al danno proprio unisce l'altrui, trasmettendo il contagio alle suore e agli infermieri che lo assistono, o a malati che, per affezione tutt'altro che
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peggiori che all'ospedale, e dove è libero di trasmettere il contagio alle persone della sua famiglia.
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È una spesa che andrebbe diminuendo a misura che, coll'applicazione sempre più diligente di provvedimenti contro il contagio, si accentuasse quella
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contagio che non sia il personale vivente in contatto coi malati, ed io non reputerei necessario di avvalorare il mio asserto con delle prove, se non si
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conservare la salute e ad impedire il contagio.
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continuamente esposta al contagio. Non riconoscendo per ignoranza o per negligenza la natura della malattia, o tacendo la verità, il medico manca alla sua
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contagio.
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2.° Occorre che l'Autorità ponga freno alla diffusione del contagio che si fa per mezzo del latte. A questo scopo dovrebbero essere emanate senza
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paese, e a fornire esca sempre nuova e più abbondante al divampare del contagio. Quanto maggiore pertanto è il progresso industriale di un paese, tanto
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periodo della loro vita e non diventino focolaio di diffusione del contagio. Il che si potrà ottenere, accordando ai poveretti migliore alimentazione
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dei materiali che questo elimina dal proprio corpo e che contengono i bacilli. Avvenuto il contagio, passano di solito parecchi mesi prima che si
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Per evitare questa forma di contagio converrà che il malato, tossendo, tenga la mano dinanzi alla bocca, che non dia baci, e parlando, non si tenga
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da malattie precedenti o da un cattivo sistema di vita, e i sofferenti di catarro bronchiale devono più d'ogni altro venir preservati dal contagio
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Ad evitare qualunque contagio da parte del latte si seguirà strettamente la regola, di non usar mai di latte che non sia stato precedentemente fatto
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L'opinione che la tubercolosi sia contagiosa è antichissima. - Provvedimenti legislativi del secolo scorso contro il contagio. - La contagiosità
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L'opinione che la tubercolosi sia contagiosa è antichissima. - Provvedimenti legislativi del secolo scorso contro il contagio. - La contagiosità
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prescritte norme rigorosissime per evitare il contagio; norme che, per buona parte, salvo naturalmente i miglioramenti introdotti poi dalla scienza
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d'Igiene del 1892, raccolse copiose notizie riguardanti le «vicissitudini dei concetti e dei provvedimenti intorno al contagio della tisi polmonare
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dell'organismo a riceverla, e nell'evitare la trasmissione del contagio, abbia essa luogo per mezzo dello sputo dei malati o per mezzo del latte di mucca, gli
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, polemizzando con Giacchini di Pisa, contrario al contagio, faceva rilevare come non pure la persona del tisico, ma le sue vesti, la camera e il letto possano
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, contrario al contagio, faceva rilevare come non pure la persona del tisico, ma le sue vesti, la camera e il letto possano trasmettere la malattia
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, lasciando così campo libero al diffondersi del contagio; una lotta efficace contro la tubercolosi era considerata come una utopia.
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sicuro delle cause di errore che avevano fuorviato altri sperimentatori, hanno messo fuor di dubbio il principio dell'esistenza del contagio e della sua
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contagio. Essi però non sono valsi a determinare in che propriamente consista quel materiale contenuto nella sostanza tubercolare, quel virus, come si dice
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mettersi al sicuro delle cause di errore che avevano fuorviato altri sperimentatori, hanno messo fuor di dubbio il principio dell'esistenza del contagio
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Anzitutto è assodato, che l'aria espirata dal tubercoloso non è veicolo di contagio, perché in essa non si riuscì mai a trovare bacilli. Non v'è gran
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L'unico veicolo veramente importante del contagio da uomo a uomo è lo sputo, il quale contiene quantità grandissima di bacilli, in parte morti, in
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Ho detto più addietro che l'aria emessa colla respirazione dai malati di tubercolosi polmonare non può dare contagio; però, ciò vale soltanto per la
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Non si è ancora potuto valutare la frequenza di questo modo di contagio, perché soltanto in questi ultimi tempi ad esso si è rivolta l'attenzione
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Ma l'importanza dello sputo fresco nella trasmissione del contagio è piccola di fronte a quella dello sputo già disseccato e ridotto in piccolissime
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contagio. In ciò sono favorite dal fatto che, come dissi, i bacilli disseccati possono conservare la loro virulenza per parecchi mesi, purchè non
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Questi risultati ottenuti negli animali possono essere applicati direttamente alla spiegazione del modo, con cui si trasmette il contagio all'uomo
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loro fatto ammettere l'esistenza del contagio. Paitoni, p. es., protomedico della Repubblica Veneta, in una Relazione inviata nel 1772 ai Provveditori
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Ai tempi nostri, fattesi più vive le discussioni sulla trasmissibilità della tubercolosi, le pubblicazioni di questi casi di contagio che si
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polvere è priva di bacilli, e i medici e gli infermieri, per quanto pratichino continuamente coi malati, non vengono colpiti dal contagio.
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agenti di diffusione del contagio.
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di ragazzi che, usandone, possono per settimane e mesi introdurre nel proprio intestino i germi del contagio!
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ereditaria od acquisita alla tisi e non erano state esposte ad alcuna forma di contagio, si esaminò accuratamente la vacca che aveva sempre fornito il latte
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fino ad una temperatura sufficiente ad uccidere i bacilli tubercolari, e che quindi può servire di veicolo di diffusione del contagio in tutto il
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contagio.
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reagiscono; i quali sogliono essere in numero estremamente piccolo, giacchè, come vedremo, la tubercolosi ben di rado è ereditaria, e il solo contagio che
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quegli animali che, essendo in uno stadio avanzato di malattia, rendono poco al proprietario e diffondono largamente il contagio.
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Non ho bisogno di spendere parole per mettere in evidenza l'importanza del principio, che nelle condizioni in cui d'ordinario ha luogo il contagio un
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Senonchè recenti e diligentissime indagini hanno dato a questi fatti ben altra spiegazione. Nel più dei casi non si tratta di eredità, ma di contagio.
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Fra le ragioni che costrinsero ad accettare questa spiegazione fondata sul contagio, invece di quella fondata sulla eredità, sono di capitale
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materni e nella polvere inspirata abbondano i germi del contagio.
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li sottrasse al contagio e salvò loro la vita.
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attenderebbe, quando vengano sottratti al contagio, ed allevati in modo da combattere quella debolezza, quella semplice disposizione alla tubercolosi
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No, un'influenza assai grande vi ha il contagio. Nelle strette ed affollate case cittadine, nei collegi, negli opifici, ove lavorano tutto il giorno
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Però non si può disconoscere che a lato del contagio hanno importanza grande la costituzione dell'individuo e le influenze che subisce nell'esercizio
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