bruna | come | una bruna notte, e malinconica come la luna! Io mi chiamo |
Penombre -
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bruna come una bruna notte, e malinconica | come | la luna! Io mi chiamo l'amore, l'amor mi chiamo, e sono il |
Penombre -
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- ecco il crepuscolo, la luce è sorta! Giovinettina lieta | come | una lieta mattinata, e candida come un poeta! |
Penombre -
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Giovinettina lieta come una lieta mattinata, e candida | come | un poeta! |
Penombre -
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da poco. Notizie prossime, | come | cartoline di saluti, come telefonate frettolose. |
Il letto vuoto -
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da poco. Notizie prossime, come cartoline di saluti, | come | telefonate frettolose. Spettacolini per gli intimi, giostre |
Il letto vuoto -
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pensa sempre a sé | come | invariabili, ma non avrei che sarei durato, come carne che |
Ritorno a Planaval -
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a sé come invariabili, ma non avrei che sarei durato, | come | carne che cammina, come pensieri sentlrnentr e vite altrui |
Ritorno a Planaval -
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ma non avrei che sarei durato, come carne che cammina, | come | pensieri sentlrnentr e vite altrui che ti si avvinghiano e |
Ritorno a Planaval -
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colpo al cerchio uno alla botte per non tornare a Planaval, | come | del resto ti ho visto, anche tu, stampata nella foto, hai |
Ritorno a Planaval -
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abete scroscia | come | un torrente. |
Salva con nome -
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che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, | come | un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno |
Il paradiso sui tetti -
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ha uno sguardo. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Sarà | come | smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere un |
Il paradiso sui tetti -
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la morte e avrà i tuoi occhi. Sarà come smettere un vizio, | come | vedere nello specchio riemergere un viso morto, come |
Il paradiso sui tetti -
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vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto, | come | ascoltare un labbro chiuso. Scenderemo nel gorgo muti. |
Il paradiso sui tetti -
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l'anima arricchita, e la valigia piena di abbozzetti: | come | lieto rivedi i cavalletti che abbellano la tua stanza |
TAVOLOZZA -
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rivedi i cavalletti che abbellano la tua stanza romita, e | come | lieto ai muri prediletti appendi la tua preda, al mar |
TAVOLOZZA -
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ai muri prediletti appendi la tua preda, al mar rapita! Poi | come | è dolce raccontar gli eventi agli amici del tuo viaggio |
TAVOLOZZA -
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apro solo oggi internet. Ed ecco che ti sento dar di cozzo, | come | quei cerbiatti che nei riti di Venere, cioè in Lucrezio, si |
Disturbi del sistema binario -
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cioè in Lucrezio, si scontrano dall'aItra parte del fiume. | Come | te, di là dal Po. Che sfreghi la tua (la vostra) pietra |
Disturbi del sistema binario -
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Libellula dalle ali dorate. La leggiadra creatura, bianca | come | la neve, fulgida come l'astro e come l'aura lieve, vedea |
Trasparenze -
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dorate. La leggiadra creatura, bianca come la neve, fulgida | come | l'astro e come l'aura lieve, vedea sotto le spire della sua |
Trasparenze -
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creatura, bianca come la neve, fulgida come l'astro e | come | l'aura lieve, vedea sotto le spire della sua danza folle |
Trasparenze -
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le corolle: rose, geranii, mammole, anemoni e giacinti, | come | da un vago fascino di arcana ebbrezza avvinti, si |
Trasparenze -
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dalla mammola al giglio, dal geranio alla rosa, | come | chi cerca alcuno nella folla, né il vede, s'alza, scende, |
Trasparenze -
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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | Come | appena disparve il fulgor di quell'ale i Bòtoli, i Ramarri, |
Trasparenze -
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e alla cicoria! Le favole ritornano care nella memoria, | come | il primo giuocatolo e come il primo amore; ma poi, quando |
Trasparenze -
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ritornano care nella memoria, come il primo giuocatolo e | come | il primo amore; ma poi, quando più invecchia e si fa triste |
Trasparenze -
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ti parlo,come uno sparviero sono leggero ; | come | l'augel che bee l'aure remote in cui le note vibran forse |
Penombre -
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lasciato i nomi dei luoghi, mi piace osservare | come | gli esseri umani cadano inghiottiti dai paesaggi. |
Salva con nome -
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Eh, che mai fa ? - Dipingo. - Oh bello, oh bello! ... - Ma | come | ? - Come posso. - E cosa ? - L'onda. - L'onda del mar? ... |
TAVOLOZZA -
