quando per la colpa abbia macchiata l'anima ed offeso Dio col peccato.
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prima è quella di dietro e copre tutto il calcagno. Se la calza si fa col pedule, raggiunta la lunghezza della staffa di dietro, s'incomincia il
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a queste, aumentandone il numero, prima più frequentemente, poscia meno, a seconda del bisogno (fig.15). Fig. 15 La reticella si ricama col punto a
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sostenuta dalla sinistra, e col ditale lo si spinge in avanti. Quando è intieramente passato si riprende e si riconduce nello spazio assegnato al punto
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angoli è segnato colle iniziali e col numero d'ordine. Quelli tessuti ad opera ed ornati di frangia si chiamano tovaglioli (macramé). Questi si marcano
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parte posteriore distano dalla spalla di 0,10. Le crespe si cuciscono a soppunto e il resto in impuntura - Al rovescio si fa la ribattitura col listino
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questo si adatta lo sprone in modo che la metà degli orli combaci col filo segnato; alle Fig. 9 due parti laterali si lasciano circa 4 cm. di tessuto
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alla prima di 2 cm. e si taglia col modello della fig. 13. Le maniche (fig.14) sono formate di due parti : hanno una lunghezza di m. 0,55 e una
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, naturalmente sentonsi disposti a maggior amore gli uni cogli altri. Circoscritto per lo più da naturali confini di monti, di mari e di fiumi, in armonia col
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quelli di ricamo, le parti che debbono avere maggior rilievo. Fatto questo lavorodi preparazione, si ricopre il ripieno col punto buono od a raso, il
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la prima parte del punto in croce. Quando il punto si fa allungato prende il nome di punt'unghero. Fig. 13 Volendo lavorare una stoffa unita col
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panno, ecc., con tela colorata su tela greggia. Per eseguire il lavoro si adopera lo stame o la seta. Il disegno si contorna con spighetta oppure col
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medesimo disegno. Le pagliette servono a ricoprire le nervature dei fiori e delle foglie. Le parti sottili del disegno si fanno col filetto. I
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; a fianco di questa, ha col mortaio il pestello, le grattugie, stacci e staccini, taglieri, mestole e matterelli da rispianar paste o tramestar la
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ultima è quella di acconciare i letti. Il saccone elastico non abbisogna che d'essere alquanto colpeggiato : ciò stesso usiam fare coi materassi, col
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il pennecchio col fuso. Né manca qui l'arcolaio per dipanare le matasse o l'aspo per incannarle. « Umili mestieruzzi, mi dice ella talvolta, sono
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l'occhio dev'essere avvezzo a correr diritto ; bensì mi aiuto col toccalapis a segnare i fogli dei miei quadernucci o scartabelli. E se ho talora ad
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giovanetto giurava di consacrare a lui la propria esistenza, custodirlo con l'amore di una madre, e tutelarlo e difenderlo col coraggio di un padre
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soprabito, la sottana , il ferraiuolo o mantello semplice, col bavero, il pastrano o ferraiuolo con maniche, il gabbano o palandrano, specie di mantello da
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filetto è la parte più apprezzata, e si presta benissimo nel primo servizio di un pranzo, anche come arrosto. Col petto, col cervello, con la lingua
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detto boccone del cacciatore, che lo si dà con un poco di carne aderente. - Il coniglio si trincia col medesimo metodo. I lepretti si tagliano a
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insieme i caffè gialli e verdi, essendochè questi sono sempre meno asciutti dei primi; col tostarli separatamente si ottengono migliori risultati. Non si
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caute se vi occorre di andare alla sera col lume nelle legnaie, ne' fienili o vicino a' pagliai. La provvisione della legna, del carbone e simili pei
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figliuolanza; ma a molti non piacciono per la facilità di cogliervi malanni col passare dal caldo al freddo e viceversa. Non sono rari i raffreddori e le
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finisce col renderlo insipido. Il dargli poi alternativamente grano o crusca è un altro errore. Il grano lo ingrassa, la crusca lo purga, e non fa che
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stato suo. Un giorno Giulio era in carrozza col possidente e col fanciullino, e passavano da una delle più frequentate vie della città. Ed ecco che
