IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA Oggi Mario è tornato a scuola. Egli ha ritrovato la sua maestra dell'anno scorso, i suoi vecchi compagni e qualche scolaro
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tranquillo coi tuoi compagni a ridere e a riposare. Den, den, derenden! Parlano anche ai bambini le campanelle ciarliere. Dicono: - Ecco là sulla strada già
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al mulino, unirti alla candida polvere dei tuoi compagni e diventare il buon pane che mai non si rifiuta o la pasta che farà più lieto il desco
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imposte serrate, e prova come un senso di malinconia. - Dove sarà la mia maestra? Tornerà un altr'anno? - E suoi compagni? Essi sono qua e là per i
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scuola s'inclinavano e tutti i presenti facevano il saluto romano. Mario, che era in fila coi suoi compagni proprio davanti alla lapide, si sentíva
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freddo. Ma io credo che non voglia farsi vedere da meno dei compagni più spavaldi e non voglia perdere il mantello quando giuoca tornando dalla scuola
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. Egli sa dov'è la sua casa e quella dei suoi compagni; e della sua casa egli conosce tante cose, che certo la maestra ignora. Che cosa, dunque, deve
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LA ZINGARELLA Mario è andato coi suoi compagni a vedere una comitiva di zingari che si è fermata appena fuori del paese. Povera gente, ha per casa
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, se ne prende una parola. Quando il ragazzo rimasto fuori ritorna, deve essere bravo a rivolger la domanda ai compagni per capire prima la parola
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pace i compagni e becchettano la loro parte con moderazione, ve ne sono altri che vogliono tutto il grano per sè, e s'affannano e si fanno largo per
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. Mario è coi suoi compagni, ma ci sono anche i bambini della prima classe e i ragazzi della terza e della quarta. Di fronte a loro schierano le
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paese. Mario, quantunque i suoi compagni gli dicessero di non farlo, scese giù per il dirupo, aggrappandosi alle ginestre, raccolse il fagotto, e a
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- io vorrei essere impiccato a una pianta di fragole. Tutti i compagni di Sèrafo si misero a ridere, e voi capite perchè.
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