che i suoi colleghi, incuranti di ricordargli la sua disgrazia, chiamavano con poca generosità il Pirata Col Coperchio domandò al nostromo Nicolino
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asciugò la bocca col dorso della mano e concluse: "Perciò io, qui chiamato come esperto nella conquista delle città fortificate, penso ci sia una
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, nostromo!" esclamò Giovanna, commossa. "Certo," disse Nicolino "che morirò col vostro nome sulle labbra! Con chi me la debbo pigliare per questo bel
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?" Nicolino annuì vivacemente col capo. "Ecco, sì!" esclamò. "Ci mancava solo questo!" sbuffò il maggiordomo. "Possibile che devi balbettare sempre?" "Non
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Pirata Col Coperchio, gli si avvicinò. "Scusate, comandante..." "Come?" disse il Corsaro Nero, distratto. Poiché aveva l'espressione imbambolata come se
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colpì col taglio della mano sulla nuca. Il Viceré approfittò di ciò che stava avvenendo per mettersi a scappare per il giardino strappandosi la coperta
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. "Credo che abbiamo trovato ciò che stiamo cercando..." "Il favoloso tesoro degli incas?" domandò il Pirata Col Coperchio esultando. "No, signor Romoletti
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essere collocata dove il settantesimo parallelo si incrocia col decimo meridiano..." Si tolse l'elmo e si grattò la testa, imbarazzato. "Già," disse "ma
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aver detto la verità?" "Uomini in mare!" gridò in quel momento il Pirata Col Coperchio che aveva preso il posto della vedetta spagnola sulla coffa del
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più cupo. "Vuoi comandare la nave a modo suo e combina un mucchio di pasticci..." In quella passò il Pirata Col Coperchio sorreggendo a fatica un
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