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, il che v'accadrebbe se passaste repentinamente da una temperatura calda ad un'altra fredda, o rimaneste all'azione del freddo col corpo molle di
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avvicendarsi col riposo. La provvida natura ordinò che a certi periodi venisse il sonno a sopire le cure dell'animo, e a ridonare vigoria al corpo
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concordi al bene vicendevole e della famiglia, amarsi di specialissimo affetto, ed aiutarsi in ogni necessità col consiglio , coll'opera ,coll'esempio
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mali si scacciano colla dieta, col riposo, coll'acqua fresca ; e però non conviene ad ogni minima inappetenza o languore spaventarsi, ricorrere al medico
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rapidamente colla pietra infernale, ed . anche col fuoco nei casi gravissimi. Ciò farai principalmente se per disgrazia sarai morsicata da cani sospetti
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. Finalmente non credere che il temporale si dissipi col bruciare alcuni chicchi di sale o altro sulla paletta ; ma piuttosto prega di cuore il Signore , che te
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dolcezza dell' eloquio umano e soccorri le proprie od altrui necessità e delizi nelle armonie della musica; gusti col palato i sapori e le diverse qualità
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Torricelli, fisico fiorentino, provò, col mezzo del metallo chiamato mercurio, che l'aria pesava. Il mercurio è un metallo scorrevole quasi come l'acqua
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e 80 in parti eguali, ed ognuna di queste parti è un grado. Col termometro si misurano dunque esattamente i vari gradi del calore sparso nell'aria e
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dell'acqua, della calce e dei tubi di ferro, o col mezzo del gasometro, in cui il gas si condensa. Il gasometro è un recipiente simile a una
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ferro rivestito dal filo cli rame si chiama calamita temporaria. Ora, per conoscere il modo col quale vengono trasmesse le notizie col mezzo del telegrafo
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quanta la superficie della carta una materia solida candidissima , che dicesi cloruro d'argento, cioè un corpo formato dalla unione dell'argento col
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padre educata a robusti pensieri ed a vera virtù. Nel 1806 la fu accasata col Marchese Falletti di Barolo, piemontese, che nel 1838 lasciolla vedova
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poterci dispensare dallo studio, siamo tenute in modo speciale a dirozzare la nostra mente col sapere, perché dobbiamo essere le maestre dei nostri
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soletta per un paio d'ore e non la invitarono nemmeno a passeggiare in giardino. La gentile fanciulla diede vista di non accorgersene ; col sorriso sulle
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capo di smentire col fatto una calunnia che pesa, o giovinette, sul vostro sesso. « Noi donne (sono le stesse sue parole) ci chiamano tutte ciarliere
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carro di baggianate di simil conio, e divagando da una cosa nell'altra, finì col triduo solenne che si sta facendo nella sua parrocchia. Che capo
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compagne continui dispetti. A questa dà un buffetto, a quella un pizzicotto ; una spinge col gomito, a un'altra strappa la penna dalle dita, e gliele
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che schizza, or coll' inchiostro che non iscorre. Se lavora, or se la prende coll'ago che è spuntato, or col refe sfilacciato. Nulla poi a dire del
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s'inquieta ed arrovella quando non può sapere i fatti di questa, o non riesce ad appurare i segreti di quella. Date voi pascolo alle sue ciarle col
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Il galateo, ossia la buona creanza, non è, come credono molti, un'esteriorità solamente e quasi un piacevole inganno che usasi col prossimo, bensì la
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tengono sempre nettissimo col soffiarlo al minimo bisogno, e ciò facendo si volgono in fuori, tanto da non essere stomachevoli ai circostanti; e quando se
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forchetta come se aveste da imbrandire una spada ; ma tenete l'uno col pollice e coll'indice, sostenendolo col medio, e l'altra col pollice e col medio
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che fare nella scarpa o col piede ; non cava le scarpe per riscaldare le estremità dei piedi al camino, o per qualunque altro motivo alla presenza di
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