Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: comare

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la  comare  Angiola.
 Comare  Pina ha ragione!...
 Comare  Pina, fate voi... Caterina!...
 comare  Nedda! Lasciatela star qui...
bambino sta bene,  comare  Nedda?
avete detto,  comare  Santa?
so,  comare  Lola, arrivo in questo momento.
 Comare  Santa qui, che stava dicendomi...
 comare  Santa, che va in chiesa quando non c'è più nessuno!
venuta la  comare  Angiola a narrarci...
 Comare  lana, non vi perdete d'animo ! Guardate...
 comare  Santa, che andate a confessarvi?
 comare  Camilla, dalla porta dello stallatico)
che punto è la messa,  comare  Santa?
colla mantellina sul braccio, a  Comare  Camilla)
intendete dire, zia Pina? forse il matrimonio di  comare  Nedda con compare Cola...
capisce che siete di casa ormai,  comare  Santa.
 Comare  Lola, che ve ne andate così, senza dirci niente?
sotto la tettoia fa segno a sua moglie di andarsene a casa.  Comare  Camilla via).
capita, perchè no? Ridete,  comare  Caterina?... Ai vostri comandi.
sta meglio  comare  lana... Queste nozze ce le mangeremo presto?...
 comare  Angiola scrolla il capo, senza rispondere, la fanno
avete,  comare  lana?... Quando si è in grazia di Dio, si sta sempre
vero,  comare  Caterina, che per le figlie di Maria ci pensa il padre
 comare  Angiola appare, ansante, sull'uscio di destra; le sorelle
così all'improvviso? Tutti se ne avvedono e domandano:  Comare  lana che ha?
voi non andate neppure alle funzioni di Pasqua,  comare  Santa? Volete che recitiamo insieme il santo rosario?
ALFIO, dalla destra, TURIDDU, LO ZIO BRASI, LA GNA' LOLA,  COMARE  CAMILLA e LA ZIA FILOMENA
un altare per la messa cantata! Vogliamo cantarla noi,  comare  Caterina, senza il padre spirituale?
Se volete essere accompagnata... Tu, Camilla, resta qui con  comare  Nunzia, se mai.
Eh! Ci vogliono i massai del tempo antico!... Allegra,  comare  Iana. Non è niente!
null'altro. Per ciò le vicine l'avevano soprannominata  comare  Formica. Non ostante la povertà e la fatica, comare Formica
comare Formica. Non ostante la povertà e la fatica,  comare  Formica era sempre di buon umore. - Che ve ne fate dei
era sempre di buon umore. - Che ve ne fate dei quattrini,  comare  Formica? - Quando saranno parecchi, me ne farò una
tornavano a domandarle: - Che ve ne fate dei quattrini,  comare  Formica? Quando ne avrò parecchi li darò ... a chi non li
tornavano a domandarle: - Che ve ne fate dei quattrini,  comare  Formica? - Quando ne avrò parecchi mi farò fabbricare un
E facendo andare e venire la spola tra l'ordito del telaio,  comare  Formica cantava: Vola, spolina mia, vola, spolina! Non ti
però ridevano delle canzoni che accompagnavano il lavoro di  comare  Formica e le dicevano: - Come mai, comare, quel filato così
chiamarmi. Tutti i nomi mi stanno bene, anche il nome di  comare  Formica. - E non avete padre, madre, parenti? - Mio padre è
di metterla alla prova; e, canzonando, le dissero: -  Comare  Formica, quando metterete i vostri soldi sotto la chioccia,
i miei quattrini a chi non li vuole - si presentarono a  comare  Formica: - Ah, comare! Voi volevate restituirci i sette
... - Le parole le porta via il vento. - Avete ragione,  comare  Formica.! - dissero le vicine a denti stretti. E una di
Faremo a parti uguali. Volete?". E indicherai la casa di  comare  Formica. - - Tu sei pazza, moglie mia! - E tu sei sciocco,
là vicino; passando avrebbero visitato anche la casetta di  comare  Formica. Verso mezzogiorno, la donna vide arrivare un omo
opportune. - Se m'ingannate, guai a voi! Quella mattina  comare  Formica, avendo fatto il ranno al filato, parte ne stendeva
dal tetto, chi dalla porta fanno per entrare nella casa di  comare  Formica. E a un tratto sentono che qualcosa si avvolge
infame! Ah traditori, tu e tuo marito! Si sentì la voce di  comare  Formica: - Grazie, signori ladri! Non occorreva; vi siete
Già si vedevano in mano della giustizia. - Avete visto,  comare  Boccabella? Da ora in poi potranno chiamarvi Boccamara. -
chiamarvi Boccamara. - Abbiate pietà di noi poveri ladri,  comare  Formica! Erano più morti che vivi. Già spuntava l'alba.
