Cioè?
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Cioè: Mia gioia!... O la seconda: Amore... oppure la terza: Non sarò che tuo!...
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Cioè?
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alla robustezza e carattere della persona, cioè, in una parola, di conservarne la salute.
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Del resto ricercasi oggidì una cucina semplice, sana, economica e borghese, cioè adatta ad ogni ceto; per cui credetti bene d'attenermi alla medesima
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d'animale ucciso da qualche giorno, qualunque sia la specie d'esso, cioè vitello, bue, o volaglia.
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12. Collo, taglio, cioè pezzo ordinario.
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La ventresca si conserva pure presso a poco allo stesso modo, cioè aggiungendo al sale 30 grammi di sai nitro, non bucando il mastello e lasciandola
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12. Taglio d'un pollastro crudo in 6 parti per sautés, cioè 1 dello stomaco, 2 delle coscie e 3 del carcame.
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11. Pollo d'India lardato, forbito; cioè cucito di bella forma con filo spago per arrostirlo, e da tagliarsi dopo cotto come il cappone (Vedi sopra N
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Carne. — Le seguenti parti di qualunque animale, cioè : la cotenna o pelle, la testa, i piedi, il fegato, la coradella, le cervella, le animelle, i
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Lardaiuola, arnese di cucina che serve per impiantare dei pezzetti di lardo entro la carne, cioè piccarla; havvene di varie dimensioni, e son fatte
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Parecchi fatti rilevati dall'esperienza fisica ci costringono, inoltre, ad aggiungere un postulato, e cioè che: la luce, nello spazio vuoto, si
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Nella nostra esperienza il raggio di luce giungerà in B esattamente alle 12 e un secondo, cioè la velocità della luce è precisamente di 300.00o
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base alle sue osservazioni, che le loro posizioni sono diverse. In altre parole: gli stessi due avvenimenti e, cioè, l'accensione di un segnale
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sempre nella sua direzione. A tale conclusione siamo giunti per aver fatte implicitamente due premesse fondamentali, cioè:
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l'esperienza stessa. Secondo tale ipotesi un corpo muoventesi nell'etere cosmico, allo stato di quiete, doveva contrarsi, cioè raccorciarsi nella
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Tutti questi «insieme» di punti hanno però, in comune, una proprietà, e cioè che: se in un «insieme» determinato si passa da un punto qualsiasi al
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Le forme geometriche. — Come è noto lo spazio è una forma geometrica che si estende in tre direzioni, e cioè ha tre dimensioni: lunghezza, larghezza
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» continuo, cioè senza soluzione di continuità, così come i punti in una linea. Con tale concezione il piano rappresenta unCONTINUO mono-dimensionale
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decresce, in misura determinata da una certa legge fino ad annullarsi, cioè sino a che una circonferenza è confondibile con un punto, otteniamo non
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Si comprende come la circonferenza, cioè la linea di contorno di un circolo, sia un CONTINUO mono-dimensionale. Imaginiamo un numero grandissimo di
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Se consideriamo l'insieme dei CONTINUI mono-dimensionali, cioè le linee, ci si manifesta fra essi una importante differenza che vogliamo chiarire.
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A tale uopo ammettiamo che il Mondo sia un CONTINUO mono-dimensionale. Cioè il Mondo sia costituito da un'unica linea retta; in tal caso
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Assumiamo come piani del sistema di coordinate tre piani U, V, W, Il punto che essi hanno in comune, cioè quello in cui si incontrano, è un punto
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: massima nel centro, decrescente a mano a mano che ci si avvicini alla superficie su la quale regni la minima temperatura possibile, cioè la temperatura
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Ora vogliamo considerare quel mondo nello spazio che veramente gli è proprio, cioè in uno spazio non-euclideo, e metterci noi stessi in un tale
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, l'abbiamo cioè osservato avendo per guida le nozioni della Geometria euclidea. E siamo giunti a vedere come le proprietà dello spazio di quel mondo siano
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1.a Che la nostra stanza, relativamente allo spazio dei mondi, venga spinta all'ingiù con moto costantemente accelerato, cioè con velocità costante.
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Abbiamo già parlato della legge di gravitazione del Newton, per effetto della quale ogni corpo è soggetto alla gravitazione, cioè alla possibilità di
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campo non meccanico, in quello, cioè, a cui si applicava nella Fisica classica la Meccanica dell'etere.
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dell'asserto può essere confermata con indagini teoriche. Il risultato reciproco e, cioè, che alla diminuzione dell'energia di un corpo corrisponde una
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Rifacciamoci alla loro origine. A tale uopo non è necessario possedere vaste cognizioni matematiche. Posson bastare quelle apprese nelle scuole, cioè:
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a) la definizione degli elementi dei quali la scienza deve servirsi nel suo sviluppo, cioè: del punto, della linea, del piano, dello spazio (1);
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Cioè m.a = m'.a', equivalente a espressione che tradotta nel linguaggio comune, ci dice come le due costanti siano inversamente proporzionali alle
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Questa costante rappresenta per ciò una qualche cosa che si oppone alla variazione dello stato di un corpo, cioè è la sua inerzia e la si chiama
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quantità di moto che, come ben si comprende, rappresentano l'effetto delle forze agenti durante un tempo t. Cioè, indicando con m e m' le masse del
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propria posizione, cioè non si sono mossi, condizione questa che dobbiamo ammettere come soddisfatta.
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), cioè è ferma. Gli spigoli del tavolo, in vece, in tempi diversi, distano diversamente dalle pareti, cioè occupano diverse posizioni nella camera, muovono
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«non-senso» il parlare di un movimento dello spazio in se stesso, cioè di un movimento assoluto.
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spazio vuoto, privo, cioè, di oggetti ai quali possiamo riferirci. I problemi che abbiamo risolti sono casi particolari di uno più generale che presenta
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Or bene, nello spazio vuoto e fermo, imaginiamo disegnato un insieme di superficie piane matematiche, cioè aventi lunghezza e larghezza e non
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Le rette AB e CD determinano il piano del foglio; la coppia di rette AB ed EF, come pure la coppia CD ed EF, determinano ciascuna un piano, cioè
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Cioè, in breve: la palla si muove, rispetto al sistema di coordinate solidale con lo spazio assoluto in quiete, con moto rettilineo ed uniforme e
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da esse derivano. Cioè:
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il suono consiste in una serie di oscillazioni dell'aria, cioè di onde, onde sonore; le onde sonore non si destano in uno spazio privo di aria; è
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qualche momento dopo, in modo che, cioè, sia arretrato, sì da far pensare ad un vero e proprio movimento delle acque). L'insieme dei singoli
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(6) Cioè traversali.
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Con le indicazioni così ottenute, cioè con i due gruppi di coordinate, può calcolare la distanza della trajettoria della luce, tra il punto di
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Il secondo raggio di luce, al quale sinora abbiamo soltanto accennato, si muove, tanto nell'andata, cioè da S a P, quanto nel ritorno, cioè da P a S
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