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mai fa ? - Dipingo. - Oh bello, oh bello! ... - Ma come ? - | Come | posso. - E cosa ? - L'onda. - L'onda del mar? ... ci metta |
TAVOLOZZA -
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fa, lassù a Milano? - Al prossimo di buona volontà lo vendo | come | l'ostriche e il merlano. - La gente crolla il capo e se ne |
TAVOLOZZA -
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di oleandro contro l'edera ecco il secondo pensiero; | come | guardare meglio, come raccogliere quel dettaglio dal |
Dal balcone del corpo -
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l'edera ecco il secondo pensiero; come guardare meglio, | come | raccogliere quel dettaglio dal silenzio. E mentre resta |
Dal balcone del corpo -
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alle parole, cuci le parole tra loro, guarda una foglia | come | viene soffiata lontano. |
Salva con nome -
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piacerebbe domandarti qualche cosa che funzionasse | come | una domanda, e non questo continuo accondiscenderein questa |
Ritorno a Planaval -
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venuta dal mare. Tutto accogli e scruti e respingi da te | come | il mare. Nel cuore hai silenzio, hai parole inghiottite. |
Il paradiso sui tetti -
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inghiottite. Sei buia. Per te l'alba è silenzio. E sei | come | le voci della terra - l'urto della secchia nel pozzo, la |
Il paradiso sui tetti -
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ripensa sempre. Sei la camera buia cui si ripensa sempre, | come | al cortile antico dove s'apriva l'alba. |
Il paradiso sui tetti -
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teco errando, pallida Sofia, | come | una chiesa, era piena di squilli l'anima mia ; come una |
Penombre -
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Sofia, come una chiesa, era piena di squilli l'anima mia ; | come | una selva era piena di trilli l'anima sacra alla |
Penombre -
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della metropolitana mi ruota nel petto e nella testa | come | la tromba marina che oggi si è abbattuta sul litorale. |
Salva con nome -
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eterne solitudini ride il sole | come | un pazzo, e le fervide risate son di raggi immense ondate; |
Penombre -
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nel mio cranio, orsù, ti sdraia; tavolozza, si sbadiglia? | come | un feretro sei gaia!... in un dente che somiglia a una |
Penombre -
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d'argento son le nuvole... Io non l'ho sul mio pennello; | come | brilla la campagna, come è buio il mio cervello! Questo |
Penombre -
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Io non l'ho sul mio pennello; come brilla la campagna, | come | è buio il mio cervello! Questo dente che si lagna il mio |
Penombre -
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verme putrido d'amor!- Nelle eterne solitudini ride il sole | come | un pazzo, e le fervide risate son di raggi immense ondate: |
Penombre -
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sola, ma ha un gatto e un cane.Mi piace. Non mi fa paura | come | mia madre.Ama gli insetti. Io amo gli insetti. Non ha |
Dal balcone del corpo -
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uno più uno. Solo io sola lei. Mi potrebbe prendere senon | come | figlio come ranocchio. Uno di quei rospi che cigolano sui |
Dal balcone del corpo -
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Solo io sola lei. Mi potrebbe prendere senon come figlio | come | ranocchio. Uno di quei rospi che cigolano sui pentoloni |
Dal balcone del corpo -
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un giorno tranquillo, di luce fredda | come | il sole che nasce o che muore, e il vetro chiuderà l'aria |
Il paradiso sui tetti -
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per sempre, nel tepore dell'ultimo sonno: l'ombra sarà | come | il tepore. Empirà la stanza per la grande finestra un cielo |
Il paradiso sui tetti -
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supino. I ricordi saranno dei grumi d'ombra appiattati così | come | vecchia brace nel camino. Il ricordo sarà la vampa che |
Il paradiso sui tetti -
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Egli pensò che il cuor tremi alle soglie dell'anima così, | come | le stelle treman la notte, alle divine porte fin che la |
Poesie - La morte di Tantalo -
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su le terrene cose l'occhio non sosta, l'occhio si dispera, | come | un'ala ferita ai cieli tende. Io voglio la tristezza delle |
Poesie - La morte di Tantalo -
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azzurra e grigio stelo. Il mio cortile è triste molto, | come | il suono di una placida campana sotto un cielo di nuvole e |
Poesie - La morte di Tantalo -
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mi ascolti non aver pietà, non lacrimare delle mie sventure | come | quel Cristo nell'oscurità. Ah, quel Cristo, lo vedi? egli |
Poesie - La morte di Tantalo -
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nell'oscurità. Ah, quel Cristo, lo vedi? egli moriva così, | come | ora, desolatamente, quando venni alla cella che mi chiude. |
Poesie - La morte di Tantalo -
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morrà più: mi guarda nel buio e trema quando il lume trema | come | i fanciulli se la sera è tarda. A poco a poco si |
Poesie - La morte di Tantalo -
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o un abate incipriato? L'anima è morta ed io ne son sicuro. | Come | una fonte semplice e tranquilla donò la gioia alle riarse |
Poesie - La morte di Tantalo -
