lentamente alla città, io la seguii passo per passo come una bestia ubbidiente. Vedevo con paura che ella andava al luogo del convegno con quell'uomo, ma
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sublime potere di creare, che da un vile fango trae la statua, la persona, il monumento, la città, il mondo. Plasmatrice inarrivabile, la fantasia, in noi
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, vedendola, come nel suo sogno, partire! E cento e mille altri, nelle case borghesi, nei tuguri, nei palazzi, sui monti e sulle pianure, nelle popolose città
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romulea città volle provare a chiuder gli occhi. Ma non gli valse; il sonno ricusava di accostarsi; e quei poveri occhi, mezz'ora dopo, erano più aperti
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