Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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un quadro in toni chiarissimi  con  ombre molto pallide alternando un colore freddo grigio
pallide alternando un colore freddo grigio chiaro (bianco  con  nero di carbonella) con un colore grigio marronastro caldo
colore freddo grigio chiaro (bianco con nero di carbonella)  con  un colore grigio marronastro caldo (bianco con nero di
carbonella) con un colore grigio marronastro caldo (bianco  con  nero di vigna o d’avorio e terra d’ombra bruciata, o anche
vigna o d’avorio e terra d’ombra bruciata, o anche bianco  con  terra di Cassel).
modo poi di dipingere sembra che fosse  con  dei colori molto liquidi e ben macinati ad olio, ai quali
pare che fosse una pittura ad acquerella: indi ricoprivano  con  un colore più di corpo nei chiari e con molta esattezza e
indi ricoprivano con un colore più di corpo nei chiari e  con  molta esattezza e finitezza, e lo stesso facevano negli
esattezza e finitezza, e lo stesso facevano negli scuri  con  colori trasparenti rinforzando il tutto con la massima
negli scuri con colori trasparenti rinforzando il tutto  con  la massima diligenza: indi davano la vernice, della quale
che siano state date ripetute mani, e questa poi arrotata  con  della pomice sottile, e ridatole il lucido con tripolo ed
poi arrotata con della pomice sottile, e ridatole il lucido  con  tripolo ed olio.
sono stati anche dei Fiamminghi che hanno dipinto  con  colori macinati a vernice, servendosi dello spirito di
di trementina per farli rinvenire e per poterli stendere  con  facilità. Tutte le loro opere hanno una gran leggerezza di
una gran leggerezza di colore, ed i loro fondi sono fatti  con  poco, e tutto è chiaro e le parti che son prive di luce
tutto è chiaro e le parti che son prive di luce sono decise  con  i riflessi, per cui davano forma a ciò che volevano
rappresentare, e si vede che sono terminati i loro quadri  con  dei tocchi esatti per dare il giusto sentimento ed
e i colori sotto l’azione della vernice cambiano meno.  Con  la tempera magra bisogna dipingere soltanto opere di
opere di piccole dimensioni sopra superfici solide,  con  la tempera grassa, specie con quella d’olio di lino cotto e
sopra superfici solide, con la tempera grassa, specie  con  quella d’olio di lino cotto e con quella d’olio di
la tempera grassa, specie con quella d’olio di lino cotto e  con  quella d’olio di papavero, si possono dipingere quadri di
Una tempera grassa o magra che sia va sempre verniciata  con  cura. Le tempere magre è meglio coprirle con un vetro;
verniciata con cura. Le tempere magre è meglio coprirle  con  un vetro; oltre che a preservarle il vetro ne aumenta la
questioni tecniche non si risolvono nè  con  silenzi sdegnosi, nè con frasi sentimentali, nè con motti
tecniche non si risolvono nè con silenzi sdegnosi, nè  con  frasi sentimentali, nè con motti di spirito, ed occorre ben
nè con silenzi sdegnosi, nè con frasi sentimentali, nè  con  motti di spirito, ed occorre ben altro a percorrere le vie
tutte le ombre, si dipingevano le parti chiare alla prima  con  colore sottile e con parsimonia perchè rimanessero,
dipingevano le parti chiare alla prima con colore sottile e  con  parsimonia perchè rimanessero, seccando, lucide e
in Italia, parlando un giorno  con  uno storico e critico d’arte dei più noti, ebbi l’occasione
che egli credeva la Madonna del Gran Duca dipinta  con  colore a olio, cioè con una materia simile a quella che
la Madonna del Gran Duca dipinta con colore a olio, cioè  con  una materia simile a quella che oggi si vende in tubetti di
linea sopra un impasto asciutto; bisogna evitare di farlo  con  colore diluito poiché il tratto in questo caso piglia un