Formica! Erano più morti che vivi. Già spuntava l'alba.  Comare  Formica n'ebbe compassione. - A patto che non facciate male
- E una buona mancia avrete. Chi è stata la ladra? -  Comare  Formica. - Quella povera donnicciola? Non è possibile. -
più amara, quasi avesse masticato tòssico. Dopo di questo,  comare  Formica fu lasciata in pace. Le vicine, specie quelle dei
- E il palazzo, quando ve lo farete fabbricare,  comare  Formica? - Una di queste mattine, comari. - E il marito, lo
comari. Palazzo finito Attende il marito. - Sempre allegra,  comare  Formica. Ah! Ah! ... - Ride meglio chi ride l'ultima. Ma
buone comari, quando una mattina videro che la casetta di  comare  Formica era stata trasformata, durante la notte, in un
palazzo assai più grande e più bello del palazzo reale! E  comare  Formica, con la rocca al fianco e il fuso in mano, filava
gira e trotta! - Chi vi ha fabbricato questo palazzone,  comare  Formica? - Venne il vento e portò i sassi. - E poi? - Venne
ed acqua ... e il palazzo si è rizzato. - Sempre allegra,  comare  Formicai Il giorno dopo, comare Formica cuciva, seduta
rizzato. - Sempre allegra, comare Formicai Il giorno dopo,  comare  Formica cuciva, seduta davanti al portone, quasi non fosse
- Chi non lavora non mangia. - Lasciatelo dire a noi,  comare  Formica! - L'apparenza inganna, comari mie. - E il marito?
- Solo il mestolo sa i guai della pentola! - Ah! povera  comare  Formica! Era stata sempre di buon umore, vivendo con un po'
solo il mestolo sa i guai della pentola! Il giorno dopo,  comare  Formica, dentro il portone, tesseva, quasi non fosse
- Questa è l'ultima tela, comari mie. - Perché mai,  comare  Formica? - Perché viene il fuoco e mi brucia rócca, fuso e
mi brucia velo di sposa e veste di Regina. - Non piangete,  comare  Formica! - La mia mala sorte vuole così. - Se avete bisogno
sorte vuole così. - Se avete bisogno di noi, comandateci,  comare  Formica! Povere siamo ma di buon cuore. Durante la nottata,
soffi violenti e urli di vento attorno al palazzo di  comare  Formica. Ahuiii! Ahuiii!, quasi il vento gli girasse da
Ahuiii! Non era il vento, ma l'Orco che voleva afferrare  comare  Formica e non riusciva a raggiungerla. Intanto verso l'alba
allo scuro, con le finestre tutte chiuse. - Avete sentito,  comare  Formica, che ventaccio stanotte? - Non ho sentito niente,
accorta di niente. Ho il sonno duro. - Perché piangete,  comare  Formica? - La mia mala sorte vuole così. - Non filate oggi,
Formica? - La mia mala sorte vuole così. - Non filate oggi,  comare  Formica? - Il fuoco mi ha bruciato rócca, fuso e
mi ha bruciato rócca, fuso e pennecchio. - Non cucite oggi,  comare  Formica? - Il fuoco mi ha bruciato lenzuola e guanciali da
lenzuola e guanciali da cucire. - Non tessete oggi,  comare  Formica? - Il fuoco mi ha bruciato telaio, spola, ordito,
di vento. Verso l'alba il rumore cessava. - Avete sentito,  comare  Formica, che urli stanotte? - Non ho sentito niente; ho il
Non ho sentito niente; ho il sonno duro. - Perché piangete,  comare  Formica? - La mia mala sorte vuole così! - Buon tempo e
dite bene, comari! - Parliamo di cose allegre: e il marito,  comare  Formica? - Prima devo ringiovanire, - Sempre allegra,
i guai! - Aspettate e vedrete. Insomma, con quella  comare  Formica non ci si capiva nulla; metteva a covare i soldi e
di tutto il corpo per significar tutta la sua gioia, che  comare  Formica non poté trattenersi dai ridere. Ma già si
via per paura, del sole... Ahuiii! Ahuiii! - Avete sentito,  Comare  Formica, che urli questa notte? - Non ho sentito niente; ho
- Non ho sentito niente; ho il sonno duro. - E il marito,  comare  Formica? - Prima devo ringiovanire. - Sempre allegra,
- Sempre allegra, nonostante i guai! Insomma con quella  comare  Formica non ci si capiva nulla. Le volevano bene; era
richiesti. Nella giornata le vicine si stupirono vedendo  comare  Formica che filava davanti al portone del palazzo, come una
Bocche che mangiano non ne prende nessuno. Sempre allegra,  comare  Formica! Come? regalava anche dei bambini? Ora se ne capiva
penetrare il mistero che la circondava. La mattina dopo,  comare  Formica filava davanti al portone e cantava: - Fuso mio,
