, non solo perchè la sua natura non l'aveva fatta ritrosa e prudente ma anzi lei portava a scherzare assai pericolosamente col fuoco, ma sopratutto
lingua dura e monotona che non conviene ai poeti. E col verso del Monti mi veniva in mente che di questa nuova Iliade del secolo ventesimo — poichè anche
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curioso, nè si turbava facilmente: adesso poi, dopo la morte in guerra del suo unico figlio diciottenne, era diventato ancor più duro, col cuore arso da una
le due porte d'angolo della drogheria si vedevano alcune donne davanti al banco servite da un uomo secco, nero, col labbro inferiore della bocca
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Ioro: male più male di quello che mi facevano col destarmi paura non poteva essere. II vento mi diceva tutte queste cose, col suo alito e il suo
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le sue faccende, si mette a sedere davanti a me, col calamaio e il suo quaderno dei conti. Era destino che Ia mia sorte venisse sempre segnata fra
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impresa oscura e c'intendessimo col solo guardarci: complici d'una cosa che non si poteva esprimere a parole.
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annodati. Lo guardai bene in viso; era quasi un bell'uomo: arcigno e nero, ma quasi bello: sì, di profilo, col suo gran labbro sdegnoso rassomigliava a
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Quel colloquio mi faceva più male di quello col nano. Cominciai a umiliarmi, a irritarmi. E sopratutto m'irritava la zia: perchè s'immischiava nei
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Allora fu la zia a farsi cattiva. II suo viso parve seccarsi d'un tratto, diventare tutto punte, col mento aguzzo, il naso sottile, gli zigomi
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gita al paese vicino; non era per visitare i parenti ch'egli andava, ma per conferire col nano; forse per dargli la mia risposta affermativa. Mi alzai
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ardente, col viso grigio fra i capelli grigi, gli occhi che si aprivano e chiudevano con un moto incosciente, come quelli di un neonato: e io non osai farle
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con pazienza, col desiderio che guarisse presto, e nello stesso tempo le auguravo la morte. Adesso mi sembrava d'essere legato a lei e di non potermi
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combattere col vento marino e si abbandonavano ad una dolcezza stanca di convalescenti! Nuvole bianche e dure come grandi uova si posavano qua e là
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che si agiti, se vuole. Può anche piangere, se vuole: il suo grido adesso può confondersi con le altre voci della notte, col mormorio degli alberi, con
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penetrava fin dentro la pineta. Io ricordavo la tragica sera in cui m'ero aggirato intorno alla casa di Fiora, col peso del mio amore che invano
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notte nell'addormentarmi di essere là e di vagare, col mio carico, col desiderio e la paura di deporlo e di uscire libero da quel labirinto, come si
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bevuto il caffè e la luce del giorno irradiasse la camera, finì col riaddormentarsi: un sonno lieve attraverso il quale sentiva i rumori della casa
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sull'erba, stese il lembo della sottana e vi depose il bambino; e il bambino cominciò ad arricciare il naso indicando col ditino un ramuncolo che
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tutta, così, di tanto in tanto, per ogni gesto ed ogni grido del bambino. Forse era la primavera, col suo alito materno, a scioglierle quel gran dolore
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età, col viso, al quale la pelle scura, le labbra grosse e la barba a punta davano un'aria diabolica, minacciosamente chinato sul bambino. - Ebbene, ti
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Così il marito, di ritorno dal Consiglio, la trovò ancora nel cortile, col bambino, il "Mau,, , la farfalla che si divertiva per conto suo intorno a
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,,. "Il PIatano,,: non potevo sbagliarmi. E andavo andavo, nel sole di primavera, lungo la strada provinciale, col mio cestino, colmo, pensando a questo
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. Era una vera sterpaglia, e i cespugli fioriti della ginestra e i rovi coperti di rose canine non confortavano col loro colore e iI loro profumo la mia
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zia col suo vestito grigio, i suoi capelli grigi, il viso grigio, muoversi leggera e rigida, come fatta di stagno, con un piccione violaceo in mano e
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un vestito nuovo di tela ch'ella mi aveva fatto fare per l'estate: mi vidi grande e grosso più del solito, col viso grasso e colorito, le mani bianche
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(L’amica leva dalla borsetta la cipria. l’altra, sporgendo il visetto insolente, fa un rapido ritocco col piumino).
che in soprabito col bavero rialzato e cilindro, le si avvicina e la bacia).
col presidente del Consiglio furono posti questi quesiti pregiudiziali: 1. Urgente necessità per le terre redente di avere la loro rappresentanza
autonomia trentina, di autonomia dei popoli redenti. Ridicola poi appare l’accusa che ci si muove da un’altra parte di volere la repubblichetta. Col
speciale del nostro partito, ma tutto in favore delle popolazioni trentine senza distinzione; il diritto cioè di condeterminare col proprio voto l
nave corre sugli scogli e tutto è perduto, affida ad una bottiglia lanciandola nel mare col grido: «Che Dio ci conduca a terra!». Noi oggi, arrivati
più ammirati, il Dasynsky, col suo gruppo votò non solo per le spese della guerra ancora nel giugno 1917, ma organizzò addirittura le legioni polacche
nella liquidazione della Monarchia a.u., il Governo abbia mancato di avvedutezza e di energia, l’assemblea domanda che venga subito istituita col
riconosciute, colla cooperazione e col libero sviluppo della piccola proprietà rurale ed industriale, favorita questa in modo particolare nella legislazione
amministrazione può essere attuato solo col concorso dei rappresentanti eletti dal popolo e le nostre autonomie del comune e della provincia devono
L’oratore s’augura che il buon senso italiano finisca col prevalere e che i socialisti stessi siano indotti nell’interesse della classe operaia a
loro giudizio in riguardo. Si vedrà ora se anche in Italia finirà col prevalere tale indirizzo. L’oratore crede che ciò avverrà non tanto per volontà
dall'animo di quanti aspiravano ad un partito, che non avesse legami col passato, che non sognasse materialismi etico-sociali, né anticlericalismi di
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stato alimentato il pregiudizio anticlericale e laico, che in molti si è fermato a una concezione antitetica col sentimento nazionale e con la supremazia
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all'associazione proporzionalista di Milano furono col nostro passo portate su terreno politico, per una attuazione immediata; e alla nostra affermazione
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Per i problemi pressanti dell'emigrazione e della tutela degli ex-combattenti si sono stretti rapporti col consorzio nazionale di emigrazione e
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Col primo maggio è entrato in attuazione il decreto-legge sugli infortuni agricoli
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Conversione in legge del decreto luogotenenziale 9 febbraio 1919, n. 206, col quale ai regolamenti del personale delle ferrovie dello Stato e del
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Non so quali possono essere le conseguenze delle dimissioni del presente Governo. L'onorevole Orlando, col Governo che rappresenta, si è sottratto
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Noi abbiamo sostenuto qui che la Camera nuova non debba essere convocata col vecchio sistema elettorale; vi è su questo il consenso comune di tutti i
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col nostro pensiero.
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voi sapete che sono favorevole sinceramente e cordialmente alla riforma del collegio allargato col sistema proporzionale.
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Comincio col dire che la proposta da noi fatta non ha alcun carattere rivoluzionario o incostituzionale e non importa che questo: che la Camera
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scorgeva l'atrio silenzioso col pavimento a mosaico; e ritto nel vano, Giacomo fumava la pipa. La cosa mi sarebbe parsa incredibile, se il buon
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