mediante l'attrazione delle loro masse, e di avvivarle colla luce e col calore. E qual sorpresa sarebbe, se fra tanti milioni, anche molti e molti di
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orbite da un circolo perfetto è assai poca, tanto che occorrebbero disegni in molto grande scala per renderla sensibile a misure fatte col compasso. Il
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gli astronomi quando parlano di Marte in opposizione col Sole. Le epoche adunque in cui Marte si presenta a noi più vicino, sono quelle delle
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, diconsi le grandi opposizioni. Marte allora è veramente stupendo a considerare coll'occhio nudo, ma più ancora col telescopio. Tuttavia anche in tale
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rilevar nella Luna, col soccorso dei maggiori telescopi, un oggetto rotondeggiante di mezzo chilometro di diametro, o una striscia di 200 metri di
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Aspetto generale del Pianeta Marte, delineato col grande telescopio dell’Osservatorio di Brera il 16 Maggio 1890.
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macchiette sono denominate fonti, per analogia col resto della nomenclatura. Il loro numero è assai variabile, in alcuni anni se ne videro non più di
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tutti è quello designato sulla carta col nome di Ponte di Achille, che rassomiglia ad un argine o una diga posta fra il Lago Niliaco e quella parte
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all'altro, come pure la sua proporzione alla grossezza delle linee stesse. Anche queste geminazioni sono variabili col tempo. Non solo sembra esser diverso
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soddisfarsi nella grande opera di Flammarion, Le Planète Mars, di cui son già usciti due volumi e di cui si promette la continuazione; essa formerà col tempo
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Già i primi Astronomi, che studiarono Marte col telescopio, ebbero occasione di notare sul contorno del suo disco due macchie bianco-splendenti di
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ampiezza col sopravvenire dell'estate in quei luoghi, ed accrescersi durante l'inverno. Or questo appunto si osserva nel modo più evidente. Nel secondo
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e in altri luoghi trovansi annesse al fascicolo precedente col nome di Lacus Hyperboreus; il vicino mare interno detto Mare Acidalio, diventa più nero
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limite sinistro delle nostre carte, designata col nome di Nilosyrtis: altre invece sono estremamente difficili, e rassomigliano a tenuissimi fili di ragno
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Marte osservato col grande telescopio di Brera, la sera del 15 settembre 1892.
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raccolte nell’opera del Flammarion La Planète Mars. Un esempio ne dà la figura della pagina precedente, la quale è stata disegnata col grande telescopio di
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è col compasso che Iride descrive nelle nubi i suoi archi così belli e così regolari; e che diremo delle infinite varietà di bellissimi e
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costituisce il più grave ostacolo all'acquisto di nozioni fondate. Tutto quello che possiamo sperare è, che col tempo si diminuisca gradatamente
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Le prime osservazioni si fecero in Australia alla fine di maggio col gran telescopio dell'osservatorio di Melbourne, essendo il pianeta ancora a
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interni segnati col nome di Adriatico, Tirreno, Cimmerio, Sirenio, ecc.. ma anche gli stretti più o meno spaziosi che li uniscono all'Oceano, e
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il valore di un risultato scientifico, ed anzi confinerà in parte col romanzo. Ma le probabilità a cui per tal modo arriveremo non saranno minori che
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proveniente dall'insieme delle due zone irrigate di destra, l'altra dall'insieme delle due zone irrigate di sinistra. Ma col cessare della vegetazione nelle
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