Penombre
Giovinettina bruna come una bruna notte, e malinconica come la luna! Io mi chiamo l'amore, l'amor mi chiamo, e sono il raggio e il gaudio del primo
Penombre
Quando ti parlo,come uno sparviero sono leggero ; come l'augel che bee l'aure remote in cui le note vibran forse degli angioli d'Iddio! Sul cranio
Penombre
E teco errando, pallida Sofia, come una chiesa, era piena di squilli l'anima mia ; come una selva era piena di trilli l'anima sacra alla malinconia
Penombre
Nelle eterne solitudini ride il sole come un pazzo, e le fervide risate son di raggi immense ondate; per le selve e i precipizi, lungo i solchi e
Penombre
santo oblio, come un intingolo della massaia quando i fittabili tornan dall'aia ; quando gorgoglii è tutto tuo l'ingegno, o a poco a poco, come un
Penombre
Qui a bu, boira. Come, come restar fra queste mura quando sapete che son fioriti il monte e la pianura, e conoscete, conoscete le valli e le pendici
Penombre
Il marchio aspetto delle bianche chiome, a cinque lustri errando nella vita, vecchio come una quercia, e affranto come un sibarita. E lo sa Iddio se
Penombre
a ragazze accompagnati, mi vedevan soletto e mi credean dabbene e poveretto. Anch'io le amavo, e un dì, come deserti vidi i balconi del convegno
Penombre
soldo fra le vecchie coscie, ed entra in chiesa, e non ti riconosce! Elemosina a lei che, a mane e a sera, vaga in sogni di fame e di preghiera. Come
Penombre
Ella era nuda come un fior d'Iddio liberamente nei campi sbucciato; però pel ballo si adornava, ed io le stava allato. Creature del cielo, angeli
Penombre
brevi, vetri appannati, e amabili grilli del focolare! Voglio l'uscio inchiodare, cantar l'inverno io vo'! Come cadenze tremule di cori in lontananza
Penombre
Domus et placens uxor. La bella neve! scendete, scendete, leggiadri fiocchi danzanti nei cieli; come perluccie coprite, pingete i tetti, i tronchi
Penombre
chiuso adesso fra quattro assicciuole? I preti gli parlarono in latino girando intorno colle negre stole. Come due remi a un naufrago legati le stan
Penombre
Quella superba sua faccia serena passar la vidi tra la folla oscena, e vidi gli occhi della folla ardenti sprofondarsi ne' suoi, come attoniti e
Penombre
: Oggi riposo! E avrei voluto aver sul mio scrittoio qualche ranocchio fetido e squarquoio per contemplarlo, e stabilir confronti, e saper come la
Penombre
. Piangono come vedove le biade, e l'elegìa, battendo stelo a stelo, addormenta le selve e i nidi invade, i nidi pieni di piume e di gelo. Che narrano le
Penombre
. Vorrei darle la mia sete di baci non noti al mondo; come un aratro sul suo sen giocondo vorrei passare, e nell'ansia vederla agonizzare. E poi narrarle
Penombre
natura, nella tua dolcezza chi mai le sventurate anime arresta?.. Il poeta languìa per l'amarezza, come un uom che morisse in una festa.
Penombre
biancheggia, non batton fronda i platani per le deserte vie, sparse di strane ombrìe. Qui il tarlo, occulto e vigile come le noie umane, solo negli
Penombre
Ancor vederti sembrami le braccia dimenare come una giovin rondine che tenti di volare, povero bimbo, piccolo cadaverin sepolto! Quel tuo vergine
Penombre
coglie sonno felice, e il capo dondoli come un vecchietto che sogni il ciondolo del suo berretto: quando, le deboli braccia incrociate e le finissime
Penombre
; come un mesto palombaro nel mare, io discendo nel cor che Iddio m'ha dato, e mi guida le perle a rintracciare il respiro del bimbo addormentato.
