Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Leggere un'opera d'arte

255986
Chelli, Maurizio 50 occorrenze
  • 2010
  • Edup I Delfini
  • Roma
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Strada facendo la composizione diviene più complessa e quando giunge ad essere rappresentata in pittura si articola su tre diversi livelli, come

critica d'arte

Pagina 106

Più tardi la scena comincia ad essere rappresentata in modo diverso, focalizzando il momento della “elevazione della Croce”, come possiamo vedere

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Soltanto, il cavallo, tenuto per le briglie da un uomo, accenna ad un movimento, sollevando la zampa come per non calpestare il Santo.

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Lo stesso Mantegna dipingerà una seconda volta il tema caricandolo di ulteriori simbolismi, come possiamo vedere nel San Sebastiano della Ca’ d’Oro a

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Nell'intercessione di Ester la Chiesa vide una sorta di prefigurazione simbolica del ruolo della Vergine, come mediatrice nel Giudizio Universale.

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Nel Seicento gli artisti scelgono il momento cruento dell’uccisione di Oloferne, come possiamo vedere nel famoso dipinto di Caravaggio conservato

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Sant'Agostino: È uno dei quattro Padri della Chiesa, generalmente in abiti vescovili, con mitra e pastorale; come ulteriore attributo può comparire

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Pagina 129

Sant'Ansano: Santo patrono di Siena, ha come attributi il vessillo della Resurrezione e un cuore con la scritta IHS, che è l'abbreviazione del nome

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Pagina 129

San Bartolomeo: Martire che ha come attributo un coltello, strumento del martirio, con il quale fu scorticato vivo, e la sua pelle adagiata su un

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Santa Elisabetta: Madre di San Giovanni Battista, raffigurata in genere come donna anziana col capo velato.

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Pagina 131

Sant'Erasmo: Santo martire che ha come attributo un argano riferito al suo martirio: i suoi carnefici lo sventrarono, avvolgendo poi le sue viscere

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Pagina 131

Sant'Eustachio: L’iconografia lo presenta come soldato, perché secondo la tradizione era un ufficiale dell’esercito romano ai tempi di Traiano; ha

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Santa Orsola: Santa martire di nobili origini, massacrata dagli Unni insieme a undicimila vergini, a Colonia; come attributi possiamo trovare la

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Sant'Onofrio: Santo eremita, raffigurato come vecchio dalla lunga barba con indosso una tunica; i suoi attributi sono due leoni e alcune monete

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Santo Stefano: Santo martire, ucciso con la lapidazione; indossa la dalmatica dei diaconi e come attributo presenta una pietra, tenuta in mano oppure

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Pagina 134

Il principe degli dei è raffigurato in trono o come figura stante, con una folta barba, la testa cinta di alloro; ha in mano uno scettro oppure dei

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Figlia di Giove, protettrice delle scienze e delle arti, è raffigurata come figura stante con lancia, scudo ed elmo. Suo tradizionale attributo può

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Figlio di Marte e Venere, incarna il dio dell’amore e viene raffigurato come un fanciullo alato, armato di arco, frecce e faretra.

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Figlio di Urano e di Gaia (la madre terra), dio della terra e del tempo, è raffigurato come un vecchio barbato che reca una falce, simbolo relativo

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In seguito la scena si arricchisce di particolari, come nel Ratto di Europa di Tiziano, conservato nel Gardner Museum di Boston. Qui Europa appare

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Il ritratto, come genere, nasce intorno al IV secolo a.C. in Grecia, grazie soprattutto a Lisippo, autore del ritratto ufficiale di Alessandro Magno

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Nei ritratti di personaggi illustri, come quelli di Pompeo, Cesare, Cicerone, prevale la tendenza ellenizzante, intesa a nobilitare e a comporre in

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Anche la pittura, di cui purtroppo abbiamo un numero minore di testimonianze, rispecchia questa tendenza, come dimostra il Ritratto di Paquio Proculo

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La vecchia, dipinto da Giorgione e conservato nelle Gallerie dell’Accademia, a Venezia, è il ritratto della madre usato come allegoria della vanitas