per la bella rócca di argento e il bel fuso d'oro. -  Comare  Formica, perché non ci raccontate una fiaba? - Se state
fiaba? - Se state cheti,,ve la racconterò. - Come l'olio,  comare  Formica. Dunque ... C'era una volta una Reginotta,
terra. - É finita? - Per oggi è finita. La mattina dopo,  comare  Formica cuciva davanti al portone: - Gugliata, gugliatina
per il bell'ago di argento. - E la fiaba lasciata in asso,  comare  Formica? - La riprenderò, se state cheti. - Come l'olio,
Formica? - La riprenderò, se state cheti. - Come l'olio,  comare  Formica. - Dunque ... Dove eravamo rimasti? Ah! Che l'Orco
gli aveva preparato un magnifico regalo ... - Quale regalo,  comare  Formica? - Ve lo dirò un'altra volta. La mattina dopo,
Formica? - Ve lo dirò un'altra volta. La mattina dopo,  comare  Formica era dentro il portone col bel telaio di argento e
e per la bella spola di oro. - E la fine della fiaba,  comare  Formica? - La mia fiaba non ha fine. Dunque... Dove eravamo
forse sposarlo .... - No! No! Non glielo fate sposare,  comare  Formica! - Le fiabe sono come sono, e non si possono
strillare, e piangendo: - No! no! Non glielo fate sposare,  comare  Formicai I bambini strillavano e piangevano e le loro mamme
e piangevano e le loro mamme ridevano. - Fàteli contenti,  comare  Formica! - Le fiabe sono come sono e non si possono mutare.
contenti: non farò più sposare l'Orco con la Reginotta,  Comare  Formica diventava più misteriosa di giorno in giorno; di
notti, poverine, facevano la guardia al palazzo di  comare  Formica, prese per mano da mezzanotte all'alba. E ogni
notte udivano da lontano il ... ventaccio, come aveva detto  comare  Formica che soffiava: - Ahuiii! Ahuiii! - e non osava di
Nessuno capiva quell': Ahuiii! Ahuiii! Soltanto  comare  Formica, invece di quel grido, sentiva: - Rendimi almeno i
ridere col buon umore di una volta, tutt'a un tratto,  comare  Formica cominciò a raccorciarsi, a raccorciarsi, a coprirsi
incapaci di gridare, quando, ecco, le vesti e la pelle di  comare  Formica si squarciarono e ne usciva una bellissima
più, mettetevi la via tra le gambe, andate nel paese dove  comare  Formica si fece fabbricare il bel palazzo di cui forse
GNA' NUNZIA attonita;LA GNA' LOLA in gran turbamento;  COMARE  CAMILLA che fa capolino dalla cantonata; LA ZIA FILOMENA
contrabasso aveva la gola riarsa,  comare  lana, scusate. Sii, allegra! Volete favorire? Bevi del tuo,
ZIO BRASI rientra un momento nello stallatico.  COMARE  CAMILLA s'avvia a casa sua. LA ZIA FILOMENA mette la chiave
non lo so, cosa dice. Questo è il mio mestiere,  comare  Camilla. Il mio mestiere è di fare il vetturale e di andare
bere e ribere! L'anno venturo berremo alla vostra salute,  comare  Iana.
fuorivia, all'acqua e al vento, per amor del guadagno,  comare  Lola, vostra moglie, vi adorna la casa in malo modo!
per chiasso.  Comare  Caterina non ha bisogno di me. È delle figlie di Maria e ne
si, è un giovane d' oro,  comare  lana! Non ha frasche per la testa! Tenetevelo caro. Dico la
ben altro per la testa che badare alle faccende di casa.  Comare  Nedda, alla sua volta, starà in faccende per voi.
di Sommatino Agatina Carmelina sue figlie Caterina La  comare  Angiola Una donna di servizio Seconda donna di servizio Una
fatto in gioventù! Alla vostra salute, gna' Lola! Voi;  comare  Camilla! Bevete, zio Brasi. Oggi vogliamo uccidere la
- Trottolina, va a prendere in prestito la padella da  comare  Assunta. Voglio cuocere quattro frittelle. - Sì, mamma,
non ti lascio passare. - Oh! - disse Trottolina:-- vado da  comare  Assunta a prendere la padella, perchè la mamma vuol cuocere
il gallo: - Miau, miau, Trottolina, dove vai? - Vado da  comare  Assunta a prendere la padella perchè la mamma vuol cuocere
sull'aia stasera, e le avrai. Trottolina arrivata a casa di  comare  Assunta, dice: - La mamma mi manda a prendere la vostra
delle figlie di Maria. O non era figlia di Maria anche  comare  Nedda? Il marito però a lei non gliel'ha trovato il padre
come se fosse tornata mia madre istessa dal camposanto,  comare  Santuzza! Ma se mentite, per l'anima dei miei morti! Vi