Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Gambalesta

216116
Luigi Capuana 31 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Tirrena
  • Livorno
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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Piazza grande, come la chiamavano a Ràbbato quantunque non fosse poi tale da meritare quel qualificativo. La piazza era affollata di contadini, a

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fantasticava come potesse fare per evitare quel ritorno. Avrebbe voluto almeno ritardarlo. Perché? Non lo sapeva neppur lui, ma gli pareva che il

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essere incappato davvero in mano dell' Orco, come appunto sognava nell'istante in cui il rumore lo aveva destato. Il pecoraio, in fondo alla grotta

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. Infatti il ragazzo pareva fatto a posta per correre come il vento, con quelle gambe lunghe, asciutte e quei piedi larghi e solidi che le scarpe non

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' il cacciatore. - Mestiere da fannullone come lui, che è sempre affamato e stracciato e, sei mesi dell'anno, con la malaria addosso. E chi ti dà il

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? Come si fosse trovato in piena campagna per quella viottola che scendeva rapida tra due siepi di roveti, con quelle rocce che apparivano là in fondo

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Parecchi giorni dopo, nell'ospedale di Messina, Cuddu non riusciva ancora a raccapezzarsi. Si sentiva impacciato nei movimenti, come se lo avessero

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; Intanto, così tornava a dimenticare sua madre, con viva curiosità di vedere come avrebbero fatto la guerra. Oggi stesso? Domani? Dove? Per la strada o più

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saputo ritrovare la strada per tornare addietro, se avesse voluto. Ma, a poco a poco, la curiosità di vedere come facevano la guerra lo riprendeva, e

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Era arrivato con la Squadra davanti a una gran porta senza portone, come quella di Ràbbato, ma più grande assai; ed era penetrato, confuso con gli

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che all'ultimo lo conducevano via, pallido come un cadavere, coi capelli irti su la testa dal gran terrore della morte da cui era scampato quasi per

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, infilava una via, poi un'altra, lesto lesto, deciso di andare con le Squadre a Messina. Camminava come trasognato. Tutti i balconi ornati di bandiere

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passavano zitti, sotto il sole, a piccole brigate. Parecchi facevano come aveva fatto lui: si sedevano, asciugandosi il sudore, accendendo la pipa o i

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sedere tutta la santa giornata, come su gli sgabelli di mastro Antonio; e questa idea dava i brividi a Cuddu, quasi mettendosi a fare il calzolaio o il

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mi tengono fasciato così stretto stretto?... Mamma! Mamma! Sentiva parlare attorno al suo letto. Una signora diceva: - Si è battuto come un leoncino

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venuto senza sapere che farvi, e senza che ora potesse indovinare come andar oltre con l'ostacolo delle rocce che sbarravano ogni via. Il sole era già

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che colui fosse un nano fatato. Come stava dentro la roccia e come ne usciva senza che sii vedesse di dove fosse sbucato? Saltando speditamente da un

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parsi due colpi. La roccia risponde, come se là dentro ci fosse una persona che fa il verso... Ha ammazzato un coniglio compare Nunzio. Ce n'è tanti tra

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- E stai sempre solo tutta la giornata? Come ti chiami? - Pino. E tu? - Cuddu. Pino, messosi a rincorrere grilli e farfalle, gli raccontava intanto

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cedere. - Ah! Sei tu! - esclamò compare Nunzio riconoscendo il coniglio, da esperto cacciatore. - Oggi però non sei riuscito a farmela!... Senti come

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. - Buona caccia, compare Nunzio! - Vi saluto, compare. Se avete comandi pel paese... - Grazie... E tu, panperso, questa sera a casa! Chi sa come piange

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, egli disse a Cuddu: - Questo, il più grosso, sarà per tua madre. Su, marcia! Come se con questa parola compare Nunzio gli avesse stroncato le famose

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dirai: - Compare Sidoro, mi manda la mamma per quel che sapete. - So io come debbo poi fare. Via: e non fermarti per strada; è meglio che arrivi tu

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lettera era là dentro, avvoltolata come un cannellino. Sarebbe stata bella che quell'omo l'avesse mangiata! - soggiunse Cuddu ridendo. - Lo sapeva, giacché

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Cuddu non prorompesse in pianto a quel: quasi, quasi!... Se il birraccio ne avesse presa una, quella con la lettera, come pareva volesse fare? Cuddu si

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, pallidi come cenci lavati, col terrore della morte negli occhi, barcollanti su le gambe, e diretti verso il carcere là vicino. Quel furibondo cominciò a

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paese, lungo lo stradone, in cerca di grilli o a raccogliere more delle siepi, solo, perché nessuno aveva gambe spedite come quelle di lui. E la mamma

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: - Il re è sempre re, e le cose tornano, presto o tardi, come prima! - così ella temeva che i birri, usciti di carcere, non se la prendessero con Cuddu

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il comando della ragazzaglia, e la sgridava anche lui come l' istruttore; i suoi militi però marciavano assai meglio di quegli altri in fondo alla

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Pur troppo, lo avevano mezzo bruciato il bel Palermo, come aveva detto quel vecchio contadino! Que e là, lastricato sossopra, case crivellate da

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per la lettera. - Hai fatto la strada a piedi? - Parte a piedi, parte sui carretti dei carrettieri. - Come gridano al tuo paese? - Viva la Tàlia

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