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tenere per la sua sete giovane una stilla! Morì così, | come | un ignoto sole spento su le fiorite primavere. Chi batte |
Poesie - La morte di Tantalo -
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grigia bara? Mi ricordo di te, sola; eri bionda, esile | come | un sogno giovinetto, pallida come un astro mattutino; te |
Poesie - La morte di Tantalo -
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sola; eri bionda, esile come un sogno giovinetto, pallida | come | un astro mattutino; te sola, nell'oscurità profonda del mio |
Poesie - La morte di Tantalo -
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Chi tenta l'ombra che stagnò nei trivi in cui le donne | come | idee mal certe più volte si volgean tentando i vivi? Chi |
Poesie - La morte di Tantalo -
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so perché lo faccia. Forse perché così trova il suo cibo, | come | le rondini, ma perché sempre solo su due dimensioni, senza |
Ritorno a Planaval -
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ci sono ricordi su questo viso. Solo un'ombra fuggevole, | come | di nube. L'ombra è unida e dolce come la sabbia di una |
Il paradiso sui tetti -
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un'ombra fuggevole, come di nube. L'ombra è unida e dolce | come | la sabbia di una cavità intatta, sotto il crepusculo. Non |
Il paradiso sui tetti -
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alle cose passate. Ieri, dalla breve finestra è svanito | come | svanirà tra un istante, senza tristezza nè parole umane, |
Il paradiso sui tetti -
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più, ogni traccia resta un po' e poi svanisce. Esattamente | come | le vite. Come la folla di visi che baluginano (quanto?) |
Dal balcone del corpo -
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resta un po' e poi svanisce. Esattamente come le vite. | Come | la folla di visi che baluginano (quanto?) settanta, |
Dal balcone del corpo -
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rammento. Io la vidi aperta sul mare, | come | un occhio a guardare, coronata di nidi. Ma non so né dove, |
Poesie - La morte di Tantalo -
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nidi. Ma non so né dove, né quando, mi apparve; tenebrosa | come | il cuore di un usuraio, canora come l'anima di un |
Poesie - La morte di Tantalo -
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mi apparve; tenebrosa come il cuore di un usuraio, canora | come | l'anima di un fanciullo. Era la finestra di una torre in |
Poesie - La morte di Tantalo -
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stelle. E non c'era più nessuno da tanti anni, nella torre, | come | nel mio cuore. Sotto la polvere ancora, un odore appassito, |
Poesie - La morte di Tantalo -
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ancora, un odore appassito, indefinito, esalavano le cose, | come | se le ultime rose dell'ultima lontana primavera fossero |
Poesie - La morte di Tantalo -
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delle cose. Lacrimava dolcemente quietamente per ore e ore, | come | un piccolo fanciullo malato. Dopo, per la finestra veniva |
Poesie - La morte di Tantalo -
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una polka di Strauss. All'improvviso un rumore, | come | di un carro, come di un mare in tempesta. Un susseguirsi di |
Il letto vuoto -
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di Strauss. All'improvviso un rumore, come di un carro, | come | di un mare in tempesta. Un susseguirsi di tuoni rotolanti |
Il letto vuoto -
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filtri voluttuosamente oltre i diafani fili di pioggia | come | lame d'acciaio vibranti. Così l'anima mia si discolora e si |
POESIE -
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tenui spire l'universo volle abbracciare. Ahi! che svanita | come | nebbia bianca nell'ombra folta della notte eterna è la |
POESIE -
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gorgoglii nel teschio mio, o santa origine del santo oblio, | come | un intingolo della massaia quando i fittabili tornan |
Penombre -
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; quando gorgoglii è tutto tuo l'ingegno, o a poco a poco, | come | un intingolo, ti fai bollente del mio cranio al foco? Ah, |
Penombre -
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t'aiutano i miei dolori; se cacci l'anima dal suo canile, | come | dal rischio si caccia un vile; se, ubbriacandomi come un |
Penombre -
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come dal rischio si caccia un vile; se, ubbriacandomi | come | un idiota, conquisto i meriti di un'arma vuota, e posso |
Penombre -
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credo che mi avverta, spegne la luce e chiama al posto mio, | come | una volta ma da sempre più lontano. |
Ritorno a Planaval -
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casi | come | questo sorridendo, un pochino vergognandomi,di solito |
Ritorno a Planaval -
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libera. Finalmente puo abbandonarsi all'immaginazione, | come | da ragazza. Di nuovo può riempirsi di attesa. |
Il letto vuoto -
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un simbolo di qualcosa, ma proprio perché sono una cosa | come | un'altra: sassi. |
Ritorno a Planaval -
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stanza illuminata all'altra delle nostre case rispettive, | come | se non avessimo niente da inventare, come se tutti e due |
Ritorno a Planaval -
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case rispettive, come se non avessimo niente da inventare, | come | se tutti e due non avessimo da lavorare o da frugare |