piglia un aspetto duro e manca di vibrazione. Se si lavora  con  colore diluito bisogna prima, con lo stesso diluente,
vibrazione. Se si lavora con colore diluito bisogna prima,  con  lo stesso diluente, bagnare la parte ove si farà il tratto,
parte ove si farà il tratto, o allora andare sull’asciutto  con  un pennello asciutto e duro col quale si prenderà un po’ di
dell’avorio. Disegnata ogni parte della composizione  con  carbone di salice, adombrando pieghe e visi come se il
col solo carbone, si spolverava leggermente la tavola  con  barbe di penne e tutto il disegno si ripassava con un
tavola con barbe di penne e tutto il disegno si ripassava  con  un sottile pennello intinto d’inchiostro sciolto
fermando e perfezionando sempre i contorni. Poi si finiva  con  una leggera ombreggiatura, fatta con acquerelle dello
Poi si finiva con una leggera ombreggiatura, fatta  con  acquerelle dello stesso inchiostro; onde ben a ragione
tanto è vero che operando in guisa da modificarla sia  con  un atto meccanico come il triturarle, quanto con una
sia con un atto meccanico come il triturarle, quanto  con  una combinazione come il fonderle con altro corpo,
il triturarle, quanto con una combinazione come il fonderle  con  altro corpo, l’effetto immediato sarà immancabilmente un
saranno date due mani di quest’emulsione senza allungarla  con  l’acqua. Per lavorare con maggior facilità, e perché il
quest’emulsione senza allungarla con l’acqua. Per lavorare  con  maggior facilità, e perché il modellato riesca più
il modellato riesca più perfetto, bisogna bagnare la tela  con  un pennello morbido intinto nell’emulsione e, se si
al solito mettere in una boccetta, tappare bene e scuotere  con  forza. Con questa emulsione si macinano i colori e si
mettere in una boccetta, tappare bene e scuotere con forza.  Con  questa emulsione si macinano i colori e si mescolano sulla
anche in questo caso la vernice Damar allungata  con  l’essenza di trementina rettificata.
si opera  con  un composto impermeabile, si viene a rendere inutile il
viene a rendere inutile il potere assorbente del gesso; se  con  un composto, che secco, indurisca troppo, si toglie
come per esempio le ciglia e le sopraciglia, i capelli  con  i loro riflessi, le rughe, certi effetti di trasparenza in
tenui posate sulle carni. Si è spesso sorpresi di vedere  con  quale rapidità si può portare avanti l’esecuzione di questi
i pittori sanno quanto sia difficile rendere tali dettagli  con  i colori a olio e quanto si rischi con essi a cadere nel
tali dettagli con i colori a olio e quanto si rischi  con  essi a cadere nel leccato e nell’accademico a meno di
nel leccato e nell’accademico a meno di coprire tutto  con  l’aspetto di un grande stile personale, come in Francia fu
che ho dipinto a tempera tra cui trovasi l’Autoritratto  con  la tavolozza, ora al museo di Essen, sono dipinti con
con la tavolozza, ora al museo di Essen, sono dipinti  con  questa ricetta. È la tempera che consiglio come superiore a
forse non si ottiene una lavorazione di dettagli come  con  la tempera a colla, ma possiede tante e tali qualità che
di una spalmatura di olio di oliva, togliendo il soverchio  con  una pezzuola di lino o cotone, oppure passando prima
pezzuola di lino o cotone, oppure passando prima l’abbozzo  con  uno spicchio d’aglio od una fetta di patata; ma una vernice
essenza di petrolio, quando l’abbozzo sia ben secco, compie  con  più sicurezza la bisogna, penetrando tale liquido nei meati
inteso che  con  tutte le tempere finora menzionate bisogna dipingere su
proporzione già detta, ma sempre della stessa emulsione  con  cui dopo si deve dipingere.
