sottili distinzioni fisiologiche e psicologiche, alla Stendhal, fra le signore delle nostre città grandi, come se avesse fatto i suoi studi sul fiore
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una volta al mese; cognizioni e opinioni fuor dell'uso, poste a una gran distanza le une dalle altre, e d'una faccia sola, appunto come le città a cui
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questa una giovinetta sul primo fiore; là s'allungava una cafona calabrese accanto a una signora caduta nell'indigenza; più oltre un'avventuriera di città
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in classe, avevano un eco uno o due giorni dopo, come segue degli avvenimenti dalle città ai villaggi, nei crocchi di prua; di dove ci ritornavano
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rinfiammando e inasprendo, si può dire, a veduta d'occhio, come non accade mai nelle città o nelle campagne. Non c'era donna giovane, maritata o ragazza
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all'altro, come in quei pericolosi alberghi a tramezzi di legno di certe piccole città del Reno, nei quali le Guide raccomandano di "essere discreti
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mare. Nella città brillavano già dei lumi. Il piroscafo scivolava pian piano nella mezza oscurità del porto, quasi furtivamente, come se portasse via
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e la prua sono come i sobborghi di quella specie di città forte, detta castello centrale; la quale è formata dai dormitori della seconda classe, dai
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bramiti di tutte le belve della terra, a fragori di città crollanti, a urrà d'eserciti innumerevoli, a scoppi di risa beffarde di popoli interi; e dentro a
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curiosità di sapere qualche cosa delle città e delle province dove si dovevano andar a stabilire; e molti interrogavano ora un ufficiale or un altro, o
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basse e più bizzarre, le quali finirono con presentare l'aspetto delle rovine ardenti d'una città sterminata, e poi d'una serie di giganteschi occhi
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un capo all'altro, non levando che un leggiero mormorìo. Il cielo era rannuvolato; il fiume immenso, d'un color giallo di mota; e la città di
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notte. Ancora famiglie dietro famiglie, ragazzi dietro ragazzi, faccie di città e di campagna, dell'alta e della bassa Italia, figure di buona gente, di
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una metà del loro pane e centocinquanta lire l'anno debbon mantenere la famiglia in città, lontana da loro, e nella campagna dove si stroncano, dormono
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febbre gialla. E pensando a tutte queste infamie, e alle migliaia di miei concittadini che, in grandi città straniere, campan la vita coi più
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