costume, della vita sociale; e dà figura, carattere, valore di bellezza naturale e storica insieme alle città, cioè all’ambiente della vita sociale e
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verso il prossimo. A Bologna, la seconda città dello Stato della Chiesa, la pittura aveva già una tradizione pietistica e devozionale, che risaliva al
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paesaggio di Annibale, la Fuga in Egitto: vi sono alberi, acque, monti, cielo, cioè tutti gli elementi che compongono lo scenario naturale; v’è la città
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maggiore quanto più vasta e profonda e la prospettiva della storia. Tutta l’opera del Bernini mira a fare di Roma una città immaginaria realizzata
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piazza, l’anello che raccorda il monumento alla città (e, idealmente, a tutto il mondo cristiano: infatti è il luogo di raccolta e d’attesa dei
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berniniana: sempre, quando può, porta l’acqua nel cuore della città. Le fontane diventano un elemento essenziale dell’arredamento urbano (la barcaccia in
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, restauri. Bernini vorrebbe poter modellare tutta la città con le sue mani, come fosse un’immensa scultura. Le chiese progettate nella sua maturità
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della città. Nei suoi vasti complessi edilizi, alle Quattro Fontane e ai Filippini, affronta da architetto "pratico" le questioni funzionali; ma il tono
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particolare vissuto con intensità estrema; non la città come immagine unitaria dei supremi poteri divini ed umani, ma la città come luogo della vita
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«Essendo il fine dell’arte barocca la persuasione, non meraviglia che l’architettura come strumento rettorico miri ad estendersi a tutta la città
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Accanto ai tre grandi, è una folta schiera di comprimari, talvolta solo di comparse, a trasformare Roma in città-monumento, espressivo di valori
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, di portare nella città la campagna, di sviluppare gli edifici in spazi liberi, aperti. La composizione della facciata leggermente incavata della
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quella città pienamente europea quale era dovesse incontrare, dopo il Correggio, studiato direttamente sulla cupola di Parma, il Bernini, il trionfo del
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, DOMENICO FONTANA: tracciando una nuova strada lungo la marina e allargando alcune arterie del vecchio centro guida l'espansione della città verso il
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’ ributtante è quasi ridimensionalmente appiattito dalla luce frontale. Non meraviglia che si dedichi, nella città di Della Porta, all’analisi fisiognomica; ma
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. Nei bozzetti per i distrutti affreschi votivi dipinti sulle porte della città per la fine della pestilenza, Mattia Preti sfodera tutto il suo
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tradizioni: l'italiana e la fiamminga. Il punto di convergenza è Genova: la città che, da quando la vittoria di Lepanto ha liberato i traffici mediterranei
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erano presenti dipinti di Pieter Aertsen, e in città lavorano fiamminghi non trascurabili, come Snyders, Cornelis de Wael, Jan Roos. Ad essi si deve il
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seguendo le linee maestre di questo schema. Il primo piano della riforma urbana che doveva dare alla città prestigio di capitale si deve ad ASCANIO
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Nel tessuto urbanistico della città, uniforme e geometrico, le cupole e le facciate del Guarini inseriscono d’un tratto una nota acutissima, saliente
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della città capitale: come tale richiama architetti, scultori, pittori da ogni parte d’Italia e d’Europa. Seguita ad estendersi prolungando il vecchio
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urbanistica; studia perfino e in parte realizza l’assetto di un intero quartiere, tra il Valdocco e il palazzo di Città. La situazione dell'edificio e il
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La basilica di Superga domina la città dal sommo di un colle; intorno ha lo spazio aperto, il cielo. Vista dalla città, è un accento posto sul
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Roma diventa una città alla moda, frequentata dal bel mondo di tutta l’Europa. Ha le rovine dell’antichità, il paesaggio «mitico» dei laghi, il
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A questa corrente borghese, che poteva fare di Roma una città comoda e moderna, pose fine Clemente XII, chiamando il fiorentino ALESSANDRO GALILEI
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Anche dello Specchi e la fronte del palazzo già De Carolis sul Corso, la via principale della città: del cui prestigio edilizio s’erano già occupati
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