le escrescenze dell’impasto; togliere queste accuratamente  con  la spatola tenendola poco inclinata. Bagnare la tela con
con la spatola tenendola poco inclinata. Bagnare la tela  con  una spugna inzuppata d’acqua e sapone, asciugarla con uno
tela con una spugna inzuppata d’acqua e sapone, asciugarla  con  uno straccio esponendola al calore. Dopo queste operazioni
 con  questa tempera dipingere su superfici solide: tavole e
fragile ma perché alla fine, dovendo sfregare la pittura  con  una soluzione di cera, bisogna avere una superficie solida
bisogna avere una superficie solida ove si possa premere  con  forza. Con questa tempera si dipinge come con le altre,
avere una superficie solida ove si possa premere con forza.  Con  questa tempera si dipinge come con le altre, soltanto che
possa premere con forza. Con questa tempera si dipinge come  con  le altre, soltanto che le tavole e i cartoni si preparano a
che le tavole e i cartoni si preparano a gesso e poi  con  due mani d’emulsione d’uovo e d’olio di lino, come per la
cera vergine nell’essenza di trementina (a parti eguali) e  con  un pennello morbido e flessibile si dà a tutto il dipinto
stesso tempo si scalda uno straccio di lana ben pulito e  con  questo si frega forte tutto il dipinto finché esso cominci
ciò che si vuol dipingere poi si fissa bene il disegno  con  fissativo comune. Invece di ripassare coi pennello sulla
indicato, è meglio questa volta fare la seguente operazione  con  cui si raggiungerà un doppio fine: si pigli della
che si riduca in polvere poi si metta in una boccetta  con  dell’alcool a novanta gradi, indi si agiti bene la
agiti bene la boccetta; colofonia e alcool a parti eguali;  con  questa soluzione si spruzzerà bene la tela con un
eguali; con questa soluzione si spruzzerà bene la tela  con  un vaporizzatore; così la tela sarà più piacevole a
liscia e il pennello vi scorre facilmente; poi, coprendo  con  essa il disegno, questo non si può più diluire sotto
più diluire sotto l’azione del pennello; si noti però che  con  il fissativo comune che vendono i mercanti non si può
smeraldo (ossido di cromo idrato). — Anche  con  la soluzione neutra di nitrato di protossido di mercurio
verde smeraldo descritto dal Lefort, da altri perfezionato  con  modi tenuti segreti, ma che tuttavia si fabbrica con esito
con modi tenuti segreti, ma che tuttavia si fabbrica  con  esito splendido da molti industriali inglesi, francesi e
in sua specie per quanto si può belli, purissimi e scelti e  con  questo essergli intorno poi molto netto e delicato acciò si
mistione che vi vada dentro, che le più volte è polvere  con  altri colori diversi, si turbano e se li leva gran parte
vivacità; e nell’usarli a fresco ci vuol pratica congiunta  con  diligenza. Ma nell’usarli a fresco tengasi a mente, come si
per essere conosciute — queste si macinano sottilmente  con  acqua pura eccettuandosi gli smalti con altri simili
sottilmente con acqua pura eccettuandosi gli smalti  con  altri simili azzurri».
pittura a olio offre molte risorse che  con  la tempera non si possono avere. Essendo una pittura più
senza temere quelle screpolature così facili a prodursi  con  la tempera. Si può anche procedere con metodo; impastando
facili a prodursi con la tempera. Si può anche procedere  con  metodo; impastando prima e velando poi sull’impasto
tela preparata a gesso o ad olio e senza mescolare i colori  con  alcun diluente.
una tavolozza molto pulita si prepara un tono chiarissimo  con  bianco di zinco, un po’ di nero di vite, ocra gialla e
bruciata; si impastano bene questi colori diluendoli  con  essenza di trementina e olio di papavero nella proporzione
di Courtrai nero; si dà questa tinta su tutta la tela  con  cura e attenzione perché l’impasto risulti bene eguale su
all’intonaco d’una parete. Su questa superficie si disegna  con  un pennello intinto nell’acqua ragia ma con un colore
si disegna con un pennello intinto nell’acqua ragia ma  con  un colore piuttosto chiaro perché più tardi non risultino
si eseguisce il disegno bisogna avere vicino un recipiente  con  trementina e petrolio e un pennello largo, piatto e un po’
bisogna sfregare prima la parte ove si vuol disegnare  con  uno straccio bagnato o con un po’ di saliva.
la parte ove si vuol disegnare con uno straccio bagnato o  con  un po’ di saliva.
