Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: comuni

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VIII Legislatura – Tornata del 13 gennaio 1862

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Rattazzi 50 occorrenze
  • 1862
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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4° Le rendite che i comuni ricavano dalla privativa sul peso pubblico e sulle piazze.

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trasferiscono per alti inter vivos, e mai si trasmettono per successione. Sono o no i comuni e le provincie corpi indefettibili per modo che i beni da

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Se si volesse stabilire in principio che i comuni è le Provincie dovessero alienare le loro proprietà territoriali per suddividerle in molte mani

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In verità io non credo utile di assoggettare le provincie, i comuni e i consorzi alla nuova tassa.

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Questa proposta io fo perchè l'esperienza mi ha dimostrato che tutte le questioni che si sollevarono tra comuni ed il Governo nell'applicazione delle

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Questi comuni saranno obbligati a cedere ai creditori i loro beai, ed allora quale sarebbe il vantaggio dell'erario nazionale? Voi raccogliereste la

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Abbiamo comuni che hanno estesi demanii; ma, se mai dalle poche conoscenze che ho della mia isola natale dovessi dedurre una conclusione, questa

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comuni, nelle estreme conseguenze, questa tassa graverà sui cittadini chiamati dalle leggi a contribuire ai pubblici dazi.

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Le provincie e i comuni non alimentano i loro bilanci se non che co' tributi. Ora, quando i loro bilanci andassero a diminuire in conseguenza della

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comuni siciliani dei debiti loro, riversando questi a peso dello Stato. Cotesta questione essendo sorta, direi quasi come per parentesi, non venne

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Parmi poi che con essa sarà abbastanza chiaramente escluso il caso che io ho proposto e che è frequentissimo, come dissi, nei comuni dell'Italia

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colpirne i comuni e le provincie.

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Crispi. Che deriverebbe da ciò? Deriverebbe un aumento di balzelli ai cittadini di quei comuni e di quelle provincie che hanno il beneficio di

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Varrà adunque la considerazione messa innanzi che, ove s'imponesse sul patrimonio di questi comuni, essi dovrebbero sopperire con nuovi centesimi

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comuni e le Provincie che posseggono un patrimonio proprio. Io credo che questo è un errore, e per parte mia io conosco molti e molti comuni che

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dalla Commissione qualche spiegazione sulle difficoltà che ho accennate. Ed invero, se vi sono dei comuni bisognosi, se vi sono degli istituti, pei quali

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Ma l'onorevole Crispi ha detto una parola che, lo confesso, ho sentito con molto dispiacere. Egli ha detto che molti comuni faranno bancarotta. Io

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Io vorrei che i comuni fossero abbastanza bene amministrati per non andar mai soggetti alla bancarotta. Negli antichi Stati non si è mai sentito il

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Quanto alla prima obbiezione, pare a me che l'onorevole Crispi, mentre si è preoccupato dei rapporti interni delle Provincie e dei comuni in

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L'una è che il voler sottoporre le provincie ed i comuni a tassa per il patrimonio che essi posseggono, siccome questo patrimonio è sempre

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Dunque, se noi esaminiamo i rapporti esterni dei comuni fra loro, come dei comuni cogli altri cittadini, vediamo che assolutamente il principio di

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Dunque quando ci si viene a dire: se voi fate pagare le Provincie ed i comuni per i loro patrimoni, questi dovranno sovrimporre gli abitanti di quel

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La seconda ragione è che queste provincie e questi comuni sono già gravati da debiti, e che il pagamento della tassa li metterà in una condizione

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. Il regno è ordinato in comuni, provincie e Stato. Questo triplice organamento è

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L'onorevole marchese Di Cavour si doleva dell'annunzio datogli, che nella Sicilia ci sarebbero dei comuni, i quali, per la nuova lassa, andrebbero in

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I comuni siciliani sino al 27 maggio 1860 erano delle amministrazioni, non dico dipendenti, ma schiave del potere.

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comuni, oppure i comuni che possedono dei canali, e che da questi canali ritraggono un prodotto affittando, per adoperare le parole della legge

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Ora, sarebbe egli giusto esentare dall'imposta i comuni ricchi? No, per certo, perchè tale esenzione ricadrebbe necessariamente, come bene avvertiva

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Infatti sono comuni (parlo sopratutto dell'Italia settentrionale, che meglio conosco) molto ricchi, altri poverissimi.

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Michelini. Dirò primieramente la mia opinione sopra la proposta fatta dall'onorevole Crispi di esentare da questa tassa i comuni e le provincie.

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Per altra parte sono comuni e provincie così povere che non posseggono nulla, e sono obbligati di far fronte alle proprie spese unicamente colle

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Signori, comuni e provincie dunque ornai sono sinonimi di regnicoli? Godono lutti dei diritti civili e politici? Comuni e provincie sono ammessibili

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Quindi lo Stato sotto quest'aspetto non è altro che un aggregato di comuni; quindi i comuni piuttosto si possono somigliare agli Stati, anzichè si

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D'Ondes-Reggio. Signori, i comuni e le provincie sono parte integrale dello Stato; i comuni anzi sono l'origine degli Stati: primamente comune e

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svizzere, mi piace anche citarle, non sono altro che svolgimento di comuni, comuni ingranditi.

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Conviene o no imporre, nei bisogni che attualmente ha lo Stato, i comuni e le provincie? In altri termini: conviene che gl'individui dello Stato

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stesso. Imperocchè si può concepire una associazione di uomini in comune, senza che vari comuni siano insieme uniti per formare lo Stato; ma non si può

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D'altronde le Provincie, ed in ispecie i comuni, costituendosi per provvedere ai comuni bisogni, originariamente si collettano per la soddisfazione

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L'onorevole deputato Crispi diceva: badate, i beni dei comuni sono destinati ai servizi pubblici. E diceva il deputato D'Ondes: badate, i comuni sono

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Aggiungo poi non esser vero, come si è detto anche dall'onorevole Michelini, che sia inutile giro di contabilità il sottoporre i comuni o provincie a

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Mi spiegherò meglio. Diceva egli: voi non dovete imporre le rendite dei beni dei comuni e delle provincie, perla stessa ragione per cui non imponete

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universalità dei cittadini quella parte di imposte di che verrebbero esonerati i contribuenti dei comuni e delle provincie i cui possessi andrebbero

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proprietà che pei bisogni di tutto lo Stato deve sottostare ad eguali pesi, che fa? Vuole che i comuni e le provincie, come ogni altro corpo morale

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essi hanno ricevuto dalla legge la capacità a possedere che hanno i singoli cittadini. Intendo bene che i comuni e gli altri corpi morali non possono

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rendite provenienti dai beni dei comuni e delle provincie, e non egualmente quelle dello Stato.

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Ma questo certamente non è rispetto alle imposte sulle rendite dei beni dei comuni e delle provincie, perchè i fondi e le casse comunali e

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La Camera ha inteso che si tratterebbe di sopprimere nell'articolo 1 le parole: le provincie, i comuni, i consorzi.

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Non dirò se si debbano o no tassare le provincie e i comuni; ho già dichiarato (mi spiace che forse non mi sono abbastanza spiegato chiaro, onde il

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Tonello. L'articolo che ci viene proposto comincia in questi termini: «Le provincie, i comuni, i consorzi e tutti gl'istituti, corpi, enti morali o

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2° Soppressione di alcuni comuni delle provincie di Milano e di Cremona.

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