per il faldetto, anche chiari per la prefettizia ; cilindro per le occasioni piú solenni; diversamente, cappello nero duro; camicia col petto
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È una delle cose a cui bisogna badare e tenere di piú, prima di venire a contatto col nostro prossimo. La buona educazione non riguarda soltanto il
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largo, pieno d'acqua o di sabbia bagnata con dentro dei fiori freschi e vivaci, col gambo piuttosto corto. Volendo, si può anche disseminare qualche
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col loro miglior vestito da passeggio. Poltrone, o sedie, comode; sgombra la parte centrale della sala; molta luce; temperatura secondo la stagione
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era chiuso; né si apre o si tiene o si chiude col piede, col braccio, con la spalla. Se qualcuno ci precede per le scale, non passargli
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gesti meccanici dei pupazzi di gomma che fan sempre di sí col capo. I grandi inchini, ora, si possono vedere soltanto nelle ampie sale delle
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per primi; garbata e condiscendente con i colleghi; ma riservata, evitando ogni forma di familiarità e imponendo, col suo contegno, rispetto e stima
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, risponde verità. Però è vero non meno che, in molti casi, le signore stesse, col loro contegno, con la loro poca amabilità, non incoraggiano gli
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signora segue; se si deve scendere, la signora precede. Se si è in compagnia, non si occupa il posto migliore, che è quello col viso rivolto alla sala
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dell'ora fissata per l'inizio. Se mai, alcuni minuti in anticipo, quando si è in platea. Quando il sipario è alzato, non si sta col capo coperto, quale che
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cederli - son quelli col viso nel senso della direzione. È lecito cavarsi la giacca, ma non restare in maniche di camicia; come è lecito slacciarsi le
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lana bianca e la maglia di colore col collo alto; per gli uomini, vestito di flanella bianca, con camicia di colore. Per il pranzo ed il ballo, vestito
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speciale ricettacolo (col c, non col g!).
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particolare, di quelli della camera che viene assegnata. Col personale di servizio, serbare un contegno dignitoso, ma non arrogante, né ruvido; né
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ci ha atteso e, se in locali pubblici, aspettare ad entrare quando si può farlo il meno rumorosamente e col minor fastidio possibile degli altri.
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infrazione alle leggi della cortesia. Che anzi, nessuna occasione piú delicata di questa, per dimostrare - o col vestiario appropriato, o con la
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vettura in cui è la sposa con i genitori arriverà per ultima, pochi minuti dopo l'ora fissata con precisione. Precede la sposa col padre, seguita dallo
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composta ambizione di convivere col maestro in una passione comune; passione la scuola, passione l'avvenire della Patria. Ma in tale convivenza la
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genitori, con tanto di « povero Cocco! » di qua e « povero Tesorino! » di là, finiscono col dar ragione al Cocco e al Tesorino, e col pigliarsela essi pure
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tartaruga, o il cappello duro, o il bastone col pomo d'oro... Tutte queste cose, o alcune, possono concorrere, ma non costituiscono il « presentarsi bene
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Nazione, il fior fiore di ciò che essa ha di piú fiero e di piú rappresentativo, è evidente che, all'estero, essi « si identificano » addirittura col
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del giorno, con le mani fra carni e visceri palpitanti, col sistema nervoso teso e irrigidito al massimo grado per la vita o la morte che un suo
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con le altre creature umane soltanto quelle che, con la luce dello sguardo, con la parola calda, col sorriso cordiale, sanno diffondere intorno a loro
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politico e sociale nel quale siamo fino a poco tempo addietro vissuti, con l'affare e il godimento spostati in primo piano, col cosí detto dinamismo in
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, perché scambia la benevolenza con l'amicizia. Va sviluppata e coltivata soltanto l'amicizia di persone scelte col massimo discernimento fra quelle che
