! ... (Tutt'a un tratto, mentre il Reuccio e la Reginotta ridono, a un rapido gesto della Fata, si trovano con due teste nuove: lui, di bel giovane biondo con
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Poverina! Ci guarda con certi occhi! ...
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(a parte): Già; per cinquantuno! (Entrano lo scalco e i servitori che portano grandi vassoi con le pietanze fumanti. Posano davanti al Re quello che
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(con uno scatto rabbioso): Ma, Eccellenza! ...
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(ridendo, al Reuccio): Come sei brutto con quella mela!
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(ridendo, alla Reginotta): Come sei brutta con quella rapa!
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Ho scambiato qualche parola con la disgraziata nostra figliuola.
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(spazientito, sbuffa con rabbia): Ce lo racconterete un'altra volta.
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(interrompendola): ... di rapa! Lo so; l'altra con la testa ... (Sbuffa.)
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(picchiando forte con le mani all'uscio della prigione): prite! Aprite!
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(si accosta all'uscio e picchia con una mano, chiamando): iglia! Figlia mia!
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(ridendo): Maestà, forse ... no! (Entra il carnefice col ceppo e con la scure.)
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Sarò vostro figlio anch'io ... (Bacia la mano alla Regina che lo abbraccia con tenerezza materna.)
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(furibondo): Zitto! Domani non canterà più! ... (Esce, minacciando con le mani, seguito dal Ministro.)
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(con mal garbo, buttandole un pezzo di carne) Prendi! E via ... Non posso mangiare in pace neppure un boccone! ...
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(irritato e sbuffando) Basta! Basta! Impertinenti! ... (Il Reuccio e la Reginotta restano con le mani aperte e le dita rese. Gridano.)
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(con mal garbo, gettandogli il coscetto mezzo spolpato: Tenete ... E via! Non posso mangiare in pace nemmeno un boccone!..
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(interrompendolo): A questo penserò io. Voi non dovreste far altro, Maestà, che stare per parecchie ore con la bocca aperta.
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(sbuca di tra gli alberi, saltellando e ridendo. Alla vista del Mago si ferma, guardandolo con curiosità): Oh! Oh! Che barba rossa! ...
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(sdegnato): Come non sarai chiamato più! Olà! Venga il carnefice con la scure e il ceppo! Ti chiamerai ... Senzatesta! (Riprende a mangiare.)
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(si leva in piedi, commosso, e con aria solenne ripete tre volte): Rinunzio di essere Re! (Appena egli ha pronunziato queste parole, si spalanca
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a mangiare con gran gusto.)
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(gliene butta una manata, con mal garbo): Prendete ... e andate via! Non posso mangiare in pace neppure un boccone! E voi, Eccellenza, siete ancora
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(riprendendo il suo discorso): ... felice la Reginotta e il Principe fedele e saggio che, con l'aiuto della più benefica delle Fate, è riuscito a
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con sé le teste, il ceppo e la scure.)
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di tutta la persona. Cantano con grande dolcezza, a bassa voce.
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, dormiglia! ... E poi, la sventura di quei due figli! ... (Girando lo sguardo attorno) Dove sono andati? Dovrebbero essere qui. Uno con la testa di rapa
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(andando via, lieta della grazia ottenuta) Buon appetito, Maestà ! (Un cameriere porta via il gran vassoio con gli assi, e un altro reca un grosso
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Entra il mago Sbuffante. Magro, altissimo, un po' curvo, con una gran barba rossa come una fiamma, che gli arriva alle ginocchia, e un lungo bastone
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povera madre! Un maleficio ha colpito i miei figli. Uno è nato con la testa ...
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(con aria di comando): Un po' di largo! (Si strappa la testa, e subito un'altra gliene spunta sul collo. La testa buttata per terra si muta in un
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(Si alza solennemente in piedi e pronunzia con voce lenta e sonora): In nome del Cielo e della Terra vi unisco per sempre in matrimonio. E da questo
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(riprendendo e sbadigliando): Insomma, era un vecchio che tagliava la legna in un bosco reale ... Mi disse: Il mago Sbuffante l'ha con voi, Maestà
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stesso tempo un servitore reca un gran vassoio con un nuovo grosso pasticcio che lo scalco si affretta ad affettare.)
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con pane e cipolla, domani con pane e ricotta, domani l'altro con pane, un po' di salame e qualche frutto. E rimaneva là, lunghe ore, a deliziarsi
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(con indignazione rattenuta, da sé): Li compatisco perché sono cretini! (Alla Reginotta e al Reuccio} Grazie, Reuccio! I miei cani mangiano meglio
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(allegro, si siede su una seggiola, in mezzo alla stanza. Dame e servitori, in piedi, sono attorno al Re, ognuno con un vassoio in mano, pronti agli
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Arrivano il Re, la Regina e il Primo Ministro. Il Re, grigio di capelli e di barba, con occhi ammammolati, cammina come uno che caschi dal sonno. Si
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(alle Ancelle) Su! Su! Già spunta il sole ... salutiamolo con un bel gracidio. Ma prima tuffiamoci nell'acqua ... (Le Ancelle e la Fata si mutano
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lentamente la fata Rosabianca con la testa iridata di perle che sembrano tremolanti gocce di acqua. Il Coro riprende.) Eccola! Bella, raggiante appare. A
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servitori portano un gran vassoio con un gallinaccio ripieno al Re e un galletto lesso al Ministro. Appena i servi sono andati via, entra, invisibile
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una vecchia coperta e gli diceva: - Il mio bel piccinuccio Se ne sta come un Reuccio. E il bambino restava là, con le gambette allargate, le manine
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(c.s.): Le rane sono maligne! Ma domani verrò qui con una mazza ... E una, due, tre! ... (S'interrompe, sbuffando, e si rimette in ascolto.) icono
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Regina, a proposito del futuro matrimonio del Reuccio, finivano sempre con scambiarsi insolenze. Un giorno il Re disse: - Vado a consultare il Gran
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quando stava per nascere desiderai una rapa, e mi grattai il capo, e per ciò il Reuccio nacque con quella testa! Non è vero! Non è vero! E neppure per la
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po' distante, c'è un tavolino più piccolo, ma egualmente apparecchiato, però con piatti di porcellana e posate d'argento. È il tavolino del Primo
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questo. Tutt'a un tratto, mentre parlava col babbo o con la mamma, le pareva di sentirsi chiamare dall'orto. Rispondeva: - Vengo! Vengo! - e accorreva
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.) 'inganno? (Facendo riparo con mano agli orecchi) È il mago Sbuffante che arriva! (Si sente il suo rapido e forte sbuffare che si avvicina.)
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Tante volte il bene bisogna farlo con la forza ... (La Fata stende un braccio, stacca la testa di rapa del Reuccio e la posa sopra uno dei tronchi
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tutti i colori. - Ah, si? Ha fatto bene di non venire? Ha fatto bene? Ed erano urli, imprecazioni, strappate di capelli, minacce con le mani contro
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