 Con  questo sistema ho lavorato per un paio d’anni ed ho
lavori, specie ritratti assai dettagliati, paesaggi  con  uno studio severo di fronde e d’anatomie di rami, nature
sono stupito io stesso della bellezza e perfezione  con  cui sono eseguiti; e sono più che persuaso che sulle opere
terra di Cassel cambia e fa cambiare i colori  con  cui la si mescola; usata isolatamente cambia meno specie se
assai lentamente; in velature è meglio usarlo diluito  con  essenza di trementina rinforzata con qualche goccia di
meglio usarlo diluito con essenza di trementina rinforzata  con  qualche goccia di vernice Damar o mastice, poiché è
parte più in luce, si rifarà tale tono sulla tavolozza,  con  esso si campiranno i contorni del panneggiamento lasciando
la traccia delle pieghe. Così pure per lo sfondo si campirà  con  lo stesso tono della parete in luce anche la parete in
la parete in ombra. Campita così tutta la tela e uniti  con  cura i contorni perché più tardi non si abbiano sorprese
i toni più scuri sulla tavolozza diluendo i colori  con  trementina, olio di papavero e Courtrai; i colori devono
i colori devono essere liquidissimi come dell’acquarello.  Con  pennelli teneri e sottili si procederà a leggere sfregature
ottiene  con  questo semplicissimo sistema una pittura fresca d’aspetto e
Vi è però l’inconveniente che non si possono modellare  con  gran cura i contorni; così pure i dettagli è quasi
olio. Essendo molto elastica è difficile che screpoli anche  con  l’impasto denso e nelle parti cariche di bianco. Si possono
Si possono senza nessun pericolo dipingere quadri grandi  con  tele tirate sopra il telaio. I colori risultano assai
tirate sopra il telaio. I colori risultano assai intensi  con  un che di caldo e di romantico nel tono. Ha il difetto di
d’una tela in tal modo preparata non si può disegnare né  con  il lapis né con la carbonella; se si ha l’abitudine di
tal modo preparata non si può disegnare né con il lapis né  con  la carbonella; se si ha l’abitudine di abbozzare con la
né con la carbonella; se si ha l’abitudine di abbozzare  con  la carbonella sulla nuda tela bisogna procedere nel modo
colla; poi si fisserà il disegno e si ripasserà sui tratti  con  un pennello sottile e appuntito intinto in un colore a olio
della terra rossa o della terra di Siena bruciata, anche  con  il nero d’avorio si ottiene un buon risultato). Il colore
l’abitudine di usare della polvere di carbonella macinata  con  l’olio di papavero; è un colore che ha poco corpo ma però
colore che ha poco corpo ma però in compenso si ottengono  con  esso dei grigi d’una trasparenza e finezza veramente
i risultati più che soddisfacenti che ottenevo lavorando  con  la tempera a colla e con l’emulsione d’uovo e l’olio di
che ottenevo lavorando con la tempera a colla e  con  l’emulsione d’uovo e l’olio di lino, andavo sempre cercando
a vernice si possono preparare macinando direttamente  con  vernice le polveri e, in questo caso, è prudente
al pericolo delle screpolature. Si può anche macinare  con  vernice dei colori in tubetti che si saranno alquanto
dei colori in tubetti che si saranno alquanto sgrassati  con  il sistema della carta assorbente; in questo caso
il disegno si comincia a campire i contorni  con  toni chiarissimi. Per esempio ammettiamo che si abbia a
tavolozza una tinta eguale alla tinta di questa parte, e  con  tale tinta si campirà tutto il contorno del nudo, stando
del viso, del tronco, ecc.; l’impasto si farà come quello  con  cui si coprì la tela, cioè con trementina, papavero e
si farà come quello con cui si coprì la tela, cioè  con  trementina, papavero e Courtrai.
