! Puzzi che appesti, Mimmì! - diss' ella, nauseata dall' odore del formaggio. La contessa, vedendo il sorcio col pelo insudiciato di giallastro e di
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d'ingresso ad aspettare l' arrivo dei topi. La mamma li aveva raggiunti. Qualche istante dopo, guidato da Letizia, spuntò dalle scale l' individuo col
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, secco allampanato e col muso aguzzo, che annusandolo l' aveva toccato co' baffi ispidi. Si guardarono tutti
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con la pelle accapponata. Il topo comune si guardò attorno sospettosamente; poi disse piano, col terrore negli occhi, queste due parole: - I gatti
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? Che vuoi? Hai sete, forse? - E presa la scodellina col latte, ch' era su la tavola, gli diede da bere. In quel mentre Moschino aprì un occhio, e
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- E sai come Dodò fa la sentinella col fucile! - Davvero? - - Guarda! - Dodò, serio, grave, afferrava la sua piccola arma di legno, e restava lì
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dispose subito in favore del poveraccio, che gli stava davanti. Era un topo comune; ma bello, grosso, di forme eleganti, col mantello d'un bigio chiaro
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! - gridò la Letizia, additando verso il posto di prima. Per terra, ma un po' più vicino, il sorcetto bigio fiutava in aria col naso mobile in torno al
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loro Lilia col signor Mimmì Rosicalegno. Si ballerà. » NB.- Gl'invitati saranno tutti in costume.» Questi bigliettini furono spediti a dodici o
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dopo aver col girovago mangiato sempre un po' di pane nero e raffermo, bagnato nell' acqua, il trattamento dei prigionieri, le pareva curioso, poverina
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cotte col burro. Ma il torlo d' uovo e i dolci erano la loro festa. Non gli date molti dolci, - raccomandava la contessa Sernici ai suoi figliuoli
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e di fame!... - Caciotta accostava allo sposo il musetto col naso mobile, tutto roseo in mezzo alla raggiera dei lunghi baffi (tra' topi, curiosa
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' era riconciliata, e di nascosto le dava qualche buona cucchiaiata di brodo col semolino, per tenerla in forze. Quanto a Ragù, non si può dire come
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genitori avean richiamate tante dolorose memorie, finiva col ripetere: - Si vede che il buon Dio pensa per tutti. - E con questa saggia sentenza
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gli venivano i lucciconi, lo consolava col dirgli: - Quando sarai grande, pregherò io il babbo che ti faccia far il marinaro, vedrai; ma tu mi devi
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cosa, proprio col fare d' una persona a modo: a segno che persino Ragù e la Caciotta guardavano il loro figliuolo con grande ammirazione, come s' ei
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