comuni per dubitare che non si potessero adoperare per lo stesso scopo anche prima che i Greci ed i Romani.
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fosse preferibile qualche pezzo distaccato per le cause comuni degli altri processi a questo privilegio di non distaccarsi dal fondo ma essere deformato
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dei neri più comuni.
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Fra i rossi rintracciò il minio e gli ossidi di ferro o terre rosse comuni e nelle pitture, che egli dice a fresco dei bagni di Tito, i rossi
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la maggiore possibile resistenza alle azioni fisiche e chimiche che possano alterarne l’aspetto nelle condizioni comuni di conservazione dei dipinti;
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Le adulterazioni più comuni dell’ossido di zinco sono fatte con solfato di barite, amido, creta, biacca, carbonato di calce, e si rintracciano
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I nomi più comuni sotto i quali gli ossidi di ferro corrono per l’arte sono, pei gialli, terra gialla di Siena chiara e scura, terra gialla di Siena
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colore ed unirsi ai comuni solventi e conglutinanti dei vari generi di pittura; ed ai colori così prodotti si dà il nome di lacche.
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L’avorio, le ossa più comuni, i sarmenti di vite, i noccioli di pesca, il sughero, la carta, danno collo stesso processo i neri omonimi più usitati.
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Si è considerato qui appunto uno dei casi più comuni di un pittore, dimentico del principio che sull’arte della pittura incombe non solo la necessità
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coordinamento di osservazioni e di fatti messi in rilievo i termini costanti e comuni a ciascuno dei vari metodi di dipingere, pei quali si semplifica
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inconvenienti più comuni che seguono il casuale impiego di qualche cattivo materiale o qualche precauzione dimenticata nella foga del lavoro, più spesso
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richiedendo doti non comuni, anzi talvolta singolarissime, per essere condotte a buon fine, però nella maggior parte dei casi escludono il danno irrimediabile
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L’idea della indistruttibilità dei colori, forse per il contrasto colla tema di perderli, è delle più comuni, ma anche delle più infondate, perchè i
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si vedono resistere dippiù nelle comuni pitture. Questo primo riscontro avverte già che se sulla pittura di una parete a settentrione riscontransi i
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Ma oltre le tombe l’architettura monumentale, le case, il mobiglio, gli utensili più comuni, quanti oggetti infine potevano uscire dalle loro mani si
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più comuni.
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oggetti dipinti pervenutici dalla più alta antichità, si dimostrarono, come si provò colle analisi chimiche, partecipi delle comuni proprietà delle
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della superfice dipinta, sono dei più comuni, dei più disgustosi anche a vedersi e dei più pericolosi, perchè ognuno d’essi può condurre alla rovina e
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