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Nei secoli successivi alla caduta dell’impero romano, il paesaggio come soggetto autonomo scompare quasi del tutto, per poi riaffiorare tra la fine

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significati moralizzanti, come nella Scena di cucina dei Musei di Stato di Berlino, dipinta da Joachim Uytewael. In un interno troviamo sparsi sul

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Nel Medioevo il nudo serve anche ad esprimere il peccato, come dimostrano i capitelli e le facciate delle chiese romaniche e gotiche, spesso nella

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decise di suicidarsi dopo aver fatto uccidere tutto quello che era servito al suo piacere, come servi, concubine, cavalli e persino cani, per poi

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Con Modigliani il nudo, come scriveva Claude Roy, è il più nudo dei nudi, perché riesce ad esprimere anche un’interpretazione psicologica; è un nudo

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Nel Novecento il nudo diventa anche un pretesto per la ricerca volta alla semplificazione delle forme, che usa come modello di riferimento la

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sente come uno schiaffo; tutta la superbia del loro portamento, ovvio che sono interessate all’amore, o magari al sesso, ma guai al partner che

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diversi. Molte opere del Rinascimento hanno un colore di tipo zonale, come il famoso Tondo Doni di Michelangelo, che abbiamo già citato, ma è soprattutto

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Il giallo, che è classificato come colore acuto, risuona di più all'interno di una forma triangolare, mentre l’azzurro ha bisogno di una forma

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, di van Gogh, dei Fauves (de Vlaminck, Derain) presenta questa peculiarità. Opere come il Paesaggio tacitiano con montagna (di Gauguin), o I girasoli

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Forma, spazio, colore e luce concorrono a determinare una rappresentazione che può essere intesa come mimesi, ovvero come “imitazione” della realtà

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La tecnica dell’acquerello utilizza un pigmento di origine minerale e la gomma arabica come legante. Il supporto utilizzato, carta o cartoncino, è

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In senso storico, l’arte come imitazione della realtà ha avuto una stagione lunghissima che si è conclusa con l’avvento del Romanticismo.

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È il modello messo in pratica, con le dovute differenze, molti secoli dopo da Caravaggio, il quale affermava di avere come unico maestro la natura

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Mutuando un termine usato in archeologia, Iconografia (“descrizione dell’immagine”), Warburg denominò i suoi studi come “studi iconografici

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ha come finalità il superamento dell’aspetto descrittivo e classificatorio tipico dell’iconografia.

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anche come allegoria del battesimo, come testimonia Tertulliano (160-220 ca.), scrittore cristiano di origini cartaginesi, che definisce “pisciculi

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UVA: È il simbolo del sangue di Cristo e può essere raffigurata come semplice grappolo, oppure in una iconografia più complessa dove lo stesso

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bianche sono delle peonie, per richiamare la definizione di “rosa senza spine”, relativa a Maria. Non è raro trovare rappresentati anche altri fiori, come

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L’immagine, che serve a simboleggiare la natura umana di Cristo, può arrivare ad assumere un carattere sostanzialmente profano, come possiamo

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stessa iconografia, si presenta come una composizione molto affollata, dove le figure sono organizzate secondo traiettorie semicircolari non

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Come esempio potremmo ricordare la Strage degli innocenti realizzata dal Maestro Fiorentino nella volta del Battistero di Firenze.

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Nel XIII secolo l’iconografia presenta dei cambiamenti: il Cristo è inginocchiato in preghiera, con accanto gli apostoli, come mostra una delle

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Pagina 83

Tutto questo è reso con un tipo di pittura riassuntiva, dove come in tutte le opere di El Greco la linea ed il colore sembrano combattersi

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Pagina 84

Ci sono naturalmente delle eccezioni, come possiamo apprendere dal Polittico Aver oidi, dipinto da Tiziano, conservato nella Chiesa dei Santi Nazaro

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Pagina 98

tema (figura 45). Il momento della agnizione di Cristo da parte dei discepoli è descritto come se stesse accadendo sotto i nostri occhi: Gesù è imberbe

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Pagina 99

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