se ti porta ferita?» «Se la ferita non fosse come il morso del cinghiale, o la cornata del cervo, ma come di spina, io preferirei, Blabante: e
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ridere guardava ad occhi fitti la faccia nascosta di Blabante. «Come ti chiami, giovane coperto? E perché te ne stai così, ora che il sole splende, e il
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ordinava le cose del pasto. Narco già spingeva, stringendo gli occhi e i denti. Ma il ramo era irremovibile come la colonna del tempio: anzi di più
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vivevano come in ogni altra valle del mondo. Sicché, dopo una sosta per cibo e riposo in quel di Rovoreto, e incamminati verso Trigento, i nostri due
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girare è questo?» bisbigliava. «Non è fatto l'uomo per andare dritto per la sua strada, da un punto all'altro, come fa la luce del sole, e non come io
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passo, e un terzo: e non scomparve. E si guardava, e si toccava, come chi si pensava morto e si ritrova vivo. Narco le aprì le braccia, e nel salato dei
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, si sono inchinati al loro conte, come usa, per mostrare rispetto e devozione». «Fido Blabante» disse Narco «questa è cosa che so... Ma, per quanto
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passi lì vede o li sente. Poi, al giusto raggio di sole, mettono fuori il germoglio. In verità, da tempo io pensavo: come è corto il mio spadino
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un terzo passo verso di lei: e qui la donna scomparve dalla vista e dall'aria come una nuvola si scioglie nel cielo d'estate. Il conte quasi cadde
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di sette passi, quando apparve di là, come laggiù in Padana, quella donna bellissima e serena coi suoi capelli lunghi e la faccia pallidamente
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cavalca, arrivarono alla Turingia e cercarono e trovarono il luogo di mago Antolfo. Andò avanti Blabante e spiegò al mago il come e il perché, saputi i
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bocca a bocca si danno, e non sulla guancia, per affettuosi saluti, o in fronte, per casta benedizione. Ma poiché ti vedo come stordito e quasi offeso, ti
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braccio poderoso che io devo piegare: e da come lo vedo dritto e massiccio, mi viene da disperare...» «Tuttavia, mio signore, conviene che tu provi. Ciò che
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vero: il tuo fiato non lo posso curare, ma posso dirti come si cura, e come scompare». «Mago, che devo fare?» «Lasciare il tuo potere: perché a rare
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spalancata, perché le mascelle soffrivano la croce, e perché, all'alba, bocca e gola erano secche come la grotta di un eremita palestino, e perché
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