m'avete vuotate le tasche! - Una volta non fa legge. Come all'orologio scoccarono le due, la principessa era diventata inquieta, si guardava attorno
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Immediatamente, come il prefetto non fece nessuna difficoltà, cominciarono i preparativi. La giunta compilava il programma, faceva ripulire da capo a
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. Un altro segnale, e due cavalli partirono, come freccie. - Hop!.. su!.. ah!.. - si gridava da tutte le parti, agitando le braccia, facendo schioccar
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trentamila lire... Sotto il colpo di quelle rivelazioni, la principessa si disturbava, contristata dello sperpero della sua fortuna. - Come si fa, un
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Stupito della sua temerarietà, don Delfo fuggiva ancora dalla dolceria, provando già ogni specie di sintomi; e come vide lume in casa di Rocco Minna
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sotto le sue forbici come la lana quando tosano, e i suoi rasoi portavano via le barbe, di un colpo solo, senza lasciare il più piccolo frego sulle
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Per una settimana Salvatore non si potè levar di testa il ricordo della serata della principessa. - Come erano magnifici quei grandi saloni, con quei
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. - Via, si persuada una volta! - diceva la Giordano. - Nessuna casa si presta come la sua; e poi, sotto la sua direzione, sarebbe assicurata la più
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d'involti azzurri, rosei e giallo-chiari; spiegando quanto era costato questo e quanto quello e come non si fosse finito più presto per fare ogni cosa con
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salone in mano ai giovani di bottega. La carezzava, la vezzeggiava, come una bambina; non gli pareva vero di poterla chiamare sua moglie, di
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per un pugno di soldi! Agostino aveva anche lui il muso lungo, come se sentisse il peso di quella disgrazia, e non diceva nulla. - Insomma, non è morto
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Salvatore, col mandolino sotto il braccio, come fosse la scatola dei rasoi, diceva ogni tanto: - E Agostino, che gli è successo? - Niente, ora viene
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, in camicia. - È questa l'ora di tornare a casa? Briaco come un maiale? - cominciò a gridar lei, guardando sotto il letto, con la coda dell'occhio
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, lasciate il salone a uno che si accolli parte dei debiti, e aprite una bottega più modesta. - Ma come, dopo tanto lavoro?.. - Che volete! La sorte quando
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la sua antica proprietà, e non si raccapezzava. - È qui? La casa era sfondata, il tetto e i muri divisorii abbattuti come da un terremoto, ingombrando
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al quarto piano - una gente tranquilla che badava ai casi proprii - pareva sempre come se fosse morsicata dalle vespe. Essa non faceva altro che
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tutto il cortile, deliberò di metterlo in collegio, come aveva fatto la baronessa Scilò, dalla quale non aveva potuto essere ricevuta. - Dov'è il
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? Non gli volete dar la piccola? Allora dategli la grande. Il De Franchi, come era stato portato a mille e cinquecento ai Tabacchi, e non aveva nessuno
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altro articolo sicuro... Alberto contava d'impiegare i suoi risparmii e lo lasciava fare, occupato come era al suo ufficio e ad andar dietro ad
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come quel baccalà del figliuolo, un sangue di pesce, con tutti i malanni addosso e frattanto sempre con la testa a ballerine e commedianti! Per questo
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sete inestinguibile, e ad ogni ripresa del giuoco tracannava enormi bicchieri d'acqua ghiacciata, soffiando, sudando come un orciuolo, ripigliando le
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d'essere un pezzente; s'era vestito a nuovo, portava il cappello di traverso, e la pancia gli scoppiava, come a un vero barone. Donna Mena si raccomandava
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quale, appena lo vide spuntare, si alzò a precipizio, per aprirgli. - Compare, come state? È tanto che non ci si vede!.. Accomodatevi, compare... Ma
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serratura, e trinciò l'aria col rasoio, gridando: - Qui c'è uno assassinato! - Che?... Come?... Donna Vincenza attaccò l'occhio al buco, e si tirò
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. - Come, non sapete trovare dieci mila lire? - Le trovi lei, se può. Io non mi fido di trovare neanche un soldo. Non sa che gli ultimi denari sono stati
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come dire al muro. Se qualche volta donna Cecilia, trovandosi di buon umore, arrischiava una lira, sia che vincesse o perdesse lasciava subito il suo
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Ora, come i nodi si aggruppavano sempre più intorno al pettine, la casa Roccasciano era molto meno affollata di prima. La principessa andava peggio
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vederlo nudo come lo aveva fatto la mamma, con quelle sue spalle quadrate e quelle gambe che parevano di bronzo, avrebbe voluto cambiar la legge, per
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ripeterlo, se vuoi che l'amicizia duri. - E voi, fattore che non so come vi chiamate - gridò Alfio fingendo di andare in collera - sapete forse che io
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leva quest'anno, ti dico... Quando mai s'è dato peso alle parole d'un bardassa come quello?.. A mettersi con lui sarebbe una viltà. - Vile sei tu, che
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motti dei compagni, e trovava il tempo di sgretolare coi denti bianchi un grappolo biondo. - Non debbo assaggiarla l'uva di quest'anno? Come se non
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andava ripetendo donna Giovanna - Quella femmina ti porterà alla rovina, come ne ha portati tanti altri; è tua madre che te lo dice... Ma era lo stesso
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Come donna Giovanna s'accorse che suo figlio ridiveniva lo stesso d'un tempo e pareva non pensasse più a quella cristiana, cominciava ad aprire il
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lingua le fosse cascata nel momento che aveva cominciato a parlare. Alfio, giallo come un morto, si dirigeva all'uscio. - Alfio, Signore!.. dove vai
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denari! - Sicuro che non ce n'è, dopo che se li mangiano tutti loro!.. -E il segretario che s'è fabbricata la casa!.. - E la maestra italiana!... - Come
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