rapidamente e decisamente al sopraggiungere di un'auto. Oramai, nelle grandi città, il movimento è perfettamente regolato. Bisogna conoscere i segnali
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alcune città - a Siena, per esempio, - salutare le lettighe che passano con un malato. Non bisogna fermarsi in crocchi sulla via per discutere: i
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Oggi che il movimento, specie nelle grandi città, è divenuto quanto mai febbrile, quasi vertiginoso, càpita piuttosto frequentemente di assistere a
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popolari rovesciano nelle nostre città folle foltissime che dispongono di poco tempo e che, in quel poco, bramano di « veder tutto ». Non dico che si
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possibilità di visitare luoghi e città che sarebbe stato difficile, e forse impossibile, visitare con le tariffe normali. In tali viaggi, si stabilisce
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illogicamente, alla vita febbrile della città, una vita non meno vertiginosa e non meno dispendiosa. Giacché la vita mondana delle spiagge eleganti
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quiete serena della campagna e del mare è, senz'altro, messa da parte: si va di città in città, travasandosi da un treno a un albergo, e da un albergo a un
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l'accalappiacani ha fatto paura al vostro cucciolo preferito ; se sapete che è giunto in città uno straordinario prestigiatore. Ci sarà un giorno, anche per
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, poichè sua moglie aveva già dovuto vendere il pecoro per non morire di fame. E tornava di rado in città, pur di non vedere quei brutti ceffi dei birri
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piccola città. Il maggiore, Santus, è un bel ragazzo col profilo fine e gli occhi grandi, d'un grigio celeste, dalla sclerotica azzurra: ha un'aria pensosa
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piccola città; un bell'uomo alto, roseo, già un po' calvo ma ancora possente, con una parlantina che incantava anche i piú imperterriti attaccabottoni del
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trovarsi in una città orientale: palmizii, cactus ed altri alberi esotici si movevano pesanti su quel cielo caldo, sullo sfondo turchino del lido. Sui
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viaggio a cavallo dalla piccola città. Da tanti anni il signor Antonio e il signor Francesco sono amici, anzi compari, poiché il secondo ha tenuto a
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perché con lui poteva parlare delle cose e delle persone conosciute nella città dei loro studi; e perché Santus, poi, lo attirava con la sua singolare
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, quando ancora si viaggiava da una città all'altra a cavallo, e aveva portato i suoi libri e le sue provviste entro le bisacce come un pastore o un
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riproduzioni fotografiche di strade, monumenti, palazzi di grandi città. Roma era la sua mèta lo sentiva. Non sapeva ancora come sarebbe riuscita ad andarci
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Ma ella doveva incontrarlo ancora in condizioni piú felici, insperate e quasi favolose. Sopra la piccola città, che era già a seicento metri sul
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ricordo e perdeva la ragione nel tumulto della grande città!... Ella mi accolse come una sorella maggiore; aveva saputo la mia storia, e mentre si
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sentiva finalmente sedarsi l'agitazione dei suoi nervi tormentati; e, vista da quella distanza, la vita turbolenta della grande città, la ricerca
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lasciava lunghe giornate sola, per andare in città, dove lo chiamava una sua tresca che era dappertutto il discorso del giorno. Egli non la giudicava più
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poesia. Ritornerò in città domani l'altro.
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, Luigi; dirai che vengano domani. Oggi ho qualche cosa da fare. Diede ancora alcune disposizioni; poi uscì, dirigendosi verso la città alta. Camminava
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. La chiesa è la più grande di Sicilia, il convento uno dei maggiori del mondo. È tutta una piccola città. Vi sono corridoi lunghi come strade, delle
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lentamente alla città, io la seguii passo per passo come una bestia ubbidiente. Vedevo con paura che ella andava al luogo del convegno con quell'uomo, ma
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, e anche nelle grandi città, e di cui l'autore quasi sempre rimane sconosciuto: e in quel momento mi sembrava una rivelazione l'immaginare che questi
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comune sventura che già li univa. D'improvviso, una voce li riscosse. S'erano fermati dopo molti sbalzi e urtoni, in un punto della città. - Che ci
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questa poi, che è la citta di nessuno, forse il primo venuto se l'è presa.
