NUOVO GALATEO DI MELCHIORRE GIOJA EDIZIONE REINTEGRATA IN PIU' LUOGHI COL CONFRONTO DELLE EDIZIONI ORIGINALI
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I. RIASSUNTO DELLE REGOLE COMUNI RELATIVE AL MANGIARE 1.° Non ispezzare il pane co'denti, come usano i villici, ma colle mani rompilo o col coltello
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dividi sopra il tondo la carne dall'osso col coltello; 10.° Non intingere il pane o la carne nella saliera; 11. ° Prendi il sale colla punta del
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denti col coltello o colla forchetta, azione nauseosa e penosa per chi la osserva: meno poi mangiare col coltello a rischio di tagliarsi la bocca; 20
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tuttora piena di cibo ; 3.° Non bere a più sorsi, come cosa familiare, ma tutto in un fiato; * 4.° Bere con posatezza e senza far rumore col gozzo. 5
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.° Non colare il residuo del brodo o della salsa liquida sul cucchiaio, per goderla tutta e nemmeno raccorla col pane, essendo questo un distintivo di
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, comprimersi la testa al punto da renderla piatta o conica o sferica o cubica, strapparsi dei denti incisivi, farsi gonfiare le guance col mezzo di
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mezzi per comprare nelle classi popolari (escluso il caso de' ladri) non si ottengono che col lavoro. Se dunque la moda induce la donna a vendere, come
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volto o le mani. » Non si deve punzecchiare altrui col gomito, come » sogliono fare alcuni ad ogni parola, dicendo: » Non dissi io vero? Eh voi! Eh
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Greci che tra i Romani la pulitezza voleva che si salutassero le persone chiamandole col loro nome e soprannome, a fine di provare che conservavasi
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Infatti allorché noi, mettendo al paraggio l'altrui potere col nostro, ci riconosciamo inferiori qual altro affetto ne può egli nascere se non è
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; quindi levarsi il cappello per salutare non ha alcun rapporto naturale col sentimento di cui vogliamo dar segno. Quest'uso, che si vede rispettare
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quale uso due sono i motivi: I.° Mostrarsi pronti agli ordini della persona che onoriamo; 2.° Farla oggetto degli altrui sguardi col nostro atteggiamento
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massima lindura entro i limiti del vostro stato. Dunque la massima gentilezza esclude gli stivali. Col quale precetto non intendo di consigliarvi
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le ore in minuti, mentre nel caso opposto i minuti si cambiano in ore. Il tempo ha le ali, quando una donna divota s'intrattiene col suo confessore
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superiori di grado. All'avvicinarsi del piacere l'animo s'apre all'allegrezza; si esprime l'allegrezza anche col canto; quindi gli antichi Caledoni
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carità non dimenticate questo precetto quando scrivete a grandi imbecilli che misurano il rispetto col compasso. (Nota della 2.ª e 3.ª ediz)
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' divenga eccellente nell'arte sua, ha posto le tre Grazie nell'alto di quella, col motto: » Senza di noi ogni fatica é vana ». Volete conoscere
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vivande e le presentava a quelli che s'erano renduti illustri col valore ne' combattimenti , colla saggezza ne' consigli. Questa distinzione onorevole
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1.° Col pretesto che tra gli amici debb'essere sbandita la soggezione, si manca alla pulitezza ed all'officiosità esteriore; 2.° Altri, lusingandosi
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voleri a'suoi servi esternava fuorché coll'occhio e col gesto, e, se doveva spiegarsi di più, non degnavasi d'aprir bocca, ma scriveva. Per ottenere
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riportar ferite: anzi lenta e vil » cosa estimano acquistar col sudore quel che possono » col sangue ».
