per primi; garbata e condiscendente con i colleghi; ma riservata, evitando ogni forma di familiarità e imponendo, col suo contegno, rispetto e stima
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speciale ricettacolo (col c, non col g!).
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particolare, di quelli della camera che viene assegnata. Col personale di servizio, serbare un contegno dignitoso, ma non arrogante, né ruvido; né
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vettura in cui è la sposa con i genitori arriverà per ultima, pochi minuti dopo l'ora fissata con precisione. Precede la sposa col padre, seguita dallo
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AL LETTORE. Col titolo Passa l'Amore dovevano essere pubblicate, tre anni fa, dalla Libreria Editrice Lombarda, cinque delle novelle che ora fanno
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libro stampato col lei, col mica, col ciao, e bestemmiava alla toscana, alla piemontese, alla romana, da far rizzare i capelli. Raccontava, a
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(Tentano di tirarla indietro e di turarle la bocca con le mani. lana si svincola col furore dell'accesso isterico).
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(Dal fondo comparisce Don Saverio, condotto per mano dalla zia Pina. È imbacuccato in un mantello di albagio col cappuccio: pallido, macilento, parla
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(a Santuzza, che arriva agitata dalla prima viottola a sinistra, col viso nascosto nella mantellina)
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, ripiegando della biancheria di bucato. - Donne lungo il viale per andare in chiesa. Un contadino seduto sotto la tettoia, col mento fra le mani
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(scoppiando a piangere col viso nella mantellina)
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(ritornando col fiasco colmo e colla mantellina ripiegata, che lascia sul panchetto della verdura)
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(col gesto della mano).
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(tornando col boccale e un bicchiere)
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(respingendo il bicchiere col rovescio della mano)
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(senza dar retta alla moglie e scostandola col braccio)
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d'autunno; io correva nelle vie infangate, affrettandomi a una casa dove qualcuno che mi amava moriva. Correvo col capo chino sotto la pioggia
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tutta, così, di tanto in tanto, per ogni gesto ed ogni grido del bambino. Forse era la primavera, col suo alito materno, a scioglierle quel gran dolore
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Così il marito, di ritorno dal Consiglio, la trovò ancora nel cortile, col bambino, il "Mau,, , la farfalla che si divertiva per conto suo intorno a
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zia col suo vestito grigio, i suoi capelli grigi, il viso grigio, muoversi leggera e rigida, come fatta di stagno, con un piccione violaceo in mano e
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scrittore. Cambiare l'indomani con il domani non era cosa difficile, se a quel primo vocabolo, sortomi spontaneamente nel cervello col concetto stesso
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«Se il giovane Autore dei Baci perduti, segni un progresso col nuovo suo lavoro, tanto nello studio dei caratteri e dell'ambiente, quanto nella forma
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dell'ostinazione del suo babbo e della sua mamma che non volevano fargli smettere la camiciola col cinto e i calzoni a mezza gamba. Sì, vestito a quel modo
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diventato lungo lungo, grosso grosso... omaccione, gigante... Se si fosse seduto su quella seggiolina, l'avrebbe sconquassata col peso... Come mai era
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Altri tre volumetti della simpatica Biblioteca popolare del Cav. Giannotta. In uno A. Fogazzaro, col titolo di Sonatine bizzarre, raccoglie alcune
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il bravo Cav. Giannotta ha reso popolare anche in Sicilia col volume Sulla laguna. VICE-VERSA. (Da una corrispondenza da Venezia al Giornale di
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di cui infiora i suoi articoli di critica drammatica, di varietà, d'arte. Ora col titolo: Pagine allegre, Iarro raccoglie alcuni scritti, in cui
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col cav. Giannotta, uno dei più intelligenti editori d'Italia, per l'amore e la solerzia che mette in ogni pubblicazione della sua benemerita Casa. A. R
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Salvatore, col mandolino sotto il braccio, come fosse la scatola dei rasoi, diceva ogni tanto: - E Agostino, che gli è successo? - Niente, ora viene
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bimbo o la bimba, il solito dono di un oggetto di argento, bicchiere, o tazza, o posata, e una mancia modesta alle persone di casa, di accordo col
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, quando può chiacchierare con un'amica, fare la partita col cappellano, flirtare con un giovanotto: è impossibile che l'uncinetto, o l'ago di ricamo, o i
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che ha lusingato il loro animo gentile e che parsa tutta bella, tutta graziosa, inventata apposta per contentare chi riceve e chi è ricevuto. Ecco, col
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(col coro)
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Quella povera figliuola non vorrete lasciarla così. E' vostra sorella insomma! Ha da restar sola, stanotte, col morto in casa?
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(piano, trattenendola col gesto):
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Con tanta legna che v' è lì dentro!.... temo qualche disgrazia ad entrarvi col lume.... Ditemi quel che vi occorre, che forse potrò aiutarvi io
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: tanto che la povera donna si smarrisce sempre più, e a un tratto gli cade ginocchioni dinanzi, per slacciargli le ciocie fradice. Egli la respinge col
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Beve, poi si inette a tagliare il regolotto di legno col coltello da tasca, soffiando o fischiettando, tutto intento al suo lavoro, legando il
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seguita a fissarlo in viso, per indovinare che ci covi sotto quel ghigno; gli si struscia addosso, proprio come una gatta, col seno palpitante, e il
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Accennando col capo.
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e foglie in fondo alla trappola, e dentro vi si mette un'agnella per attirarlo.... Lui se ne viene come a nozze, al sentire la carne fresca.... Col
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buttandosi sulla tavola, col capo fra le mani.
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Gliel' ho letto in faccia.... Certo certissimo!... Cercava da per tutto, col fucile in mano!...
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col viso nel grembiule, piangendo.
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Va infine ad aprire la porta, si trova faccia a faccia Lollo, grondante acqua, col fucile in mano e il viso torvo. Egli resta un momento fermo sulla
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al marito che appare sulla soglia, guardingo, o col fucile spianato.
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chiude bene l'uscio, prima di tutto, appende lo scapolare a un chiodo e asciuga col fazzoletto l'acciarino del fucile, borbottando.
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girandolando di qua o di là, come un fantasma, adagio adagio, strascicando le ciocie fradicie, frugacchiando in ogni angolo col fucile in mano. La
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Ah! Ecco che ci parliamo col cuore in mano, finalmente!
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Certo.... Sei mia moglie.... Appunto... Va avanti tu col lume... Apri quell'uscio, via !...
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