CONTESSA LARA IL ROMANZO DELLA BAMBOLA ILLUSTRATO CON 16 DISEGNI DI GIUSEPPE PIERANTONI TERZA EDIZIONE
Verismo
vedevano accatastate le mele vermiglie, le uve color dell'ambra, i finocchi con le lunghe barbe verdeggianti, gli ananassi che mandavano una fragranza
Verismo
Pagina 1
di bene? Un po' vanitosa era stata, non c'è che dire: si ricordava ancora della superbia con cui guardava le sue compagne della vetrina, a Milano; si
Verismo
Pagina 100
, pensosa. È proprio vero che Dio non abbandona mai chi soffre. Quando la Marietta s'era scordata di lei per il puledro, ecco che ad amarla con tutto il cuore
Verismo
Pagina 102
si potè capire, il rigattiere, Attilio, sempre in lite con la sorella, la quale intendeva appropriarsi tutta la roba di casa, sgomberò la soffitta
Verismo
Pagina 105
cartone argentato che corazzava Orlando.) L'uomo, con un sorriso stupido, sollevò il burattino insieme alla bambola, per mostrarli alla donna. - Gente
Verismo
Pagina 106
- La pace? È dunque la pace più desiderabile di tante belle cose, perfino del pane? - si chiedeva con un sospiro represso la Giulia. Era una faccenda
Verismo
Pagina 109
fosse coricata insieme a lei e posasse la testolina bionda sul suo guanciale. Perciò la spogliò con ogni cura; e scelta tra la biancheria una camicina
Verismo
Pagina 11
a quella esistenza tutta quiete, quasi fossero costì nati anche loro. Pianino, con ogni riguardo, Nannina aveva tolto tutta la polvere appiccicata
Verismo
Pagina 114
sorella, o la riprendeva perchè avea sbagliato; ma con buon garbo; tanto che fra loro non c'era mai una questione. Se alzavan la voce, era per cantare; e
Verismo
Pagina 117
, pregandola d'aprirle subito la finestra per poter vedere lì accanto la sua bambola; e prima di vestirsi per sè volle vestir la Giulia con l'elegante
Verismo
Pagina 13
quello che vuole! - fece, come al solito, il signor Giovanni - purchè guarisca. Così la bambina inghiotti, con gran disgusto, la bevanda oleosa. La
Verismo
Pagina 21
quando vide spuntare il celebre cavallino bianco con sopra Jenny Bilson, ch'ella subito riconobbe. La mamma ebbe un bel chiamarla: non dava retta, e
Verismo
Pagina 27
sentir parlare, come se avesse voluto rispondere, e raspava nervosamente con le zampe sottili, sbruffando. Il giorno che il Moro - era questo il nome del
Verismo
Pagina 29
venuta lì a cercarla per portarla con sè, come prima. Ma no; la Marietta passava senza nè anche voltarsi, spesso canticchiando; e quando la porta
Verismo
Pagina 35
- Allora, con questo velluto me ne faccio la guarnizione d'un mantello per me - finì col dire la Cerchi. Quasi di tutto era così: osservava la roba
Verismo
Pagina 41
Giunta che fu a casa, Camilla s'affrettò a chiudersi nella sua cameretta con la Giulia. Era una stanza delle più modeste, mobiliata d'un lettino a
Verismo
Pagina 45
antica bambagia, Io guardava e gli faceva batter l'ore, come si fa con gli orioli a ripetizione. In pari tempo, sur un teatrino meccanico si eseguiva
Verismo
Pagina 5
Ma, in vece, Camilla, che non era affatto ghiotta, pensò subito di comprare con quel soldo una cosa alla Giulia. Che cosa? Questo era il difficile
Verismo
Pagina 53
rumore, perchè aveva bisogno d'udire una dolce parola. - T'amo! - disse la Giulia. E lo disse con tale accento d'amore da credere ch'ella fosse
Verismo
Pagina 57
- diss'ella - e non è certo colpa mia se non siamo più i signori d'una volta... Temendo d'averla offesa, la direttrice la interruppe con voce più mite
Verismo
Pagina 59
- Ah, vorrei una figlia che somigliasse a Camilla! - esclamò un giorno la signora de' Rivani, discorrendo con la sorella presso il capezzale della
Verismo
Pagina 67
letto ghiaccio, la panierina da lavoro intatta, la tavola con sopra i libri di scuola ormai polverosi come il vestituccio suo. Mai! Mai! A quando a
Verismo
Pagina 73
sempre aver bisogno. - O allora, che cosa? - chiese lo sconosciuto con voce nasale e accento strascicato. - Il cassettone, la tavola, magari le sedie
Verismo
Pagina 75
- O perchè l'hai comprata? - chiese Attilio al padre, ridacchiando. - Per la Rachele. - Rachele! O Rachele! - vociò allora il ragazzo con quanto
Verismo
Pagina 79
le era rimasto un gran desiderio d'affetto: ma un affetto che non poteva aver che fare con la Rachele. - Fortuna che non dovrò mai dire t'amo a
Verismo
Pagina 81
' piedi. Ella si smosse all'urto, e guardò: un fagotto di legno, di carta inargentata e dorata, con uno spadone in mano, giaceva disteso per terra. Le
Verismo
Pagina 91
corazza e di gambali, aveva l'elmo levato, onde veniva fuori un volto acceso con due gran baffi; in una mano teneva uno spadone e nell'altra lo scudo
Verismo
Pagina 92
- Ahimè! mi ci mancava questa, adesso, di capitar con un matto! - pensò la Giulia malinconicamente. Ma l'altro, non udendo risposta: - Insomma - urlò
Verismo
Pagina 92
- Ho capito, via! con te bisogna spiegarsi chiaro; si vede che non hai viaggiato. Ah, bella cosa il viaggiare! Eravamo, figùrati, una compagnia di
Verismo
Pagina 93
Giovanni, il burattinaio, un omone con una gran barba, affacciava la testa di tra le quinte, e gridava al colto pubblico e all'inclita guarnigione
Verismo
Pagina 94
più a farci parlare con quella sua bella voce di basso profondo: quest'altro, il nuovo padrone, aveva una vocetta di ragno che faceva compassione
Verismo
Pagina 95
. La bambola gradì il complimento; e solo per modestia finse di non intendere. Il burattino riprese, con grande tristezza. - Io ti devo far paura, tanto
Verismo
Pagina 97