Nasce con noi futuristi la prima cucina umana, cioè l'arte di alimentarsi. Come tutte le arti, essa esclude il plagio ed esige l'originalità creativa.
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deprimente. A questo pànico noi opponiamo una cucina futurista, cioè : l'ottimismo a tavola.
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Fin dall'inizio del Movimento Futurista Italiano, cioè 23 anni fa (Febbraio 1909) l'importanza dell'alimentazione sulle capacita creatrici
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sopratutto se preparata alla maniera della cucina romana, cioè cruda. Perchè la sua digestione è una ruminazione insidiosa, lenta, invitante alla molle
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Indulgenza plenaria nell'arte e nella vita ai veri patrioti, cioè ai fascisti che vibrano di una autentica passione per l'Italia e di un instancabile
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risparmio nazionale, ma intendono rinnovare il gusto e le abitudini degli italiani. Non si tratta cioè semplicemente di supplire la pasta con il riso, o
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Comprenderà alcune mie vivande e cioè: Tuttoriso (con riso, insalata, vino e birra); il notissimo Carneplastico, l'Aerovivanda (tattile, con rumori e
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risultato delle altre: affretteranno cioè il nostro successo».
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del manifesto che deve importare: la necessità cioè di modificare la cucina perchè modificato è il nostro generale sistema di vita, perchè, rompendo le
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dare al locale una atmosfera di metallicità, di splendore, di elasticità, di leggerezza ed anche di serenità. Senso cioè della vita di oggi dove il
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dare un respiro di modernità alle Fiere dei prodotti agricoli e industriali, di presentare cioè gli alimenti ed i prodotti della città e della
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vallata, mi toccò scendere fino in fondo al torrente e risalire. Ne riconoscevo ogni volta le belle penne rossastre. Ora è finalmente ferma, cioè sembra
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In onore del Poeta-Record nazionale 1931, Farfa (vincitore del Circuito di Poesia «Sant'Elia»), architettonicamente, cioè con una sensibilità
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di elementi diversi (come frutti canditi o fettine di carne cruda o aglio o poltiglia di banane o cioccolata o pepe), in modo cioè che i convitati non
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- deve arrivare a concepire per ogni vivanda un'architettura originale, possibilmente diversa per ogni individuo in modo cioè che TUTTE LE PERSONE
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Viameròcosì: piccoli tubi di pastafrolla ripieni di sapori diversissimi, cioè uno di prugne, uno di mele cotte nel rhum, uno di patate intrise di
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. Sta di fatto che oggi lo stile nuovo generato dal futurismo di Boccioni domina il mondo; e cioè, per merito dei futuristi italiani, l'Italia
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particolare ricerca sulla giustezza (ètumos "vero") originaria dei vocaboli, cioè sul rapporto che corre fra la parola e la cosa designata, in cui e
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linguistico attuale, cioè quel giuoco di associazioni per cui in ogni istante è legata in sistema tutta la materia linguistica, in quanto essa sia sentita
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: cioè dal Glossarium di Papia, dalla Magnae Derivationes di Uguccione da Pisa (morto verso il 1210), dalla Panormia di Osberno da Glocester, dal
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qualche ignoto cartografo del secolo scorso tradusse, cioè spiegò e collegò, con Gran Paradiso, è etimologia giusta in quanto oggi in questo nome ciascuno
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complemento della contemporanea grammatica di F. Bopp, in quanto soprattutto stabiliscono quali decomposizioni e quali ragguagli fonetici siano sicuri, cioè
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Le Forschungen del Pott hanno per fine principale di dare l'elenco delle radici indoeuropee, cioè degli elementi significativi originarî sotto cui si
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(cioè tanto lat. pater: it. padre, quanto lat. ensis: gladius: it. spada), consiste nel ritrovare gli etimi infinitamente variabili di ciascuno di questi
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, quelli che sono simili storicamente, cioè la cui somiglianza è dovuta ad una trasmissione reale, nel modo che fu sopra definito.
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i neogrammatici: dato che il problema metodico da essi sollevato era quello dell'ineccepibilità delle leggi fonetiche (cioè delle norme desunte dalle
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(cioè degli atomi o molecole cariche d'elettricità) era sempre un multiplo intero, positivo o negativo di questa minima quantità d'elettricità. Invece
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, l'idea cioè dell'esistenza di una quantità minima d'elettricità non ulteriormente suddivisibile fu proposta per la prima volta da G. C. Stoney nel 1874
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elettrico E e un campo magnetico H, la forza che agisce su di esso è la somma vettoriale delle due forze F′ e F″ dovute ai due campi; e cioè
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pari a un magnetone di Bohr, cioè o,92.10-20 unità C.G.S.
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I due effetti fotoelettrico e termoionico sono intimamente connessi, poiché dipendono ambedue dall'energia di estrazione degli elettroni, cioè
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estrazione. Infine le energie di estrazione sono legate in modo assai semplice all'effetto Volta, cioè alla differenza di potenziale che si stabilisce
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pare? - Mi pare che si potrebbe e dovrebbe fare qualche cosa di più. - Cioè? - Renderle esattamente quello che esigiamo da lei. - La fedeltà? - Sicuro