, che è facile desumere pur da un confuso contesto vitale come il nostro. Mai epoca ha conosciuto infatti più miti laici della nostra, e dove tutto
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conosciuto mediatamente per una attività testimoniale. L’arte invece non si dà nel passato, non se ne riferisce in via testimoniale. L’arte è nel presente.
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c’è di nuovo, poiché quel che c’è di già conosciuto si trova ormai integrato al ricevente e appartiene al suo sistema interiore. Da questa riduzione
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manifesta. Il codice in cui è redatta deve essere conosciuto in se, ma non, come il codice di una lingua, per i significati che convoglia. E ciò spiega
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che il principio di causalità era conosciuto indipendentemente dall’esperienza, a cui doveva chiedersi solo la causa specifica di un determinato evento
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