo, libero, a diciotto anni mentre cominciava il suo corso di filosofia e lettere all'Università. Lo aveva scelto
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Corso, per via Nazionale, o stavano seduti a un tavolino davanti a un Caffè, sorbendo una bibita, prendendo un gelato, scambiando poche parole, quasi
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oltre la metà. Poi ho avuto paura, e son corso da te. Ho interrogato la padrona di casa: - Scusi, che persona era l'inquilino di cui ho occupato la
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dove sono. Che t'immagini? Scesero per via Nazionale, infilarono il corso Vittorio Emanuele, rievocando allegramente il passato, tornarono indietro
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! Ah, signor parroco! Di me nessuno ha avuto pietà.... Mi hanno creduto un vigliacco egoista, perché non son corso dietro a quei due, imbarcandomi
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reale. - Tanto peggio per la morta! E prima ch'ella potesse impedirglielo, Gabriele era corso all'armadio, aveva afferrato il mucchio delle lettere
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