Penombre
Come è bella la sera in mezzo ai monti! Te ne ricordi?... ti ricordi quando si vagheggiava i rapidi tramonti, e tornavamo a braccio, e sussurrando
Penombre
nido, per celebrare come meglio ponno gli antichi amor del nonno.
Penombre
Come un mortale anelava il fuggente globo di Venere; e le montagne sotto il dì nascente parean di cenere. Era l'ora del sonno, e del dolore, e dei
Penombre
! Lo vidi affaccendato i vessilli a intrecciare, mentre, insieme alla fante, io l'aiutava ad allestir l'altare; come officiò esultante, come pura la
Penombre
scongiuro, per la madre mia! Chi è là che stappa ?... Dio lo salvi dal Limbo e dalla Trappa! Giù come fiume per allegra valle, giù come treccie per
Penombre
sincer, quando a braccio di donne fugaci correvamo i perduti sentier!. . . Poichè porvi non vale alla mostra, come due palinsesti d'amor; e pur leggervi
Penombre
La caravana dei desiri miei verso di voi salìa, donna divina, come una fila di camelli ebrei al limitar di mistica piscina. Oh se giungeva ad
Penombre
nebbia di candido velo passavi come una figura in cielo, presago cuor! sulle mie guancie smorte sentir mi parve il soffio della morte!... Oggi un
Penombre
, come in un tempio, inginocchiati. Canto l' ebrezze dei bagni d'azzurro, e l'Ideale che annega nel fango... Non irrider, fratello, al mio sussurro, se
Penombre
uscito a coglier gigli di una regina per i biondi figli!... Il falco sghignazzava nell'azzurro del ciel come buffone, e il mesto animo mio gli perdonava
Penombre
Vorrei, fanciulla, esser nel tuo corsetto, e, come un serpe ai dì di luglio, in giri voluttuosi errarti intorno al petto: errarti intorno al petto, o
Penombre
coraggio, la fede, e le vertigini de' miei vent'anni! Fammi ancor bello, fammi ancora buono, come nei lieti dì che il cor sbucciava dai primi versi
Penombre
dolce viso che in paradiso tondeggierà! Corna a ponente, luna crescente! Oh come è limpida la collinetta, e l'aria pura sulla pianura ; oh senti i cori
Penombre
. Quella che, mi sovvien, spesso hai guardato come si guarda un morto, non già coll'occhio di chi pensi al fato di un Dio risorto! Povera croce!... e ne
Penombre
O armoniosa quiete del villaggio, balsamo sospirato un anno intiero, o pace della mia anima, e raggio del mio pensiero! Come sei tutta buona e tutta
Penombre
donna che sembri uno stelo. O donna piena di gioie e di luci, se tu conduci al cimitero, il cimitero è bello come un gioiello: se per te rode il verme è
Penombre
sospirano d'amor come i poeti dell'Arcadia; le orchestre nei teatri fremono melodie, travolgon balli, e delle donne, come cigni bianche, dai palchetti
Penombre
alla sua gonna, come si attacca un fior, e della sua celeste anima d'ava farne rugiada benedetta ancor! Ella è discesa nella fredda terra, e dal buio
Penombre
ricordo ancora! Quanta speranza ti cantava in petto, come ridendo correvamo allora! Davanti alle placide chiesette del monte, allora, rammentati, chinavi
Penombre
fanciulle in danza; in fondo in fondo aprivasi un arco a sesto acuto, e, come un detto arguto, traea le menti a sè. E vi parean riflettere le pallide figure
Penombre
un'aria pia, par che guatin l'azzurro, occhiaie smorte, e della luna la fisonomia; quando alle soglie, che il voto sigillò come una bara, del sagrestan
Penombre
mummie nelle corteccie frolle, e dalle vecchie ampolle frangea scintille il sol. Come una freccia argentea, dalla mesta vetrina, la man sottile e
Accademia della crusca