lacche possono essere mescolate  con  lacca di legno del Brasile o di cocciniglia, o rialzate di
di legno del Brasile o di cocciniglia, o rialzate di tono  con  colori d’anilina. Il Vibert insegna che a quantità uguale
apparisca tutto il composto del quadro schizzato  con  pennello tinto di rosso; e ciò che in un tratto non si
si è il vedere i dintorni di sotto per lo più corrispondere  con  quei colorati eseguiti sopra «un intonaco che tutto il
ho la pretenzione di colmare,  con  il presente volumetto, tali lacune. Invitato da Giovanni
accinto a raccontare quello che so, quello che ho imparato  con  la mia esperienza personale. Sono ora pressapoco
foglio di carta sottile steso  con  colla su di un cartone, offre un esempio analogo.
sempre evitare di velare o sfregare  con  colori puri (eccetto il bianco) specialmente se occorre
puri (eccetto il bianco) specialmente se occorre farlo  con  colori scuri come il nero, l’oltremare, la terra di Siena e
si vela (non quando si sfrega) è bene inumidire prima  con  olio e trementina la parte da velarsi; la buona riuscita
cola e si spande in modo irregolare, allora bisogna  con  uno straccio pulito e asciutto premere un po’, senza
quanto è possibile, ogni grossezza soverchia, e spolverata  con  cura tutta la superfice da ridipingere, si vede, all’atto
grande stento, anche se il colore nuovo è reso più liquido  con  aggiunte d’olio.
ciò che richiedeva alcuni giorni, la tavola veniva passata  con  un raschiatoio piano, non più largo di un dito, adoperato
di un dito, adoperato leggermente, spazzandosi avanti a sè  con  un mazzo di penne la raschiatura sinchè il piano fosse
 con  la solita miscela d’olio di papavero, trementina e qualche
è dipinto evitando d’intaccare il primo già asciutto. Dopo,  con  uno straccio pulito sfregare forte la parte raschiata
Finalmente, subito dopo, rifinire la parte così preparata  con  pennellate leggere di colore molto fluido. Finire così il
una tela dalla grana sottile perché il pennello scivoli  con  facilità. Si può disegnare prima accuratamente con la
scivoli con facilità. Si può disegnare prima accuratamente  con  la carbonella ciò che si vuol dipingere, però, poiché la
anziché fissare il disegno, ripassarci su leggermente  con  un colore diluito in sostanze essicanti (trementina con
con un colore diluito in sostanze essicanti (trementina  con  qualche goccia di Courtrai); dopo qualche minuto questo
dopo qualche minuto questo disegno è asciutto e allora,  con  uno straccio, si spolvera via la carbonella. Poi si
per rendere la luminosità interna come altrimenti solo  con  la tempera si può rendere.
facilmente questo verde decomponendo il solfato di rame  con  una soluzione di carbonato di soda, per cui può essere
di carbonato di soda, per cui può essere sofisticato  con  questo prodotto artificiale e coi tanti verdi a base di
d’essere quelle pitture dipinte a buon fresco, guardai  con  maggior diligenza ancor quelle che si conservano nel Real
Centauri, ove si vede chiaramente che l’artefice ha segnato  con  qualche stecca od osso l’insieme delle figure nella calce
od osso l’insieme delle figure nella calce fresca, e poi  con  somma maestria e stile toccato e dipinto le figurine su
sofisticazioni  con  altri colori azzurri sono moltissime, ma l’alluminato di
di petrolio, inducono una opacità equivalente, poichè  con  un processo diverso ma con identico risultato agiscono
una opacità equivalente, poichè con un processo diverso ma  con  identico risultato agiscono togliendo parte dell’olio
tela si può bagnarla di dietro, ma sul muro a meno di agire  con  un polverizzatore ed anche con tale uso la difficoltà
ma sul muro a meno di agire con un polverizzatore ed anche  con  tale uso la difficoltà rimane sempre rilevante, nè può
 Con  questa tempera a colla si ottiene una pittura di grande
e finire dei dettagli al punto da poterli esaminare  con  la lente senza che per questo la pittura pigli un aspetto
la pittura pigli un aspetto pesto o leccato come avviene  con  i colori a olio. I passaggi di tono acquistano una enorme
le ombre una trasparenza straordinaria. Quando si lavora  con  questa tempera si capisce facilmente il grande segreto

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