Nello; poi soggiunse: - Ma se i topi son tutti qui! - E si mise a contarli: - Uno, due, tre, quattro, cinque, sei; ci son tutti! - Il rodìo continuava
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anche gli esseri più piccini e più disgraziati. Non passarono due settimane che la Caciotta diede alla luce cinque creaturine, tutte rosee e spelate
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cinque piccolini, vispi come tanti demonietti, che ora si rincorrevano fra loro tirandosi per un orecchio o per una zampina, ora si ruzzolavano facendo
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Anzitutto una constatazione evidente: noi siamo cresciuti. Cinque anni fa, l’Associazione si agitava appena nella culla ed ora è venuta su come
ci occorreva." Cinque ore dopo, prima ancora che spuntasse l'alba, l'arabo ed il vecchio Samuele battevano alla porta della casa del defunto Nartico
allontanandomi dalla carovana colla quale marciavo. Da cinque giorni cammino alla ventura." "Potete reggervi?" "Muoio di fame, signore, e sono così sfinito che
, spaventati, si sbandarono urlando e scaricando a casaccio le armi; ma cinque, i più valorosi di certo, proseguirono la corsa, balzando sulla cresta e
altro uomo e altri due animali. "Cinque colpiti su sei palle! Un bel tiro!" gridò il marchese. I banditi, arrestati in piena corsa da quelle scariche
cosa." "Signor marchese," disse Rocco. "Vi sono quattro o cinque di quei birbaccioni nascosti dietro il banco. Ci faranno una scarica addosso." "Mi
nero, cinto da un drappo rosso e adorno d'un fiocco d'egual colore. Era più vecchio dell'altro di cinque o sei anni, ma quale vigore doveva possedere
presso la balaustrata," disse Ben. Avevano percorso cinque o sei metri, quando Rocco, che camminava dinanzi a tutti, s'arrestò bruscamente, dicendo "Fermi
prigionieri, prima di arrendersi, hanno freddato quattro o cinque guardie del sultano. La loro morte è stata ormai decretata: l'ebreo sarà bruciato
d'oro, dieci denti d'elefante e trecento talleri; una somma enorme in una città dove gli schiavi negri si pagano quattro o cinque libbre di sale."" "Noi
scendere, poi ordinò che si stendessero dei tappeti sotto l'ombra delle piante, dovendo quella fermata prolungarsi fino alle cinque del pomeriggio. Un
, ritenta l'esplorazione, raggiungendo i monti Kong, dove si trovano le sorgenti del fiume. Ritornato cinque anni dopo, viene preso dalla tribù degli
miglio condito con sciroppo di datteri, un vero manicaretto per gli abitanti del deserto. Il povero diavolo, a digiuno da cinque giorni, divorava con
uscire subito dopo portando fra le braccia un ragazzo di cinque o sei anni, la cui testa, priva di capelli, era coperta di piaghe ributtanti. "Mio
velocemente, tanto più ad uomini carichi d'una persona. Il marchese s'avanzò a casaccio per cinque o seicento metri, aprendosi faticosamente il
anche a cinque o seicento miglia dalle loro oasi." "Dove saranno andati? A levante, ad occidente o al sud? Temo di trovarli sulla nostra via." "Dio ci
attraversare il deserto e di raggiungere il lago Tschad e poi Kano. "Aveva preso con sé due marinai olandesi fidatissimi, cinque donne, tre schiavi
cinque viuzze e si arrestò dinanzi ad una casetta ad un solo piano, di forma quadrata, sormontata da un terrazzo e ombreggiata da un gruppo di superbi
marchese, con visibile malumore. "Sono partiti da cinque giorni," rispose El-Haggar, che si era già informato dal capo della borgatella. "Per dove
destra che formava uno degli angoli della feritoia. Dopo quattro o cinque colpi la pietra si spostò, quindi cadde fra le braccia del sardo. Dietro non vi
quando scarseggia e che serve anche come moneta, dandosene cinque o sei libbre per uno schiavo nel fiore degli anni. Dovunque si commerciava, fra un gridio
cinque o sei passi zoppicando, poi tornò a cadere e questa volta per non più rialzarsi. Il marchese in pochi salti lo raggiunse, gli strappò un bel
a poppa. "Tre salve su costoro!" gridò il marchese. "Sono i più pericolosi!" Nove colpi di fucile rimbombarono. Cinque kissuri della prima scialuppa