bra bra, brabadà brabadabà!.. Sabato e domenica... quattro e cinque di ottobre... festa grande di San Placido... c'è corse di cavalli, cantate e
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pistacchio e amarena! Il gelato costava cinque soldi e lo spumone il doppio; ma don Tino l'aveva fatto con coscienza, nella sorbettiera nuova, e
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riletto. Quei cinque volumi gialli, dopo aver fatto il giro dei suoi avventori, giacevano di qua e di là, per la bottega, squadernati e unti, ma
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venti lire, per cinque lire, promettendogli di restituir presto. - Fino al primo del mese, che entrano le mesate... - Ad ogni po'? - disse una volta
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combinare un piccolo tavolino di bazzica, a cinque lire la partita, per ammazzare un'oretta. Il cavaliere Fornari, più ingrassato di prima, aveva sempre una
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: lo aveva anche assicurato Domenico, il cameriere. Per questo egli andava chiedendo a chi due onze e a chi cinque, chè a contare a lire gli pareva
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Giacomo pensava alla rivincita; un gran dramma come Patria! di Sardou: Masuccio, ovvero Dio non paga il sabato, in cinque atti; la selva era già pronta
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. Dall'altro lato del salone Giorgio Furleo e la signorina Marco giuocavano ancora in società, come cinque anni prima, lui aspettando sempre la promozione, e
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duca di Santa Cita, lei se lo faceva seder di fronte e gli proponeva di fare una partita. - Ma io non ho un soldo! - Eccoti cinque lire. Non le
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!.. - Com'è Napoli? Bello? - Per la Madonna! Bisogna vedere... - Più grande di Palermo? - Che Palermo e Messina! - Quelli ridevano - Napoli vale per cinque
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vergogna o no! - Vuoi scommettere che non ti basta l'animo di venir fuori, così come sei? - Scommettiamo cinque lire! - Un soldo, se ti piace. - Un soldo
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