Verso il Col Santo
Le Birgevia Viedomosti pubblicano un'intervista col ministro degli Esteri Sazonoff. Questi ha detto che raccordo russo-giapponese è un atto politico
Sono stati fulminati dai fucilieri italiani, e su per i contrafforti del Col Santo e più per i burroni della valle i cadaveri stanno accasciati
Roma, 8 luglio, notte. Il Ministero dei Trasporti col più vivo compiacimento comunica il seguente ordine del giorno emanato da S. E. il Capo dello
attitudine del Giappone riguardo alla Cina. Questa impressione è in contraddizione col testo ora pubblicato.» (Stefani).
violentemente battuto dai cannoni del Col Santo. I nostri soldati non si arrestarono: passarono il torrente a guado, si insinuarono nella scura angusta valle
Nel pomeriggio gli on. De Nava. e Raineri hanno avuto un lungo colloquio col senatore Chimirri presidente della commissione reale per il regime
unico sostentamento. Fu probabilmente durante uno dei viaggi di ispezione al campo che egli si trovò a tavola col colonnello Conan Doyle: non ha
Ma tuonavano anche i cannoni austriaci: dalla Zugna Torta, dal forte roccioso del Pozzacchio, dal massiccio imponente del Col Santo. Questi tiri non
A 20 000 lire ascende la somma ricavata col 50% sugli ingressi al «pesage» di San Siro durante le riunioni di primavera e quella estiva che si
sia volta all'occidente. Basandoci sulla solidarietà col Giappone nelle questioni dell'Estremo Oriente, possiamo dedicare tutte le nostre forze alla
un attacco più limitato sul Carso, donde, col potente aiuto dei gas asfissianti, si contava di poter facilmente ricacciare le nostre truppe fino alla
Anche l'on. Bissolati si recò due volte alla Consulta per conferire col presidente del Consiglio, e si dice a questo proposito che egli si recherà
Qui è infuriata la guerra asprissima, e ancora infuria sui contrafforti del Col Santo, che i nostri stanno prendendo d'assalto, e intorno al forte
del Col Santo e sui contrafforti che ne discendono: sul Mènerle, sul Trappola, sul Corno, sul Testo, sullo Spil. Le nostre prime truppe di sostegno che
suo prestigio, e noi dobbiamo ammettere che se vi fosse un contatto dei russi col nostro esercito, non si potrebbe rispondere degli eventi.
cui un comandante di reggimento col suo aiutante di campo. La nostra cavalleria inseguendo il nemico lo ha caricato nella regione di Volczek ed ha
San Martino del Carso e sui passaggi dell'Isonzo, il nemico lanciava d'improvviso densi soffioni di gas che, col favore di un lieve vento in direzione