nozione comune dello spazio, infatti, non è più dettata da un principio matematico, ma dall’esperienza: lo spazio è la città e la campagna, considerate
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una villa nella città. L'architettura, insomma, è una seconda natura, che s'innesta sulla prima e la estende con l’opera dell’immaginazione umana: la
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, reali. Si aggiungono, come una nuova serie, a quelle del creato, e non le ripetono: l'uomo moderno non vive nella natura ma nella città e la città è un
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Non diversa è la situazione dell'individuo nella società, nello spazio fisico della grande città, nello spazio politico dello Stato: è un punto
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città lontane, di castelli, di case rustiche, perché la civiltà non è in contrasto con una natura che è anche sto ria. Poiché il centro della cultura
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dallo spazio chiuso della città, mettendo il naso fuori di casa: trasformeranno la visione della natura in panorama (Koninck), descriveranno la diversa
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’affaticato abitante della città: semmai, è il fervore dell’esistenza moderna che si trasmette alla natura e la mette in movimento. Cè ancora, sotto
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e società contadina, tra il modo di vita della città e quello della campagna.
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socialità alta, ufficiale, di un Le Brun; troppo esplicitamente contrappone il villaggio alla città e l'osteria alla casa civile. La borghesia ha
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’interno e di costume condizionano il rapporto con la casa e la vita famigliare o le vedute di città il rapporto con il paesaggio urbano, così la natura
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alla ricerca di un equilibrio di forze politiche ed economiche. Il Rinascimento aveva dato vita a una civiltà urbana in cui ogni città si presentava
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Nel secolo XVII l’accentramento dei poteri determina il prevalere di una città, che diventa la sede dell’autorità dello Stato, degli organi di
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Come schema di organizzazione dello spazio, la città-capitale differisce profondamente dalla città medievale con la sua vita di quartiere: prevede un
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Il modello della città rappresentativa di un valore ideologico è dato, né poteva essere diversamente, da Roma. È questa, in ordine di tempo, la prima
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meta di pellegrinaggi tutta l’area della città viene riconsacrata, cioè investita di un valore ideologico. In una città “santa” la funzione
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della capitale si ferma, o quasi, con la morte di Sisto V e l’allontanamento di Domenico Fontana; ma il tema ideale della città-capitale come
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Il grande esemplare della città come espressione della “ideologia del potere” e Parigi, capitale della più forte monarchia europea e centro di uno
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persuasiva, è connessa con l'idea della città-capitale, così come questa è connessa con l’idea dello Stato assoluto. Il monumento costituisce un nucleo di
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articola il monumento “sacro” nello spazio abitato di una città “sacra”.
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Se la città vale, nel suo insieme, come un organismo monumentale, è comprensibile che un’importanza speciale venga data agli accessi: le porte di
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soltanto un desiderio di ordine ma anche la volontà di rievocare l'origine della città dal castrum romano.
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Organismi intenzionalmente monumentali sono anche le grandi piazze e le vie principali della città. Esempio tipico e, a Roma, la piazza Navona: la
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nella città-capitale; ma ha un raggio infinitamente più largo, una fenomenologia praticamente illimitata, un’immensa varietà di aspetti. L’idea di
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