Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Le belle maniere

179953
Francesca Fiorentina 50 occorrenze
  • 1918
  • Libreria editrice internazionale
  • Torino
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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risultato d'un accordo pieno di tutte le buone intime qualità, voi finirete col perdere lentamente per via i piccoli difetti che non se la dicono

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, avendo da fare con un'ala, piuttosto che raschiarci attorno mezz'ora col coltello, preferì sentirsi scricchiolare gli ossi sotto i denti e

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o col cucchiaio comune - - non col tuo, ve' - , in modo che non cada sulla tavola intingolo o altro. Se poi t'accade questa disgrazia, non ci far

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(1)"Non sorbire gorgogliando(sobiliar)con la bocca, quando tu mangi col cucchiaio. Quell'uomo o quella donna che gorgoglia nel cucchiaio fa come la

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babbo o la mamma, col loro buon senso di educatori cristiani, hanno giudicato adatto alla sua età il dramma o l'opera che si rappresenta, ci vada pure e

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per un divertimento e ci vanno col fermo proposito di farsi un'oncia di buon sangue. L'oratore, dopo il caloroso esordio pronunciato con voce lenta

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, passata la festa, vedrete vostra madre un po'crucciata, ne penserete la causa e confronterete il sacrifizio ch'ella forse ha dovuto fare col godimento da

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. La signorina"Eccomi qui", se piacerà a qualche sciocco, finirà col divenire cordialmente antipatica ai più, e dovrà aprire finalmente gli occhi per

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mente le mie fattezze, e tratto tratto si scambiavano qualche osservazione; una, nell'angolo in fondo, s'era mezzo sdraiata sul banco col busto e guardava

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relazione alcuna col contegno che tenete voi in classe; anzi, credo che se, invece di vedervi davanti la faccia pallida, sforzatamente serena(voi

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ci possiamo far perdonare con una frase benevola:"Mi dispiace. . . Scusi. . . Un'altra volta. . . "e col saluto cortese ch'è richiesto dall'educazione

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bianco e me lo lasciò nelle mani scappando via precipitosa. Era un magnifico portagioielli d'argento massiccio! Io restai lì intontita, col dono che mi

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essere neppur letti; quanto agli auguri, sono così esosi, che la spontaneità difficilmente s'accompagna con essi. Si finisce sempre col cadere nelle

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insopportabile, è - permettimi di dirtelo - una piccola viltà. Perchè, se finisci sempre col cedere alla volontà di tua madre, ci pigli gusto a

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la verità con fronzoli e frange, finchè, compiacendosi e confondendosi in essi, si finisce col dimenticare l'oggetto a cui si vogliono attribuire

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, camminate sopra un fil di ferro, e siete spesso tentate d'esagerare come Cicaletta, la quale non si lascia scappar l'occasione d'assordarvi col

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, stringere i pugni, rispondere con strane contrazioni del viso al mimico delirio della persona, e finirete col sentirvi il capogiro o, addirittura, il mal di

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bellezza della nostra lingua e raccomandare lo studio del vocabolario, col quale egli stesso raggiunse tanta perfezione di forma! Io vi dirò soltanto che

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sale sulle labbre spontaneo e facile il linguaggio solito, il vostro dialetto, sbocciando dall'anima insieme col sentimento stesso, questo nuovo

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una lasca. Non vi curate troppo dei piccoli mali, se volete poi essere agguerrite per mali più gravi, inevitabili:non v'abituate a guardare col

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. Quanta forza bisogna in quei momenti! Lo so, si preferirebbe essere soli col nostro cuore ferito, anche perchè ci sembra di sentirci portar via, da

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nella qualità delle pietanze che s'apprestano, e anche nella varietà. Una minestrina leggera e, possibilmente, col brodo, un pesce, qualche antipasto

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chiamarla col dolce nome che per il primo v'appiccicò le labbra come in un bacio? Ebbene, chiamatela in qualunque altro modo, ma. . . sopportatela

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Ma mettiti súbito d'impegno a crearti, attorno, un ambiente di serenità e di concordia, a riscaldare i cuori di chi ti circonda col calore del tuo, a

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lamentare:facendo tutto questo, non solo daresti cattiva prova della tua educazione, ma noceresti col tuo esempio alle compagne più timide di te. Soprattutto