Ritorno a Planaval -
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per sbaglio si scopre ed è un gioco bellissimo: vedere | come | l'altro si fa piccolo, come si chiude nel suo disonore e si |
Ritorno a Planaval -
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è un gioco bellissimo: vedere come l'altro si fa piccolo, | come | si chiude nel suo disonore e si ricorda di una sua faccenda |
Ritorno a Planaval -
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veramente. Se n'è andata al mare e mi ha lasciato qui | come | un cretino. |
Ritorno a Planaval -
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del loro male; vedo a volte avanzare gruppi di adolescenti, | come | in un bosco, e vedo gli alberi al passaggio abbassarsi |
Ritorno a Planaval -
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arrivando di sorpresa, così violento e di già nauseante | come | un tradimento. |
Ritorno a Planaval -
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siamo visti, tu coi capelli raccolti vestita di lana | come | una vecchietta buona, io con la pancia sui pantaloni |
Ritorno a Planaval -
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a bu, boira. Come, | come | restar fra queste mura quando sapete che son fioriti il |
Penombre -
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e le placide sponde delle profonde - gioie albergatrici? | Come | restare? Abbacchiano le noci sulle montagne ; già dei |
Penombre -
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insegne oscure, di ripinture - parlano fra loro. Come, | come | restar fra questi avelli che chiaman stanze? Copron di |
Penombre -
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parlando, alzandomi | come | un ossesso, ti accarezzo la fronte, le guance, pero - |
Il letto vuoto -
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e di rose, e il vo' scrivere in versi alessandrini: | come | fanciulle flebili e amorose cantin le cetre dai sonori |
TAVOLOZZA -
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di rosa e gelsomino, o le rime dal turbine accozzate, | come | foglie cadute in sul cammino? O la canzon della notturna |
TAVOLOZZA -
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e di rose, e il vo' scrivere in versi alessandrini; | come | fanciulle flebili, amorose, cantin le cetre dai sonori |
TAVOLOZZA -
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accelerando il piede, o amate saltellar lungo il selciato, | come | le donne sue Napoli vede? O come anella musiche, alle dita |
TAVOLOZZA -
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lungo il selciato, come le donne sue Napoli vede? O | come | anella musiche, alle dita i legnicciuoli della catalana, a |
TAVOLOZZA -
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scandalezzato riede, o amate saltellar lungo il selciato, | come | le donne sue Napoli vede?- Datemi un nappo, datemi dei |
TAVOLOZZA -
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è questo diario dove giungono, discrete, le parole | come | gli uccelli d'alba silenziosi quando Toscana è l'orma del |
L'ora felice -
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fosse l'ansia di una via alberata, Val di Chiana che fugge | come | gli anni, all'insaputa. Sono per te che resti mentre vado |
L'ora felice -
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Riemergo nuotando da quel fango e buco nero, mmi sveglio | come | reduce da un bagno, trafitto di sudore, gesticolo |
Il letto vuoto -
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in casa, guaisce da due giorni E | come | un pianto dirotto. La vicina dice che il padrone s'assenta |
Il letto vuoto -
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bianche chiome, a cinque lustri errando nella vita, vecchio | come | una quercia, e affranto come un sibarita. E lo sa Iddio se |
Penombre -
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errando nella vita, vecchio come una quercia, e affranto | come | un sibarita. E lo sa Iddio se la mia perla fina, questa |
Penombre -
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dei calci fraterni turbava il fondo, e, poiché il fango sal | come | la nube, come l'incenso e la prece devota, sul bianco viso |
Penombre -
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turbava il fondo, e, poiché il fango sal come la nube, | come | l'incenso e la prece devota, sul bianco viso del natante |
Penombre -
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mi credean dabbene e poveretto. Anch'io le amavo, e un dì, | come | deserti vidi i balconi del convegno antico, chiesi novelle: |
Penombre -
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più. L'altra tornò nella sua casa stretta, oscura, pudica | come | la bara della estinta amica. E più di quella restò forse |
Penombre -
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Dimenticato anch'io, son mesi e mesi che ho mutato cammin, | come | gli uccelli che sul miglio infedel piansero molto, poi |
Penombre -
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che è una voce di vivi ed è perplessa, stupida immortale, | come | un pensiero animale. |
Ritorno a Planaval -
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nel bagno a lavarsi gli occhi, ad azzurrarsi le palpebre, | come | per una festa. |
Il letto vuoto -
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con gli occhi dai quali sono nato: ed è l'ultimo sguardo, | come | se non avessi mai smesso, adesso che ho due anni, dieci, |
Il letto vuoto -
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la morte, ma i morti mi raggiungono oggi e mi abitano, | come | padroni delle notti. Sono in Scozia e cammino lungo il |
Il letto vuoto -
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