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Col personale che « ci aiuta » nel disbrigo delle faccende ordinarie e, direi quasi, materiali della casa, non va confuso quello cui si affida
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mio disegno, due eleganti coppe per spumante in maiolica; una col fregio d'un ramo di quercia; l'altra col fregio d'un ramo di edera e qualche nido
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piace, da quello che avevano da signorine, ma senza la parola « vedova »: per coniugi, il nome del marito e della moglie, col cognome del primo; e
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illogico rivolgere il discorso a persona presente col pronome di persona assente, oltre che era - l'uso del lei - un inutile esotismo. Ma si contrappose che
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levarvi digiuno, perché, per esempio, non può tollerare le vivande preparate col burro. Se si è invitati per la prima volta in una famiglia, prima del
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nella taverna co' ghiottoni e col cortesia fu lui esser villano - e pensiamo che il miglior modo di riprendere gli sgarbati, e di affermare la nostra
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della voce. Né diversamente dovrebbero regolarsi gli esercizi pubblici, nei quali - specialmente se d'infimo ordine - col pretesto di sollazzare gli
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disordine: è un cosí lieve fastidio che se lo possono procurar tutti. Tanto meglio se si ha la possibilità di cominciare la propria giornata col bagno
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critico per giudicare puerili e sgrammaticati i versi, - non piú dei suoi - ma incoraggiò la propria vanità col credere che la musica fosse migliore
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capelli severi. Cosí ella veniva a contatto col popolo, col vero popolo, laborioso e mite, che se pure poteva, come il mugnaio, mettere le grinfie sulla
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' aspra, ma si sperdeva, col fumo dell'incenso, nel rombare nostalgico dell'organo, che suonava il coro del Nabucco: «Va pensiero su l'ali dorate»... E
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incertezze, di scrupoli, di melanconia. Le pareva di esser già vecchia, piena di esperienza e col fiore della speranza già appassito fra le dita. Pensava
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Cosima col servo sarebbero tornati in città. Cosima portò il caffè ad Elia, che si mise a sedere sul giaciglio, e prese la tazza con le mani tremanti
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ricadere nel pugno. Cosima lo vedeva bene: erano monete che sembravano nuove, alcune col profilo melanconico e rapace di Napoleone III, altre col
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lei parve lieto auspicio. E la prima persona che vide, quando il treno si fermò in una stazione che pareva, col suo giardino di palme e in fondo un arco
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come un cane che ha ritrovato il padrone, la lasciò sola nell'appartamento ov'ella abitava col paziente marito che era impiegato in un'azienda
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fine della prima parte di Cenere (1903), la prostituta cagliaritana Marta Rosa, e la giovine Gavina di Sino al confine (1909), «col solo motivo
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passato la notte in casa per assistere, lei, col solo aiuto di Nanna, la figlia partoriente. E tutto era andato bene, senza strepiti, senza disordine
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lontano, mentre i suoi servi continuavano il viaggio col gregge. Il dolore piú grave opprimeva la ragazza: avrebbe voluto raggiungere il fidanzato, ma
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respiro di nuova vita che animava la casa. Portava libri e regali, ed era vestito con modesta ma accurata eleganza. Ed era bello, col viso fine che
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gliela porgeva accennandolo, col dito sulla bocca, di non fiatare. Cosí, tutti si allontanavano consolati.
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col paesaggio sonnolento dei monti alla finestra, poteva aver fra le mani una rivista illustrata, ne studiava a lungo le figure, specialmente le
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un tavolo di castagno, sedie come le altre, un camino col pavimento battuto. Null'altro. Un uscio solido pur esso e fermato da ganci e catenacci
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vasta grezza stanza col pavimento sterrato e tanti piuoli fissi al muro per attaccarvi le robe. In questo primitivo ambiente, che aveva della capanna e
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spese che Cosima non può sopportare col suo scarno bilancio personale composto dai pochi centesimi che la madre le dà ogni domenica. Ma poiché è
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