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, perchè la sua dolcezza e il suo vigore possano rinsaldare altre anime inquiete e fiacche. E prega! Prega con le labbra, col cuore, prega con tutte le

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voi, maneggiar voi qualche soldo, contrattare a vostr'agio coi negozianti, presentarvi già vestite alla mamma e gettare là col saluto un reciso

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sulle spine, ci si mordon le labbra, e si vorrebbe alzar gli occhi al cielo, se non fosse screanza, mentre col respiro mozzo lasciamo sibilare fra'labbri

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bisogna dar qualcosa di noi insieme col denaro, che il benefizio sincero è quello che s'appaga di se stesso e non cerca altro esteriore compenso, e

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hanno da fare col galateo. Prendete diversi libretti, e in uno fissate il ricordo d'alcune notizie importanti, o storiche, o geografiche, o artistiche

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coll'imporcela come un obbligo, col baciare quando non se n'ha voglia e chi vorremmo forse graffiare; se pure non ci capiterà di veder tirare indietro la

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agonizzante. I singhiozzi della vecchia chiamarono alla finestra parecchi casigliani, e me fra gli altri. Vi sembra ridicolo che, col pianto

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schietta, mi garberebbe sorprendervi col cagnolino addormentato in grembo o col gatto sonnecchiante su'vostri quaderni. Ma, senza esagerazioni

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e caldo ch'io considero come un insieme d'armoniche movenze - deve accompagnarsi col buono. La cortesia fredda non comunica agli altri quel senso di

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oneste, finiranno col prendere in uggia quegli striscioni e col far sì che le basse adulazioni sortiscano effetto ben diverso da quello sperato. Si

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rappresentativa. MARIA RIPANI Direttrice delle Scuole Normali di Fermo. Preludia alla sua opera educatrice col canto della donna giovane e bella

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", tutta impettita, col collo stecchito che fa venir voglia di domandarle se ha inghiottito un palo. Ma io, che ficco un po' il naso dappertutto quando

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casa; ma poi mi vinsi, pensando che, col mostrarci troppo infiammabili, invitiamo gli altri ad accenderci. Ebbi il coraggio di continuare sino alla

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farsi prestare ora questa ora quella cosa, e spesso, col pretesto di chiedere uno spicchio d'aglio, s'intrattiene a chiacchierare tre quarti d'ora sul

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di"lasciatemi passare "che stomaca davvero. Il ridicolo? E' ridicola una contadina col cappello, una signora col cagnolino al guinzaglio, un vecchio

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lusinghiera di chi le pronunzia. Sofia aiuta in casa sua madre malaticcia, non teme di sciuparsi le mani col carbone e neppure di screpolarsele

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lezione studiata la sera avanti è trascurata, la colazione è fatta in fretta e furia, col pericolo d'ingozzarsi e, a scuola, di slogarsi le mascelle in

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. Quel ladro avrà cominciato col non aver un posto distinto per ogni cosa sua, e avrà finito col non averlo per ogni sua idea, per ogni sua sensazione

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poltrona, la zitella sussulta; se col gomito preme il bracciolo, quell'anima in pena non smette di fissare il gomito colpevole, almeno finchè è costretta a

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salute, raccogliendo polvere e togliendo aria. Il buon gusto, soprattutto, voi dovete dimostrarlo nel perfetto accordo della vostra condizione col

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ad averla, - sa tirarsi su le maniche e cavarsela col mestolo e col pennacchio! Le figliole della regina Vittoria d'Inghilterra, chiamate poi a

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combatterle - Chi più spende meno spende - Bisogni fittizi - Gli spostati - "Ne potrei far senza" - Come i contadini. EH? C'entra col galateo come i cavoli a

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conto e a non contentarvi del poco, finirete col non contentarvi del molto:le voglie sono come le ciliege, che una tira l'altra. Nella scala dei

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visita a donna Giulia. Eh, la buona creanza lo vuole! Ma, questa volta, non pensò più; "Come terrò le mani? Dove mi sederò? ". Ci andò sicura, col passo

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fior d'occhi; la corona vi pende dal polso a modo di braccialetto, o, se è intrecciata alle dita, non vi scivola lenta, chicco per chicco, col ritmo

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