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L'Annaccia . . . . . . . . . ˮ 61 Povera Sara . . . . . . . . . ˮ 87 A veglia . . . . . . . . . . ˮ 103 La citta di nessuno . . . . . . ˮ 135 Predestinata
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quella città. Era un vicolo che metteva direttamente al porto, affollato in quell'ora da carretti, da facchini e da pescivendoli, i quali tutti
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rosalia, di morbillo, che menavano strage in città; e padre e madre temevano che le maestre non importassero, da qualche casa da loro frequentata per
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tornare in città. Insomma aveva perduto la sua bella pace; non era più libero. Il pretore aveva ragione: perchè aveva egli voluto prendersi quella gatta a
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Ma l' on. Di San Giuliano rappresenta alla Camera la città di Catania e da Catania non vengono che cose buone, come i libri del cav. Giannotta
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lucente e le filze dei denti strappati da suo padre facevano ancora la loro bella figura sui ferri arrugginiti inchiodati sopra l'uscio. In città, nelle
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parliamo più. Firmato l'atto e ricevuti i denari, Salvatore affittò una bottega nel palazzo Spondelli, nel centro della città, a pochi passi dal salone
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giardinetto, dove c'era una magnifica veduta. Non gl'importava di lasciare la città, di piantare il salone e gli affari, pur di contentarla. E poi, lei
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Salvatore aveva più debiti che capelli in testa e il padrone della bottega minacciava di vendergli i mobili: - Non si può più stare in città! - si
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Tornata in città, la principessa trovava che la villeggiatura le era costata un po' cara. Allora rinnovava i propositi di mutar vita, di non giuocar
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del mondo! e io andrò in città, a pigliarmi il primo avvocato! - Alfiuccio, lascia stare - diceva donna Giovanna - che ci rimetterai le spese. Non
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mano, si è venuto illanguidendo: antico costume che dovrebbe completamente sparire, nelle grandi città. Si comprende, questo costume, fra gli abitanti
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progresso, da qualche anno a questa parte, si vede, nelle grandi città, in fatto di sincerità, d'iniziativa, di libertà, per questo affare della
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la vita, colà, è diventata enormemente costosa, ma che, invece, giuoca sulle corse di primavera, nella propria città, tutto il denaro che avrebbe
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in città; in quest'altro paese, ci piove sempre: in quell'altro, manca l'acqua: in quell'altro, ancora, gli indigeni odiano i villeggianti.... Tutto
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Poichè, moltissima gente, per isvariate ragioni, di cui una, possente, la mancanza di denaro, è costretta di restare in città e ad affrontare il
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lavori domestici ritorneranno in ottobre, quasi intatti, alla città. Eppure, dovete portarli con voi! Vi sono momenti, vi sono ore, in cui un lavoro fra le
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, in città di buona voglia o per forza, tutti coloro che hanno scelto un paese di bagni dove non fiorisce nessun divertimento, o che sono capitati in un
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, partendo, dimenticare di averli mai conosciuti, di aver parlato, scherzato e persino ballato con loro. In città, essi non esistono più, per voi: voi
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città, a salire al primo, al terzo e al quarto piano? La vita sarebbe ben penosa, se tutte le visite di obbligo e di non obbligo si dovessero fare, in
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scegliere dei buonissimi alberghi e dei buoni restaurant,: si deve andare in carrozza, per il giro della città, andare ai teatri, e tutto questo, dovendo fare
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se non la sola città: spesso si mette, in mezzo, il solo indirizzo degli sposi. Coloro, che sono amici e parenti, relazioni strette, anche se dopo
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donna di servizio Seconda donna di servizio Una bambina In una piccola città di Sicilia, ai nostri giorni
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