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Sono tanti gli atti inurbani che si possono commettere col tatto, quante sono le parti della macchina umana suscettive di sensazioni pungenti o
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Con quali parole di spregio nomineremo noi coloro che ci ammorbano ne'caffé col fetidissimo odore della pipa,Anche con rischio di farmi maledire da
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, e conta i suoi dispiaceri in ragione de' ritardi e degl'impedimenti; 3.° Ciascuno vorrebbe compiere i suoi desiderii col minimo incomodo possibile, e
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abbracciarne l'autore, il vecchio Voltaire, che trovavasi nel di lei palco. In un ballo vi abbracciano e vi stringono col garbo de' giumenti; o, privi di
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, col frastuono delle loro grida e risse
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Allorché un fanciullo col mezzo d'uno specchio caccia la luce solare sul volto d'una persona distante questa risentesi bentosto; e il suo
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che col mezzo del vaccino riesce la filosofia a conservare. Si nelle forme e si nelle attitudini non possiamo sino ad un certo punto accostarci al
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eccitiamo col nostro esempio alla gioia. Nella Nuova Francia chi dà pranzo, non mangia, ma s'intrattiene a cantare, pipare, divertir la brigata; alla
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nelle sue relazioni col Governo; il nobile decaduto che ha sempre
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in piedi ed alzando una voce magistrale e dura, che detta le sue opinioni e pronuncia le sue sentenze col tuono che adopera il maestro di scuola coi
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riescono a svolgere le loro idee fuorchè col mezzo della meditazione: ed è stato osservato che gli scrittori di professione non son quelli che
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dal commercio: alcuni nobili non credettero d'avvilire i loro stemmi avvicinandosi ai commercianti col nobilissimo A nobilissimo nella 4.ª ediz. fu
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pulito si astiene dal far loro un'obbiezione per tema di vederli ammutolire. I chiacchieroni si fanno tacere col non dar retta ai loro discorsi, come
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molto di essere ammirato, perció gli andava poco a sangue il commercio degli uomini, più contento di brillare in un circolo di donne che talor col suo dir
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era di casa Altoviti, dormiva; l'altro che gli sedeva vicino, e che era di casa Alamanni, per ridere, toccandolo col cubito, lo risvegliò e disse: Non
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volendo intimidirlo, gli disse, dopo che il testimonio ebbe prestato il giuramento: Vediamo ciò che avete da dirci col vostro naso di rame. - Pel
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sottomettersi al suo parere. Tra cento contendenti forse se ne trova un solo che fluisca col dire
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1.° Nelle assemblee numerose astenersi dall'indicare col nome proprio l'individuo cui si risponde. Nella camera de' comuni d' Inghilterra, chi
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filosofia, pure non sapevano indursi ad abbandonarne i tempii. Comparve in mezzo d'essi Luciano, il quale fece la guerra al gentilesimo col motteggio, e se
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vece di rendere giustizia a sè stesso, se la prende col suo strumento, e dice balbettando: Eh! ma il difetto è nella mia pertica ora ella ha otto piedi
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arlecchino: nè l'uomo di gusto confonde il suono delicato dell'arpe col fracasso assordante delle campane. L'uomo diviene buffone allorché induce gli
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» col titolo d'arcivescovo de' pazzi, e in qualche » luogo gli si conferiva il nome di papa. La consecrazione » si faceva colle formole più ridicole
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; » e s'egli ha grande animo, sempre terminerà col » dire: In un mio Trattato spero di far vedere al » mondo ch'è goffo; le signorie loro tra poco
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É quindi grave inurbanità, allorché qualcuno parla, trastullarsi col ventaglio, col cane, coi guanti, colla tabacchiera, col cappello, ovvero volgere
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, riclama l'uffizio di capo delle dispense, chiedendo di farne il servizio, sia personalmente, sia col mezzo del suo deputato, e riclama per suo
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s'addomestichi col nuovo ospite che non conosceva per anco. Pretendere che tutti gli intelletti ammettano tosto le stesse verità, é pretendere che tutti gli
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, col mezzo della lode, soluzioni indefinite nelle varie circostanze sociali. 1.° Disarmare la collera. (Aureliano faceva rimprovero a Zenobia, perchè
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